Diritti

Finlandia: un muro al confine con la Russia

La Guardia di frontiera di Helsinki ha proposto di costruirlo per prevenire migrazioni illegali su larga scala
Credit: EPA/ PAUL WENNERHOLM SWEDEN OUT
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
21 ottobre 2022 Aggiornato alle 21:00

La Finlandia e la Russia sono separate da un confine lungo 1.340 chilometri.

Alcuni tratti sono rettilinei, altri si snodano lungo le rive di laghi e fiumi, ai margini di paludi e campi o nel mezzo di una foresta. Una via che corre lungo fattorie e altri insediamenti, segnata da pietre e pali dipinti: nella parte finlandese sono blu e bianchi, in quella russa verdi e rossi.

Finora sono serviti perlopiù a impedire al bestiame di vagare attraverso il confine, ma dopo lo scoppio della guerra in Ucraina la Finlandia ha proposto di innalzare una recinzione vera e propria in grado di ostacolare l’arrivo di migranti e richiedenti asilo dalla Russia.

Il progetto, sostenuto dalla prima ministra Sanna Marin e dai principali partiti politici (sia quelli del governo di coalizione di centrosinistra, sia quelli dell’opposizione), è stato suggerito il mese scorso dalla guardia di frontiera finlandese, la Raja. Helsinki, a partire dall’invasione russa dei territori ucraini, è sempre più preoccupata per gli attraversamenti illegali su larga scala lungo il confine orientale, che migliaia di cittadini stanno cercando di oltrepassare per sfuggire alla mobilitazione militare di Mosca.

La Finlandia teme anche che la Russia, come fece la Bielorussia l’anno scorso con l’Unione europea, possa usare i migranti per esercitare pressioni politiche.

A luglio, cinque mesi dopo l’invasione dell’Ucraina, le preoccupazioni finlandesi hanno portato a una modifica del Border Guard Act, sulla guardia di frontiera, per consentire la costruzione di recinzioni più robuste, la chiusura dei valichi di frontiera e la concentrazione dei richiedenti asilo in punti specifici in caso di tentativi di attraversamento su larga scala.

In quell’occasione la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, aveva chiesto al governo finlandese di garantire il rispetto dei diritti umani alla frontiera. Ma a settembre, quando la mobilitazione militare di Putin ha portato al raddoppio del numero di russi che attraversavano il confine, i piani per la nuova recinzione sono accelerati.

Secondo l’agenzia di stampa finlandese STT, la costruzione potrebbe richiedere fino a quattro anni e costare diverse centinaia di milioni di euro.

La guardia di frontiera finlandese ha detto che sarebbe necessario innalzare una recinzione metallica alta diversi metri, sormontata dal filo spinato, e lunga tra i 130 e i 260 chilometri, il 20% del totale: rafforzerebbe le zone più critiche di confine, dove si riversa la maggior parte del traffico di frontiera, nel sud-est della Finlandia.

Alcuni esperti, però, credono che i costi (e i danni) superino i benefici.

Il professore di geografia umana all’Università della Finlandia orientale Jussi Laine, per esempio, ha spiegato a France24 che, oltre a essere una soluzione molto costosa per «un numero relativamente piccolo di migranti», questa come altre barriere creerebbe maggiori rischi per le persone che tentano di attraversare il confine: alcuni potrebbero spingersi all’interno di terreni più pericolosi.

Presto verrà costruita una sezione pilota della recinzione, lunga circa 3 chilometri, ma la decisione sull’intero progetto potrebbe essere rinviata al prossimo governo, che verrà decretato dalle elezioni parlamentari che si terranno ad aprile 2023.

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