Ambiente

Il mare rischia di coprire i porti di 136 città nel mondo

Anche i porti di Napoli, Cagliari, Palermo, Genova, Livorno e Brindisi potranno essere sommersi nei prossimi 30 anni
Acqua alta a Venezia
Acqua alta a Venezia
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12 ottobre 2021

Entro 30 anni spariranno i porti di Napoli, Cagliari, Palermo, Genova, Livorno e Brindisi a causa dell’innalzamento del mare, dovuto ai cambiamenti climatici, perché non esiste alcun piano di resilienza. Il grido d’allarme è stato lanciato oggi da Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, la federazione italiana delle imprese di logistica e spedizione. “Dai nostri porti – ha spiegato Merlo – passa la stragrande maggioranza delle materie prime e dei prodotti alimentari, farmaceutici, elettronici. Ma i nostri porti resisteranno agli effetti del cambiamento climatico e dell’innalzamento del mare? Venezia è solo la punta dell’iceberg di quello che accadrà a molte città di mare che nell’arco di qualche decennio rischiano di finire sott’acqua. E oggi in Italia, contrariamente a quanto accade per esempio in Olanda, non esiste un apposito piano di resilienza”. Da quil’avvio del progetto Co.Cli.Co. (costal climate core service) nella prima giornata dell’Earth Technology Expo aFirenze, lanciato da Enea e Federlogistica, a cui partecipano i principali centri di ricerca europei con l’obiettivo di realizzare la mappatura delle infrastrutture costiere europee a rischio e individuare soluzioni tecniche adeguate. Nel mondo sono 136 le città costiere a rischio, soprattutto in Asia e Africa. Entro cento anni il mare potrebbe sommergere centri come Guangzhou, Mumbai, Dhaka a Cape Town. I danni sono calcolati tra 1,6 e 3,2 trilioni di dollari.