Economia

Parità di genere: Islanda prima per donne nei Cda (47%)

Seguono Francia (45%) e Italia che, grazie alla Legge Golfo Mosca, è passata dal 7% al 38,8%. Intanto nei Paesi dell’est Europa ci sono sempre più lavoratrici nelle imprese familiari e startup
Credit: Anna Nekrashevich
Tempo di lettura 3 min lettura
23 agosto 2023 Aggiornato alle 08:00

La presenza delle donne ai vertici di imprese e Stati è ancora molto limitata: la gender equality risulta essere ancora lontana e la strada per ottenere pari opportunità nel mondo dell’imprenditoria e del management è ancora lunga.

Il divario di genere nelle posizioni ai vertici è stato analizzato dagli esperti del colosso assicurativo William Russell, di proprietà Allianz, i cui dati mettono in evidenza la debole presenza delle donne nei board delle aziende.

L’Islanda si trova nella prima posizione del ranking, con una rappresentanza delle quote rosa del 47,1% a fine 2022: un dato che fa ben sperare, dal momento che a fine del 2021 la presenza delle donne nei Consigli d’Amministrazione (CdA) di aziende con oltre 50 dipendenti segnava il 41,5% nelle quotate in borsa e il 38,3% nelle non quotate.

Al secondo posto si piazza la Francia con il 45,3%; segue, al terzo posto, l’Italia che, con l’introduzione dell’obbligo normativo grazie alla Legge Golfo Mosca (a favore delle quote di genere nei CdA), è passata da circa il 7% al 38,8%, registrando un’avvenuta (ancora incompleta) rivoluzione nel campo dell’empowerment femminile.

I Paesi dell’est Europa e le ex repubbliche sovietiche vedono un’ascesa delle donne nelle imprese familiari e nelle startup, a differenza della loro stagnante assenza in Occidente. Il Kazakistan si trova in vetta con il 23,8% delle imprese condotte da donne, mentre tra le piccole e medie (Pmi) il dato registra il 43,3%; a seguire si trovano Polonia con il 21,2%, Lettonia con il 20,7%, Bielorussia con il 19,2%; la Lituania chiude con il 18,4%.

Il quadro è molto simile per la presenza di donne in attività apicali a livello manageriale. Le aziende in Lettonia, Lituania e Polonia si riconfermano tra quelle con maggiore partecipazione femminile: il numero di Ceo donna è rispettivamente del 32,6%, del 30,7% e del 27,8%; entrano in questo speciale ranking anche Bulgaria (28,8%) e Malesia (26,3%).

In campo politico, l’Australia è il Paese con il maggior numero di donne in Parlamento: la loro presenza si attesta al 56,6%, mentre la Finlandia è l’unico Stato ad aver avuto 4 premier donne.

I dati sono chiari: si è ancora lontani dalla parità di genere nel mondo lavorativo. L’Unione europea è a lavoro per l’adozione di misure che si occupino di regolamentare un aumento delle donne nei consigli di amministrazione in tutte le società quotate in borsa (in maniera molto simile a quanto avvenuto in Italia).

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