Culture

3 libri sulla rivoluzione francese

La storia di ciò che avvenne dopo le decapitazioni che misero fine alla monarchia; la biografia di una donna che guidò l’emancipazione femminile e il racconto della Rivoluzione da una prospettiva più ampia
Credit: Benjamin Massello

L’abbiamo studiata a scuola, abbiamo pianto con Lady Oscar e André, abbiamo sentito la Marsigliese e, guardando le notizie che arrivano da oltralpe, abbiamo spesso commentato «dal 1789, nessuno protesta come loro».

E non è un caso: la Rivoluzione Francese è, per molti aspetti, “l’evento” della storia contemporanea, quello che ha dato il volto al mondo di oggi. Eppure, anche se pensiamo di conoscerla fin troppo bene, non ne sappiamo mai abbastanza.

Per questo, mentre oltre due secoli dopo il luglio rivoluzionario del 1789 le proteste per l’uccisione del diciassettenne Nahel da parte di un poliziotto infiammano la Francia, dopo mesi di manifestazioni contro l’innalzamento dell’età pensionabile, vogliamo suggerirti 3 libri sulla Rivoluzione Francese, l’evento che ha, letteralmente, cambiato la storia.

L’Armata dei Sonnambuli, Wu Ming, Einaudi, 808p., 21€

Quello del collettivo bolognese Wu Ming non è un libro sulla Rivoluzione Francese ma, piuttosto su quello che l’ha seguita. La storia si apre nel 1793: Madama Ghigliottina stacca la testa di Luigi Capeto (Luigi XVI), che cade come quella monarchia che sembrava imbattibile. Ora, è il momento della Repubblica, del popolo, della vendetta. Del Terrore.

Nelle 800 pagine che scorrono veloci una dopo l’altra, c’è la Storia e ci sono i nomi che abbiamo studiato a scuola: Robespierre, Marat, Saint-Just. Ma ci sono anche le storie delle persone comuni e nomi mai sentiti, ma che diventano protagonisti: Marie Nozière, Leonida Modenesi (o, à la francese, eo Modonnét), Orphée D’Amblanc. Ci sono le terapie mesmeriche, la tecniche di sonnambulismo, le teorie sul “fluido magnetico e c’è l’armata di sonnambuli, immuni al dolore, che dà il titolo al libro.

È il secondo romanzo, dopo Manituana, che fa parte progetto del Trittico Atlantico, che dovrebbe comporsi di tre libri ambientati negli ultimi trent’anni del XVIII secolo su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. Da leggere ascoltando Cura Robespierre, la canzone del Wu Ming Contingent contenuta nell’album Bioscop.

La donna che visse per un sogno, Maria Rosa Cutrufelli, Sperling & Kupfer, 352p., 9,50€

Louis, Maximilien, Jean-Paul, Louis Antoine, Camille, Georges-Jacques… per come ci è stata raccontata, quella della Rivoluzione Francese e del periodo che l’ha seguita sembra essere solo una storia di uomini. Come per tutti i grandi e piccoli eventi, anche questo è stato tramandato lasciando nell’ombra la presenza femminile. Nella cultura popolare e nei libri di scuola Maria Antonietta e la Marcia delle donne su Versailles sono due rare eccezioni, eppure sono molte di più le donne che hanno dato un contributo fondamentale alle lotte. E che hanno cambiato, letteralmente, il mondo.

Una di loro è stata Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze, autrice della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, che ormai prossima alla fine si descrisse così: «io sono solo una donna. Una donna che ha voluto essere qualcuno». Fino alla sua morte, il 3 novembre 1793, quando venne ghigliottinata dopo che il Tribunale Rivoluzionario la ritenne colpevole di “aver attentato alla sovranità del popolo”.

Questa è la sua storia, raccontata in prima persona, ma anche la storia di tutte le donne che con la protagonista si incrociano nei tumultuosi mesi della Rivoluzione e del periodo postirivoluzionario. Finalmente, le loro voci si fanno sentire e si uniscono in un “maestoso coro femminile che narra la bellezza e insieme l’orrore di un tempo che spalanca le porte alla modernità”.

Un nuovo mondo inizia, Jeremy D. Popkin, Einaudi, 692p., 27€

Quanto le donne abbiano influito sull’evento che ha cambiato il mondo lo mostra anche La storia della Rivoluzione francese scritta da Popkin. Non solo, infatti, l’autore ci guida in un percorso cronologico dall’assalto alla Bastiglia alla stesura della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, dall’avvento del regno del terrore all’ascesa di Napoleone, ma oltre alle grandi figure dei leader dà spazio a persone meno note e a considerazioni su tutte le forze e le variabili che sulla Rivoluzione hanno influito.

Spostando lo sguardo, a esempio, oltre i confini della Francia e dell’Europa, verso le colonie, per mostrare il ruolo della politica internazionale, delle dinamiche colonialiste e dello schiavismo. O sulle donne, non solo quelle conosciute ma anche su borghesi e popolane – che come ricordava De Gouges erano uguagli agli uomini quando si trattava di salire sulla forca ma non quando dovevano assumere cariche pubbliche – per far emergere la radicata misoginia di gran parte dei rivoluzionari.

Un libro storicamente accurato ma di facile leggibilità, utile anche per chi non conosce bene “il big bang da cui nacquero tutti gli elementi base della moderna politica e dei conflitti sociali” ma anche per chi crede di conoscerlo. Soprattutto, è un libro che mostra la forza dirompente e la rottura insanabile che la Rivoluzione ha rappresentato ma che ci ricorda anche che i valori che quella Rivoluzione ha sollevato non sono al sicuro, nemmeno a più di due secoli di distanza.

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