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Stepchild adoption: che cos’è?

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Credit: Conner Baker
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 15:56

Il termine inglese “stepchild adoption” (letteralmente “adozione del figliastro”) viene utilizzato per indicare la possibilità per un genitore non biologico di adottare il figlio (naturale o adottivo) del partner.

In Italia è una pratica prevista dal 1983 per le coppie eterosessuali (dal 2007 anche quelle non sposate) ma non è consentita alle coppie omosessuali, nemmeno quelle che hanno contratto un’unione civile, nonostante nel 2014 il Tribunale dei Minori di Roma abbia riconosciuto di fatto la prima adozione omosessuale, quando ha permesso a una donna di adottare la figlia naturale della compagna.

Nonostante le prime stesure della c.d. Legge Cirinnà sulle unioni civili ne prevedessero l’estensione, l’adozione del figlio del partner per le coppie dello stesso sesso non è stata inserita nel testo definitivo (20 maggio 2016, n. 76): l’eliminazione delle stepchild adoption è stato uno dei compromessi necessari per far passare la legge.

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