Ambiente

Posso rompere il finestrino di un’auto per salvare un cane?

L’ Organizzazione internazionale protezione animali chiarisce i dubbi sull’assistenza e il soccorso di animali abbandonati in auto sotto il sole
Tempo di lettura 5 min lettura
17 giugno 2023 Aggiornato alle 17:00

Con l’estate ormai iniziata, mentre i tg nazionali ribadiscono le consuete raccomandazioni per affrontare al meglio la stagione, il termometro inizia a segnare temperature sempre più alte, l’aria diventa ogni giorno più calda e qualunque ambiente o superficie si fa rovente.

Basta pensare all’abitacolo delle automobili parcheggiate al sole per ore. Entrarci, posizionare le mani sul volante e resistere anche solo pochi secondi senza spalancare i finestrini o accendere l’aria condizionata è quasi impossibile. Per fortuna, per ritrovare un minimo sollievo è sufficiente girare una rotellina o premere un pulsante ed ecco che il gioco è fatto: 1 a 0 per noi e il caldo è un ricordo da accantonare per un po’.

Ma se l’aria condizionata non funzionasse o all’improvviso i finestrini decidessero di non aprirsi, cosa succederebbe?

È, purtroppo notizia ricorrente di ogni estate quella di animali lasciati nelle vetture da padroni senza scrupoli e morti a causa del caldo asfissiante di abitacoli che in pochi minuti possono raggiungere i 70°C.

I cani, a differenza degli umani, non sudano e non riescono, quindi, a disperdere il calore in eccesso: così quando sono esposti ad alte temperature la frequenza cardiaca comincia ad aumentare, finché il cuore cede e non riesce più a pompare la giusta quantità di sangue. La pressione allora scende e le funzioni renali si bloccano, diminuisce il circolo di ossigeno e aumenta ogni minuto il rischio di emorragia cerebrale o di colpo di calore che, in poco tempo, uccide l’animale.

Per scongiurare il più possibile questi eventi, con l’arrivo della bella stagione e delle prime ondate di caldo intenso, l’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, ha condiviso attraverso un’ infografica e un video tutorial, una serie di consigli e norme di comportamento per proteggere i nostri amici a 4 zampe durante gli spostamenti in auto e aiutare quelli in difficoltà a causa delle temperature elevate.

Partendo dal presupposto che lasciare un cane - o un altro animale domestico - in auto, al caldo, mettendo a repentaglio la sua vita o, peggio, facendolo morire è reato, la prima cosa che istintivamente chiunque di noi farebbe se si trovasse di fronte a uno di loro intrappolato in una macchina in sosta, sarebbe rompere i finestrini per far entrare aria e salvarlo.

Attenzione, però: un gesto di questo tipo potrebbe costare caro e comportare una denuncia per danneggiamenti del veicolo e importanti conseguenze legali.

Cosa fare allora? L’Oipa spiega che la prima azione da compiere in situazioni d’emergenza è contattare immediatamente la forza pubblica e fare presente, già al telefono, le condizioni di salute dell’animale, al fine di poter intervenire con cure veterinarie in caso di necessità.

Ovunque ci si trovi, si può chiamare il 112 (numero di emergenza unico europeo) per attivare le forze dell’ordine che hanno il dovere d’intervenire per accertare la situazione e salvare l’animale, nonché denunciare d’ufficio il detentore dell’amico a quattro zampe.

«È sempre consigliabile, prima di tutto, contattare immediatamente la forza pubblica e, al fine di contestare una responsabilità al detentore dell’animale, avere testimoni e prove, come foto e video, per dimostrare la necessità d’intervenire per salvare una vita», spiega l’avvocata Claudia Taccani, responsabile dello Sportello legale dell’Oipa.

Solo in casi di estrema urgenza e necessità - e sempre seguendo le direttive delle autorità - potrebbe essere possibile intervenire direttamente per liberare l’animale, rompendo i finestrini dell’auto. «Alla luce dell’orientamento giurisprudenziale in materia e della coscienza collettiva che impone la tutela degli animali in quanto esseri senzienti, è possibile invocare lo “stato di necessità” nel caso di un’eventuale richiesta d’indennizzo da parte del proprietario del veicolo», chiarisce l’avvocato.

Come sottolinea l’organizzazione animalista, lasciare un animale in auto quando fa caldo, anche se per poco tempo, è vietato dalla legge poiché pericoloso per lo stesso animale e per chi commette questo reato può anche configurare una responsabilità penale per detenzione incompatibile e produttiva di gravi sofferenze.

A oggi, sono molti i regolamenti comunali per la tutela e il benessere degli animali che prevedono il divieto di detenzione all’interno del veicolo, come quello di Roma Capitale, il cui articolo 8 sostiene che “è vietato lasciare animali chiusi in qualsiasi autoveicolo e/o rimorchio o altro mezzo di contenzione al sole dal mese di aprile al mese di ottobre compreso di ogni anno; è altresì vietato lasciare soli animali chiusi, in autoveicoli e/o rimorchi permanentemente anche se all’ombra e con i finestrini aperti. È altresì vietato trasportare animali in carelli chiusi”. In caso di violazione, scatta una sanzione pecuniaria che va da 200 a 500 euro.

Anche la giurisprudenza spesso si è espressa sul tema: già nel 2008, la Corte di Cassazione, Sezione III penale, aveva confermato la condanna nei confronti di un uomo per aver lasciato il proprio cane nell’automobile parcheggiata al sole a una temperatura elevatissima, mentre nel 2014, con sentenza n. 14250, la Corte di Cassazione aveva confermato la responsabilità penale per detenzione incompatibile di animali a due persone, condannandole alla pena di 1.100 euro di ammenda ciascuno. I soggetti coinvolti avevano abbandonato un beagle in un’autovettura con una temperatura esterna di 30°C. L’abbaiare del cane sofferente aveva attirato i passanti che hanno subito contattato le forze dell’ordine e salvato l’animale.

Più recentemente, nel 2021, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna e obbligato al pagamento di 4.000 euro di ammenda due persone per detenzione incompatibile di animali, per avere causato gravi sofferenze a due cani lasciandoli chiusi durante una notte invernale all’interno di un’autovettura parcheggiata lungo la pubblica via senza acqua e senza possibilità di movimento.

Leggi anche
Animali
di Redazione 2 min lettura