Economia

Spesa militare Ue: mai così alta dalla Guerra Fredda

Nel 2022 l’Ucraina ha utilizzato 44 miliardi di dollari per difendersi dagli attacchi russi. A livello globale, invece, l’acquisto di armi ha raggiunto i 2 trilioni di dollari. Tra i maggiori investitori: Usa, Cina, Russia
Credit: Bao Menglong.
Tempo di lettura 4 min lettura
28 aprile 2023 Aggiornato alle 11:00

Secondo lo Stockholm International Peace Re Institute (Sipri), nel 2022 la spesa militare globale ha registrato un picco storico, arrivando a 2,24 trilioni di dollari. Si tratta di un incremento del 3,7% rispetto ai dati del 2021, traducibile in 127 miliardi di dollari di differenza.

Notevole il ruolo che ha avuto l’Europa centro-occidentale nel determinarne la crescita: l’aumento del suo capitale destinato alle azioni militari ha raggiunto il 13%, per circa 345 miliardi di dollari. Lo scorso anno, dunque, la spesa europea ha superato quella del 1989 (anno della fine della Guerra Fredda) ed è maggiore del 30% rispetto a 10 anni fa.

Citando la ricercatrice del Sipri Nan Tian «la continua crescita della spesa militare globale negli ultimi anni è un segno che stiamo vivendo in un mondo sempre meno sicuro», e l’esempio più significativo è lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia, che ha contribuito all’aumento delle uscite per fini militari.

L’Europa occidentale ha potenziato l’acquisto di armi per l’Ucraina; l’onere militare ucraino è aumentato del 640% e il Paese nel 2022 si è servito di 44 miliardi di dollari (circa il 34% del suo Pil) per difendersi da Mosca.

La Russia ha incrementato del 9,2% il patrimonio impiegato per fini militari (86,4 miliardi di dollari, corrispondenti al 4,1% del suo PIL). Tuttavia, secondo la classifica stabilita dal Sipri, proprio in Russia la spesa militare grava solo sul 4% della spesa globale (e infatti viene surclassata facilmente dagli Stati Uniti e dalla Cina).

Gli Usa continuano a detenere il record di maggiore investitore militare, avendo impiegato 877 miliardi di dollari nel 2022, il 39% della spesa bellica globale. L’incremento della somma rispetto al 2021 ammonta allo 0,7%. Un dato interessante: il 2,3% delle uscite militari statunitensi (19,9 miliardi di dollari) sono state destinate al supporto militare dell’Ucraina.

La Cina è la seconda Nazione nella classifica Sipri, con una crescita del 4,2% rispetto al 2021 (per un totale di 292 miliardi di dollari). Contribuisce al 13% della spesa militare globale, un terzo rispetto a quella statunitense e più del doppio rispetto a quella russa. Queste 3 Nazioni insieme rappresentano il 56% della spesa militare globale.

I Paesi che aiutano economicamente la difesa ucraina contribuiscono all’aumento generale delle uscite: la Finlandia ha utilizzato nel 2022 il 36% in più del denaro rispetto al 2021, la Lituania il 27%, la Svezia il 12% e la Polonia l’11%. L’ex blocco orientale ha dunque raddoppiato la sua spesa bellica dal 2014.

Anche l’Asia e l’Oceania hanno avuto un ruolo nell’incremento a livello mondiale, con 575 miliardi di dollari nel 2022 (2,7% in più rispetto al 2021). In particolare, il Giappone ha aumentato la sua spesa del 5,9% (46 miliardi di dollari) per far fronte alle minacce di Cina, Corea del Nord e Russia: è il quantitativo di risorse utilizzate per scopi bellici più alto dal 1960.

Ci si aspetta che nel prossimo resoconto le statistiche rimangano più o meno inalterate: il Congresso Statunitense ha approvato con la National Defense Authorization Act un capitale di 858 miliardi di dollari destinati alla spesa militare; la Cina avrà un budget pressoché stabile per le uscite belliche (1.560 miliardi di yen nel 2022, ovvero circa 10 miliardi di euro) mentre, come già sottolineato nel 2022 da Putin, nel 2023 la Russia incrementerà i finanziamenti per le spese militari del 43%.

Leggi anche
Guerra
di Alice Dominese 5 min lettura
Guerra
di Andrea Giuli 3 min lettura