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Proteste Francia: quali sono le armi della polizia?

Dopo la morte di Nahel Merzouk, nel Paese si è riacceso il dibattito riguardo l’abuso di potere da parte delle forze dell’ordine. Tra le armi più utilizzate durante le manifestazioni: i proiettili flash ball
La polizia interviene durante una delle proteste organizzate per la morte di Nahel Merzouk
La polizia interviene durante una delle proteste organizzate per la morte di Nahel Merzouk Credit: Telmo Pinto/SOPA Images via ZUMA Press Wire
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12 luglio 2023 Aggiornato alle 13:00

Da giorni, in seguito all’omicidio del diciassettenne Nahel Merzouk, tutti gli occhi sono puntati sulla polizia francese e sull’uso della violenza contro i cittadini (in particolare quelli razzializzati).

La vicenda che ha coinvolto il giovane di Nanterre ha scatenato la rabbia di una parte della popolazione e ha generato un dibattito attorno a temi fondamentali per qualunque democrazia: abuso di potere delle autorità e legittimità all’uso della forza e delle armi.

L’arsenale della polizia francese è tra i più estesi in Europa, e anche tra i più contestati. Ma non è solo l’equipaggiamento a far discutere. Secondo la legge, l’uso della forza è autorizzato solo se “le condizioni lo rendono assolutamente necessario al mantenimento dell’ordine pubblico”, oltre che “proporzionato” e graduale. Ma le reazioni brutali, e letali, della polizia restano tutt’altro che un’eccezione.

Tra il 2017 e il 2022 sono stati 86 i decessi causati da un proiettile delle forze dell’ordine. Proprio nel 2017, la legge sulla sicurezza pubblica promulgata su iniziativa dell’ex primo ministro Bernard Cazeneuve ha allentato le regole relative all’uso delle armi da fuoco, in particolare su un veicolo in fuga. Con conseguenze che vediamo oggi: solo pochi giorni fa, nella notte tra l’1 e il 2 luglio, a Marsiglia un uomo di 27 anni è stato ucciso da una “flash ball” mentre era in macchina.

Si tratta di un proiettile che può essere di gomma o di plastica che viene sparato da fucili chiamati Lbd (lanceur de balle de défense, lanciatore di proiettili di difesa) in dotazione alla polizia antisommossa. Nel 2019, durante le proteste del movimento dei Gilets jaunes, le forze dell’ordine hanno ampiamente utilizzato questo dispositivo, con un aumento del 200% rispetto all’anno precedente.

In questi anni è diventata una delle armi più usate durante le manifestazioni, nonostante il susseguirsi di appelli all’abolizione o alla limitazione. Le flash ball sono considerate armi non letali, ma la velocità con cui escono dal lanciatore (fino a 419 km/h) non consente un utilizzo a distanza ravvicinata. In questo caso il proiettile è in grado di ferire o uccidere.

A questo tipo di armamento si affiancano le granate, anch’esse parte della dotazione delle forze dell’ordine francesi. La tipologia GLI-F4, che contiene gas lacrimogeno e una carica esplosiva, è tra le più potenti e viene considerata materiale bellico. Tuttavia è stata utilizzata, sempre durante le proteste dei Gilets jaunes, fino al gennaio 2020, quando è stata vietata dal Ministero dell’Interno dopo aver causato lesioni e mutilazioni gravi.

Prima della granata GLI-F4 era in uso la OF F11, che nel 2014 uccise il 21enne Rémi Fraisse a Sivens. Nonostante i divieti e le sostituzioni, le granate continuano a essere usate dalla polizia francese e a provocare danni gravi, talvolta letali. A fine maggio l’inchiesta del quotidiano Le Monde ha rivelato che i funzionari di polizia “sono formati per eseguire dei tiri (di lancia-granate, ndr) non rispettosi delle norme d’utilizzo e prendono regolarmente il rischio di ferire o uccidere”.

A inasprire il problema della violenza da parte delle autorità hanno contribuito le misure adottate in seguito agli attentati del 2015, come la già citata legge Cazeneuve del 2017. O ancora l’acquisizione di un’arma come l’ HK G36, un fucile d’assalto dell’azienda tedesca Heckler & Koch capace di sparare 750 colpi al minuto, già utilizzato da corpi speciali della polizia e della gendarmerie. È con quest’arma che un poliziotto di 24 anni ha ucciso 2 uomini che avevano tentato di eludere un controllo stradale nell’aprile del 2022 a Parigi.

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