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Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati?

Veneta, classe ‘46 e avvocata matrimonialista. Piccola biografia della nuova ministra forzista delle Riforme istituzionali
Credit: ANSA/ ANGELO CARCONI
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24 ottobre 2022 Aggiornato alle 21:00

Berlusconi la voleva alla Giustizia. Ma alla fine Maria Elisabetta Alberti Casellati si è dovuta “accontentare” della poltrona da ministra delle Riforme istituzionali.

Nata a Rovigo nel 1946, Casellati si laurea in Legge all’Università di Ferrara.

Da qui inizia la carriera, prima come ricercatrice e poi come avvocata matrimonialista.

Scopre la politica nel 1994: Berlusconi scende in campo, fonda Forza Italia e lei aderisce immediatamente.

Nel marzo dello stesso anno è eletta per la prima volta al Senato. Manca la rielezione nel 1996, ma si rifà nel 2001: rientra al Senato e diventa vicecapogruppo.

È il trampolino di lancio: nel corso del ventennio successivo sarà due volte sottosegretaria e membro laico del Consiglio superiore di magistratura.

Nel frattempo si fa notare per la sua fedeltà a Berlusconi: nel 2013 il Parlamento vota per far decadere Berlusconi dal Senato (era stato condannato per frode fiscale) e lei si veste di nero in segno “di lutto per la democrazia”.

«Silvio è innocente e gli italiani lo sanno», è la sua protesta. Nel 2006 da sottosegretaria alla Salute finisce al centro di polemiche per via dell’assunzione della figlia Ludovica a capo della sua segreteria.

A far discutere sono anche le sue posizioni sull’aborto.

Nel 2009 afferma che il via libera alla pillola abortiva RU 486 «è un gravissimo errore, che strizza l’occhio alla cultura della morte».

Nel 2016 attacca la legge sulle unioni civili perché «discrimina le coppie etero».

Il grande salto arriva nel 2018: Movimento 5 Stelle e centrodestra convergono sul suo nome per l’elezione del presidente del Senato. Casellati diventa così la prima presidente del Senato nella storia italiana.

Il suo mandato non è esente da polemiche (come dimostrano anche i continui ricambi nel suo staff).

Repubblica la accusa di usare l’aereo di stato per muoversi da Roma nelle proprie case in Veneto e Sardegna.

Dal suo ufficio fanno sapere che si tratta di misure di prevenzione anti-Covid. Sempre durante la pandemia, Casellati si rende protagonista di un altro volo che fa discutere: sorvola il Veneto su un elicottero con a bordo le reliquie di Sant’Antonio per “ringraziare i medici delle zone più colpite”.

Nel 2022 arrivano le elezioni per il presidente della Repubblica.

Il leader della Lega la propone come candidata del centrodestra. Ma nel segreto dell’urna i suoi stessi compagni di Forza Italia, che poco la sopportano, la impallinano. Lei è furente.

Vorrebbe riprovarci alla votazione successiva, ma dal centrodestra le fanno sapere che è meglio lasciare perdere.

Sfumato il sogno di diventare la prima presidente della Repubblica donna in Italia, Casellati è rieletta alle Politiche del 25 settembre.

Berlusconi inizia un braccio di ferro con Meloni: la vuole alla Giustizia, ma alle fine la scelta ricade su Carlo Nordio. E così “queen Elizabeth” (come la chiamavano al Senato) si siede sulla poltrona di ministra delle Riforme istituzionali.

dicastero che non si vedeva dai tempi del Governo Renzi. «L’amore per il tricolore e la fedeltà alla Costituzione saranno la mia guida, il mio riferimento», promette. Ma tra i suoi colleghi c’è già chi, come Francesco Lollobrigida, sogna di cambiare la carta costituzionale.

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