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Come iscrivere i figli alle medie?

Le domande potranno essere presentate fino al 30 gennaio tramite il servizio Iscrizioni online 2023/24. Primo passo: individuare la scuola
Credit: Kindel Media/pexels
Tempo di lettura 7 min lettura
13 gennaio 2023 Aggiornato alle 07:00

La scuola media o scuola secondaria di primo grado - o anche scuola media inferiore - rappresenta il secondo livello del primo ciclo di studio dopo la scuola primaria (comunemente detta scuola elementare) dell’istruzione obbligatoria, secondo l’ordinamento scolastico italiano.

Dura 3 anni, accoglie ragazzi dagli 11 ai 14 anni e precede la scuola secondaria di secondo grado, scuola superiore. Un passaggio importante quindi per la futura iscrizione dei giovani ragazzi, che alla fine delle scuole medie devono pensare in quale ambito continuare il proprio percorso di studi.

Scuole medie: i cambiamenti nel tempo

La prima modifica al ciclo secondario d’istruzione arrivò nel 1859 con la legge Casati che istituì 2 percorsi ben distinti, entrambi proseguimenti diretti della scuola primaria: il primo, il ginnasio quinquennale che dava accesso al liceo triennale, e il secondo, scuola tecnica, triennale che dava accesso all’istituto tecnico triennale.

Nuovo cambiamento con la riforma Gentile del 1923 che comprendeva sempre il ginnasio, quinquennale, che dava accesso al liceo classico triennale; l’istituto tecnico inferiore, quadriennale, che dava accesso all’istituto tecnico superiore, anch’esso quadriennale; l’istituto magistrale inferiore, quadriennale, che dava accesso all’istituto magistrale superiore, triennale; e infine la scuola complementare triennale, erede della soppressa scuola tecnica, con indirizzo industriale o commerciale, che non consentiva il proseguimento degli studi.

L’accesso al ginnasio, all’istituto tecnico e all’istituto magistrale era subordinato al superamento di un esame di ammissione. Superati i primi 4 anni di questi 3 corsi era anche possibile sostenere l’esame di ammissione al liceo scientifico. A parte qualche ritocco negli anni ‘30, l’impianto gentiliano rimase sostanzialmente invariato fino al 1940, quando fu istituita la scuola media con la Riforma Bottai. Quest’ultima univa i primi 3 anni del ginnasio, dell’istituto tecnico inferiore e dell’istituto magistrale inferiore, ossia le tre scuole medie inferiori che, all’epoca, consentivano il proseguimento degli studi. Vi si accedeva dopo il superamento dell’esame di licenza elementare e dopo il superamento dell’esame di ammissione. La riforma Bottai voleva allentare il rigido sistema selettivo previsto dalla riforma Gentile.

Dal 1º ottobre 1963, tutte le scuole medie inferiori furono unificate sotto un unico modello, denominato scuola media unificata. Il programma ministeriale prevedeva 25 ore settimanali al primo anno, con l’opzione di seguire uno o più corsi facoltativi gli anni successivi. Dal 2003 viene introdotto l’insegnamento della seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo o tedesco) con 2 ore settimanali, portando così il totale delle ore da 30 a 32. Questo grazie alla Riforma Moratti (legge 53 del 28 marzo 2003) che ha ridotto le ore di lettere, educazione tecnica, destinandole alla seconda lingua.

La Riforma Gelmini del 2009 ha sviluppato 2 diversi piani settimanali fissi: il primo a tempo normale, che comprende 30 ore settimanali; il secondo a tempo prolungato, che va da un minimo di 36 a un massimo di 40 ore settimanali. Ogni scelta comunque relativa all’orario settimanale e allo studio di 1 sola lingua straniera o di 2 , si applica solo se la richiesta arriva dalla maggioranza delle famiglie che iscrivono i loro figli al primo anno di scuola media e durano per tutto il triennio fino all’esame finale.

Come sono strutturate le scuole medie?

Il triennio delle scuole medie, fin dalla loro istituzione, si conclude con un esame di Stato che serve a conseguire il diploma conclusivo del primo ciclo d’istruzione necessario poi per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado, ovvero l’istituto superiore. L’esame è composto da 3 prove scritte e 1 orale: nel primo caso ci sarà nell’elaborazione di un tema, composto da 3 tracce: testo narrativo o testo descrittivo; testo argomentativo; riassunto. Nel secondo, la prova scritta di matematica che si divide in 4 quesiti: geometria analitica, geometria solida, algebra, statistica e probabilità oppure applicazione della matematica a teorie scientifiche. L’ultima prova è quella scritta di lingue straniere (inglese + francese/spagnolo/tedesco), una comprensione del testo o una produzione scritta.

Per essere ammessi all’Esame di Stato a oggi è diventato obbligatorio sostenere le prove nazionali Invalsi. Questi test sono composti da 3 prove: per la lingua italiana, 2 o 3 comprensioni del testo e 1 prova sulla grammatica; per matematica, 1 prova che consiste in un insieme di quesiti che riguardano algebra, geometria euclidea, geometria analitica, relazioni e funzioni, statistica e probabilità, insiemistica e logica; infine, per l’inglese, una prova che viene divisa in comprensione scritta di testi in lingua con domande a scelta multipla e una prova di ascolto per comprendere dei dialoghi o discorsi in lingua e su questo svolgere degli esercizi.

La prova nazionale perviene direttamente dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dall’anno scolastico 2017-2018, oltre all’aggiunta dell’Invalsi di lingua inglese e la novità del Cbt (computer based), questa non fa più media nel voto di esame di stato. La prova orale consiste in un colloquio pluridisciplinare con la possibilità per il candidato di scegliere l’argomento da cui iniziare che deve essere contenuto del programma d’esame. A scelta delle sottocommissioni d’esame, è possibile permettere ai candidati di predisporre una “tesina”, che coinvolge più discipline. La valutazione finale consiste nella media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove d’esame. La sottocommissione inoltre elabora una scheda di valutazione delle competenze acquisite dal candidato, il Certificato delle competenze.

Come iscrivere i figli alle scuole medie?

Le iscrizioni alle scuole statali di ogni ordine e grado e, quindi, anche delle medie si effettuano dal 9 gennaio fino alle 20:00 del 30 gennaio 2023. Le iscrizioni si effettuano online, secondo modalità definite dalla citata circolare ministeriale, per tutte le classi iniziali della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statali.

Primo passo è individuare la scuola di interesse attraverso l’App o il portale Scuola in chiaro: qui si potrà avere il codice meccanografico necessario per fare la domanda di iscrizione. Per accedere al servizio Iscrizioni online, bisogna avere un’identità digitale Spid, Cie, eIDAS. Una vota entrati nel sito, sarà possibile compilare la domanda di iscrizione e inviarla poi alla scuola di destinazione, per poi seguire l’iter della domanda online sempre attraverso il sistema.

All’atto dell’iscrizione, i genitori rendono le informazioni relative all’alunno per il quale è richiesta l’iscrizione (codice fiscale, nome e cognome, data di nascita, residenza, etc.) e esprimono le loro preferenze sull’offerta formativa proposta dalla scuola prescelta. Se la domanda di iscrizione non fosse accettata in nessuna delle scuole indicate, è responsabilità dell’ultima scuola indicata seguire le famiglie nell’individuare un istituto alternativo.

Una delle novità quest’anno per chi deve iscrivere i figli alle medie sono i nuovi percorsi a indirizzo musicale, con l’entrata in vigore del Dm 1° luglio 2022 n. 176. Questa attivazione è subordinata all’autorizzazione degli Usr e all’assegnazione del relativo organico. Questo significa che, al momento dell’iscrizione, si potrà esprimere l’opzione per tali percorsi, ma l’accoglimento verrà comunicato solo successivamente (se arrivano, cioè, i docenti di strumento musicale). La preferenza per i percorsi a indirizzo musicale si esprime barrando l’apposita casella del modulo di iscrizione.

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