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Stonewall Inn: che cos’è?

Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ e formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Credit: getty images
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 15:56

Lo Stonewall Inn è il bar in cui ebbero inizio le rivolte conosciute anche come Moti di Stonewall iniziate il 28 giugno 1969, la data simbolica dell’inizio del movimento Lgbtqai+.

Il locale, che si trova in Christopher Street, all’interno del Greenwich Village a New York, dal 2016 è uno dei monumenti nazionali degli Stati Uniti d’America.

Nato nel 1930, inizialmente era gestito dalla mafia ma negli anni si era trasformato in un gay bar. Nello Stato di New York l’omosessualità non era illegale, quello che veniva considerato illecito era servire alcolici a clienti omosessuali.

Lo Stonewall Inn, quindi non aveva la licenza per vendere alcolici e fu questo il motivo per cui la polizia poté fare ripetutamente irruzione nel locale, come accadde nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969.

Il locale fallì dopo nemmeno 6 mesi dalle proteste e solo negli anni ‘90 metà del locale venne riadibita a gay bar. Nel 2007 tutto il locale tornò a essere un gay bar, e riprese il nome di Stonewall Inn.

Il 28 giugno 1999, in occasione dell’anniversario dei moti di Stonewall, il locale venne inserito nel National Register of Historic Places e nel giugno del 2016, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama proclamò l’edificio monumento nazionale, con la classificazione di National Historic Landmark.

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