Culture

Diritti: 10 libri da leggere sotto l’ombrellone

Non hai ancora scelto i titoli da mettere in valigia? Ecco qualche suggerimento per trascorrere una vacanza all’insegna delle libertà (di genere, civili e non solo)

Dal fenomeno della discriminazione migratoria, che trasforma i corpi in elementi senza identità, alle discriminazioni di genere, che inducono alla violenza: ti proponiamo 10 letture per porre una lente d’ingrandimento su tematiche tanto delicate quanto urgenti. I diritti civili.

1. Everybody. Un libro sui corpi e sulla libertà, Olivia Laing (Il Saggiatore, 352 pagine, € 23)

Tutto è corpo, il corpo è tutto. Ci rende potenti e vitali, ci umilia e ci offende. Il corpo è vittima ma anche oppresso; può essere violato, straziato ucciso.

Il corpo è arma di protesta e strumento di piacere. Il corpo nasce, soffre, gode e muore. Tutto ciò che fa parte del nostro corpo è vulnerabile, ma la vulnerabilità è una forza di liberazione.

Grazie alla scrittura, Olivia Laing capisce di essere corpo innumerevoli volte nella sua vita e scrive un libro per trasmettere il senso di libertà delle nostra corporeità. È solo nel corpo, e con il corpo, che esiste sulla Terra il mutamento.

Everbybody è un viaggio personale, politico e letterario attraverso i corpi, inclusi gli incontri e i confronti con coloro che, prima e accanto alla’autrice, ne hanno subito i limiti, sperimentando le possibilità: da Susan Sontag a Nina Simone, dall’arte femminista di Ana Mendieta alle perversioni del marchese de Sade, fino alle proteste di Black Lives Matter.

L’autrice offre un racconto collettivo sul corpo come motore di unione e trasformazione.

2. Acqua come frontiera. Saggio sulla mobilità umana, Caterina Di Fazio (Feltrinelli, 192 pagine, 16 €)

L’immigrazione è un tema centrale oggi, delicato; se poi pensiamo che il fenomeno della mobilità delle persone è legato a doppio filo alla storia dell’umanità, la faccenda si fa sempre più paradossale.

Dai lager libici alle mura di Ceuta e Melilla, dai tunnel di Calais fino ai campi in Bosnia: le persone in movimento vengono respinte alle frontiere, trattenute in isole-prigione fino a diventare corpi senza identità.

“Ridurre le migrazioni a un problema di sicurezza non consente di cogliere l’orizzonte di opportunità che possono schiudere in termini di sviluppo locale sostenibile, cooperazione internazionale, crescita economica”, spiega Caterina Di Fazio, conduttrice di una riflessione riguardo lo spazio europeo inteso come luogo politico imparentato all’idea di movimento.

Un viaggio che ci trasporta fino al centro della questione migratoria: dalle contraddizioni legate alle politiche di esternalizzazione delle frontiere alle contro-narrazioni capaci di rilanciare principi di solidarietà e responsabilità condivisa.

3. Il mondo scarlatto. Disuguaglianze e pregiudizi: alla ricerca della parità di genere, Giada Maldotti (Mondadori Electa, 207 pagine, 19 €)

Cosa significa essere donna oggi? Quanto è lunga la strada che ci conduce a un’effettiva parità di genere?

Il lavoro di Giada Maldotti è un’indagine dedicata alla condizione femminile, lontana dalle visioni monolitiche e stereotipate della donna. Seppur negli anni siano stati fatti molti passi in avanti, rimangono ancora grandi disparità.

Dall’analisi dell’empowerment femminile allo studio delle discriminazioni nel mondo della moda e dello sport, senza tralasciare le vittime di violenza che ancora affliggono migliaia di donne in tutto il mondo, l’autrice passa in rassegna sia le questioni più scottanti che quelle più “trascurate”.

Attraverso una mole di dati e ricerche internazionali, Giada Maldotti fa un appello al coraggio delle donne stesse, perché diano spazio alle proprie qualità difendendo i propri diritti, a partire dalla realtà in cui operano tutti i giorni.

4. Ne uccide più la lingua. Smontare e contestare la discriminazione di genere che passa per le parole, Valeria Fonte (De Agostini, 237 pagine, 17 €)

“Cerca di passarci sopra dai. Non dovevi vestisti così, potevi dire di no. Lo stupro è un’altra cosa. Perché non hai denunciato? Sei troppo aggressiva. L’ha uccisa in un raptus di gelosia”.

Quante donne hanno assistito a discorsi simili? Parole a cui ci si abitua, perché tanto sono frequenti. Il punto non è tanto la violenza che contengono, ma la diffusione del pensiero che c’è alla base. Più queste espressioni diventano di uso comune, più si rischia di adottare lo stesso sguardo misogino sul mondo. Del resto, questo linguaggio permea in abbondanza anche nei social media e nei giornali, nei salotti televisivi e nei comizi dei politici.

Il libro di Valeria Fonte spiega che “Ne uccide più la lingua” perché tutto ciò che ci permettiamo di dire legittima ciò che ci permettiamo di fare. Le parole che abbiamo a disposizione danno una forma ai nostri pensieri e plasmano la realtà.

Per debellare l’odio di genere che passa per le parole, dobbiamo imparare a riconoscerle, decostruirle e cambiarle. L’analisi minuziosa dell’autrice ci aiuta a capire come rispondere e come difenderci. Perché le uniche parole con cui dobbiamo parlare oggi, sono le nostre.

5. Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, Michele Murgia (Mondadori, 144 pagine, 18 €)

“Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita”. Il romanzo di Michela Murgia, scrittrice e attivista morta il 10 agosto, offre una serie di storie che si incastrano fra loro, con protagonisti che stravolgono la loro vita in maniera radicale.

Costretti a forme inedite di sopravvivenze emotive, il libro si dispiega in colpi di scena e immagini di forte impatto; a connotare l’atmosfera è un mix di amore e odio, rabbia e serenità, malattie e tradimenti.

In una serie di peripezie da affrontare, il vero banco di prova dei protagonisti sarà quello di riconoscere le vere cause della crisi che stanno attraversando. A volte la vita viene stravolta da un lutto, un licenziamento, una malattia, ma tutto porta sempre a un mutamento d’orizzonte per le proprie esperienze.

Attraversare quella linea di crisi significa spesso trovare la migliore risposta a un disastro di cui non si ha il controllo; neanche se a generare quel problemi siamo stati proprio noi.

6. Quattro uomini e una stella, Christian De Florio e Carlo Tumino (Rizzoli, 288 pagine, 18 €)

Quattro uomini e una stella è la storia di Carlo e Christian, i papà di 2 bambini nati da maternità surrogata negli Stati Uniti; 2 innamorati che sono riusciti a coronare il sogno della genitorialità.

Dal momento che in Italia le coppie omogenitoriali non possono candidarsi per l’adozione, i 2 autori hanno compiuto innumerevoli viaggi in America per mantenere vivo il rapporto con il ramo familiare. De Florio e Tumino catturano con uno sguardo lucido e gioioso la vita di coppia soffermandosi sulla maturazione del rapporto e dell’unione civile.

“Dire la verità ai nostri figli è come regalargli una bussola, e quando un giorno si allontaneranno per cercare la loro verità o si perderanno dietro a discorsi distorti che qualcuno proverà a raccontargli, quella bussola li porterà al punto di partenza. Quel luogo si chiama amore e sono secoli che se ne frega delle cattiverie, delle malelingue, delle battute da bar dello sport. Sono secoli che passa e se ne infischia, abituato a guardare altro o altrove”.

7. Una madre, Vera Politkovskaja (Rizzoli, 204 pagine, 19 €)

Giornalista di uno dei principali quotidiani dell’opposizione russa, Anna Politkovskaja ha raccontato fino alla sua morte la seconda guerra in Cecenia, parlando di corruzione, dei delitti e delle omertà della Russia di Putin.

Uccisa il 7 ottobre 2006 nella sua abitazione al centro di Mosca, il suo volto è diventato il simbolo della libertà d’espressione. Sua figlia Vera aveva 26 anni e da quel giorno si è battuta insieme al fratello per avere giustizia, fronteggiando una serie di lentezze e ambiguità burocratiche della giustizia russa, incluse informazioni contraddittorie e ipotesi assurde.

Dopo l’invasione dell’Ucraina, il cognome Politkovskaja è tornato a essere oggetto di minacce di morte al punto di doversi trasferire in una località segreta con la famiglia.

Anna Politkovskaja non ha mai nascosto il suo dissenso per la politica di Vladimir Putin e non ha avuto paura di denunciare le violazioni di diritti umani in Russia, compiute da un ex ufficiale del KGB diventato l’artefice di un minaccioso disegno imperiale.

La figlia Vera ha scritto questo libro perché il mondo intero possa ricordare la storia unica di una donna che non ha avuto paura. “Mia madre è sempre stata una persona scomoda, non solo per le autorità russe, ma anche per la gente comune. Scrivere la verità, nuda e cruda, su soldati, banditi e civili finiti nel tritacarne della guerra. Parlava di dolo, sangue, morte, corpi smembrati e destini infranti”.

8. Parole d’altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo, Vera Gheno (Rizzoli, 480 pagine, 18 €)

Per secoli le donne hanno nascosto le proprie parole dietro a pseudonimi, oppure non le hanno proprio pubblicate, affidandole ai posteri. Lo testimonia la presenza delle scrittrici nelle antologie scolastiche di oggi; la saggista e traduttrice Vera Gheno ci offre le parole delle donne che hanno fatto sentire la propria voce.

Impariamo da Lady Mary Wortley Montagu, donna iconica del ‘700, che ha allargato il proprio orizzonte fino a introdurre pratiche rivoluzionarie, come la vaiolizzazione nella medicina occidentale.

Un dizionario invisibile che attraversa epoche, continenti e generi e ci guida in un viaggio nella cosiddetta scrittura femminile. Per scoprire come le donne hanno contribuito a trasformare il modo in cui pensiamo.

Capiremo così in che modo scrittrici come Virginia Woolf si sono guadagnate il loro posto tra i classici. Con la bellezza dirompente della letteratura, le parole delle donne hanno cambiato il mondo.

9. Ci sono cose più importanti. I diritti che non possono essere rimandati, Cathy La Torre (Mondadori, 168 pagine, 18 €)

Quante volte cerchiamo di alzare la voce in una lotta per i diritti civili, ancora oggi, del tutto accantonati perché ritenuti secondari? Quante volte ci viene detto che “Ci sono cose più importanti da risolvere prima”? Una teorica che negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza, la risposta prediletta in ogni dibattito.

In questo modo risulta quasi normale che molte battaglie vengano messe in secondo piano perché meno importanti. In questo modo, il diritto all’adozione o alla genitorialità di persone single o non sposate, i ditti delle persone Lgbtq+, lo Ius soli, la parità fra uomini e donne scivolano lontani nell’agenda delle priorità.

L’Italia è al 41° posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa e siamo penultimi per tasso di occupazione in Europa. La lettura offerta da Cathy La Torre disegna la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più attendere. Attraverso esempi concreti, l’autrice racconta come altrove hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia ancora da troppo tempo si rimanda.

10. Sconfinate frontiere. Riace, l’eccezione che ha rifiutato la regola, Alessandro Tedde e Fulvia Teano, (Mimesis, 252 pagine, 23 €)

L’esperienza di autogoverno democratico delle migrazioni sviluppata a Riace, in Calabria, rappresenta un interessante caso di studio riguardo la possibile evoluzione del fenomeno migratorio in relazione a 3 aspetti delle politiche degli ultimi Governi italiani: la mancata firma dell’accordo Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration; la gestione securitaria della crisi migratoria; la narrazione mediatica falsata dalla migrazione.

Alcuni giovani studiosi di scienze sociali hanno indagato su tematiche del settore politico, del diritto, della geografia economica e dell’analisi dei media. Il libro offre un’escursione sulle politiche ad alto impatto locale messo in atto nel piccolo borgo calabrese, luogo in cui emerge uno dei migliori di punti di visuale sul più globale dei fenomeni: la migrazione umana.

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