Futuro

Fondo per la Repubblica Digitale: selezionati 23 progetti

Saranno investiti circa 13 milioni di euro a sostegno di iniziative nazionali e regionali che offrano corsi gratuiti dedicati all’alfabetizzazione informatica. Focus su donne e Neet
Credit: Cottonbro studio
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
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4 aprile 2023 Aggiornato alle 09:00

Circa 13 milioni di euro a sostegno dei 23 progetti selezionati dai due bandi di Futura e Onlife del Fondo per la Repubblica Digitale, il progetto istituito nel 2021 nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Pnrr e del Fondo nazionale complementare.

Le attività, che partiranno nei prossimi mesi e coinvolgeranno circa 5.000 persone, saranno dedicate ad accrescere le competenze digitali di base e avanzate in particolare delle donne e dei cosiddetti Neet, i giovani tra i 15 e i 34 anni non occupati né inseriti all’interno di un percorso di istruzione o formazione.

L’Italia vanta in quest’ultima categoria un triste primato. L’ultimo rapporto presentato da ActionAid e Cgil, riferito al 2020, parla di oltre 3 milioni di giovani in questa condizione, con una prevalenza femminile pari a 1,7 milioni. “Dopo la Turchia (33,6%), il Montenegro (28,6%) e la Macedonia (27,6%), nel 2020 l’Italia è il Paese con il maggior tasso di Neet in Europa”.

I dati Eurostat aggiornati al 2021 per i giovani tra i 15 e i 24 anni confermano questa tendenza, con una diffusione del fenomeno preoccupante su tutto il territorio nazionale e più accentuata nel Sud Italia, ultima la Sicilia (30,2%) seguita dalla Campania (27,7%).

«Queste prime iniziative rappresentano la creatività e il know how di una comunità nazionale che vuole crescere e non lasciare indietro nessuno. I corsi di formazione che partiranno nei prossimi mesi saranno infatti gratuiti», ha ricordato Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale.

Si tratta nel dettaglio di 8 iniziative di carattere nazionale, 6 che riguardano Nord e Centro Italia e 9 rivolte a Sud e Isole. Si va dall’alfabetizzazione informatica all’acquisizione di competenze specifiche in settori quali web design, robotica, blockchain, intelligenza artificiale, realtà aumentata e virtuale.

Tra i progetti IT.AC@ - In viaggio verso il futuro (Informatici Senza Frontiere) rivolto alle donne migranti o escluse dal mercato dal lavoro; Train for Digital (Fondazione Its Mita - Made in Italy Tuscany Academy) dedicato al settore della moda; Digital Women - Digital skills in Tourism, Cultural Heritage and Artistic Assets (Centro Studi Turistici), che si concentra sull’utilizzo di software e applicazioni nelle filiere del turismo e dei beni culturali-artistici.

Nel complesso sono 193 gli attori coinvolti tra enti del terzo settore, soggetti pubblici, università, imprese, enti di formazione, Istituti tecnici superiori, agenzie per il lavoro e altri soggetti con un forte radicamento sul territorio di intervento.

Secondo il l’Indice dell’economia e della società digitale (Desi) compilato dalla Commissione europea, in Italia le persone senza competenze digitali di base ammontano a 26 milioni, il 54% della popolazione tra i 16 e i 74 anni rispetto al 46% della media Ue e il 43,1% delle donne contro il 52,3% europeo. Il Fondo prevede uno stanziamento complessivo di circa 350 milioni di euro fino al 2026.

«Accrescere le competenze digitali, con particolare riferimento al mondo del lavoro, significa anche sostenere la società nell’esercizio della cittadinanza attiva - ha commentato Daria Perrotta, presidente del Comitato di indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale - Nel corso dell’anno verranno pubblicati nuovi bandi e si darà avvio alla valutazione di questi primi progetti sostenuti».

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