Diritti

Biden condonerà i debiti degli studenti?

Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato il Forgiving Student Loans, un piano per cancellare i prestiti universitari da migliaia di dollari che gravano su milioni di giovani
Credit: EPA/JIM LO SCALZO
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
25 agosto 2022 Aggiornato alle 17:00

«Come possiamo rimanere la nazione più competitiva al mondo con l’economia più forte del mondo con le maggiori opportunità? L’annuncio di oggi riguarda proprio questo. Si tratta di opportunità. Si tratta di dare alle persone una giusta opportunità. Si tratta dell’unica parola con cui l’America può essere definita: possibilità. Si tratta di offrire possibilità». Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha svelato con queste parole un piano senza precedenti per cancellare migliaia di dollari di debiti per milioni di studenti americani: il Forgiving Student Loans.

Biden l’aveva preannunciato durante la campagna elettorale, senza fornire dettagli precisi sul tetto reddituale, ma specificando che sarebbe stato un modo per aiutare i giovani indebitati negli Stati Uniti, dove «un’intera generazione è ora oppressa da debiti insostenibili», in particolare «i mutuatari neri e ispanici che, in media, hanno meno ricchezza familiare per pagarlo».

L’iniziativa dovrebbe cancellare 10.000 dollari di debito per i singoli individui che guadagnano meno di 125.000 dollari all’anno o 250.000 dollari se si tratta di coppie sposate, e fino a 20.000 dollari per coloro che avevano ricevuto borse di studio Pell, prestiti federali a basso interesse destinati a famiglie a basso reddito. Ulteriori informazioni sul piano saranno rilasciate «presto» e probabilmente verrà fornito «un modulo breve e semplice per fare la richiesta» al Dipartimento dell’Istruzione, ha detto Biden.

Un’analisi dell’agenzia di stampa Reuters spiega l’entità del problema dei debiti degli studenti negli Stati Uniti: più di 45 milioni di americani (non solo studenti, ma anche genitori e altri membri della famiglia, perlopiù persone di età inferiore ai 40 anni) hanno un totale di 1.75 trilioni di dollari di debiti studenteschi. La maggior parte dei quali, circa 1.62 trilioni, è detenuta dal governo federale, che, spiega il quotidiano britannico Guardian, offre prestiti ai college dal 1958.

Secondo una ricerca del College Board, un’organizzazione no-profit orientata ad ampliare l’accesso ai college, il costo dell’istruzione superiore è salito alle stelle negli Stati Uniti negli ultimi tre decenni, raddoppiando nei college e nelle università private quadriennali, aumentando ancora di più rispetto a quello delle scuole pubbliche quadriennali.

Secondo i calcoli di aprile della Federal Reserve di New York, cancellare 10.000 dollari di debiti per prestiti studenteschi per ogni mutuatario costerebbe al governo degli Stati Uniti 321 miliardi di dollari, altre stime indipendenti parlano di più di 300 miliardi di dollari in dieci anni. Alcuni economisti hanno stimato che potrebbe aggiungere fino a 600 miliardi di dollari al debito federale. Biden non ha fornito una cifra specifica sul costo totale dell’iniziativa, specificando che dipende da quante persone si candideranno. La Federal Reserve ha anche stimato che il condono di 10.000 dollari eliminerebbe il debito di 11,8 milioni di persone, circa il 31% del totale di coloro che hanno contratto un mutuo.

Secondo i repubblicani la mossa potrebbe peggiorare l’inflazione: per alcuni, tra cui l’ex segretario al Tesoro Larry Summers, il nuovo potere di spesa dei consumatori liberato dal condono dei prestiti potrebbe far salire i prezzi di case, automobili e altri beni di consumo. Secondo la Casa Bianca, invece, l’impatto della ripresa dei pagamenti dei prestiti nel 2023 sarà deflazionistico. La senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren, ex candidata democratica alle presidenziali del 2020, ha detto che si tratta «di aiutare la classe media americana e fornire sollievo a coloro che ne hanno più bisogno».

Se la mossa di Biden dovesse sopravvivere a probabili sfide legali potrebbe favorirlo in vista delle Midterm elections di novembre, le elezioni di metà mandato che si tengono due anni dopo quelle presidenziali. Proprio ora che, secondo un recente sondaggio dell’emittente americana Cnn, il tasso di approvazione del presidente in carica è al 38%.

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