Diritti

Finlandia: l’ok dal Parlamento per l’ingresso nella Nato

La richiesta di adesione all’Alleanza è stata una delle misure di sicurezza che il Paese di Sanna Marin ha adottato per tutelarsi dopo lo scoppio della guerra. Altra precauzione: una barriera di 200 km al confine con la Russia
ll Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg parla con la Prima Ministra finlandese Sanna Marin, durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, a febbraio 2023
ll Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg parla con la Prima Ministra finlandese Sanna Marin, durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, a febbraio 2023 Credit: EPA/JOHANNES SIMON / POOL
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1 marzo 2023 Aggiornato alle 17:15

La Finlandia ha sempre cercato di mantenere buoni rapporti con la Russia, ma dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina sono aumentate le preoccupazioni tra i cittadini. Una misura di sicurezza adottata è stata la richiesta di adesione alla Nato, approvata proprio questo pomeriggio dal Parlamento finlandese (184 voti a favore e 7 contrari).

La decisione rappresenta una rottura storica con la tradizionale politica di non allineamento del Paese. Nonostante l’esito positivo, bisognerà ancora attendere la ratifica da parte di Turchia e Ungheria, gli unici tra i 30 Stati membri a non essersi ancora espressi riguardo il tema (il Parlamento ungherese, in particolare, inizierà oggi il dibattito)

Intanto, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha convocato la settimana prossima a Bruxelles i rappresentanti di Svezia, Finlandia e Turchia per sbloccare l’adesione dei 2 Paesi. Il rischio, infatti, è che ora si compromettano le cooperazioni militari tra gli scandinavi, essendo la Svezia è l’unico Stato del Nord a rimanere fuori dall’alleanza.

Altra misura di precauzione adottata riguarda i confini. Sono oltre 1300 (1340 per la precisione) i chilometri che separano la Russia dalla Finlandia: su 200 di questi, lo Stato nordico sta innalzando una recinzione per difendere i propri territori. L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza e contrastare ogni possibile tentativo da parte di Mosca di inviare infiltrati armati, nascosti tra i moltissimi russi che stanno lasciando il Paese dopo l’invasione ucraina. La Raja, guardia di frontiera finlandese, ha annunciato che i lavori inizieranno con il disboscamento, per procedere poi con la costruzione di strade e barriere.

I confini tra i 2 Paesi sono stati a lungo protetti da recinzioni in legno leggero (il cui scopo era principalmente impedire al bestiame di addentrarsi in territori stranieri), ma già a luglio la Finlandia aveva approvato nuovi emendamenti alla legge sulla guardia di frontiera per agevolare la costruzione di recinzioni più robuste.

La barriera sarà alta 3 metri, con filo spinato nella parte superiore e telecamere per la visione in notturna, luci e altoparlanti: i lavoro sono previsti tra il 2023 e il 2025, per un costo totale di circa 380 milioni di euro.

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