Culture

In Salento spazio alla fotografia, al cibo e alle arti visive

La 1° edizione della nuova rassegna internazionale Yeast Photo Festival, “Food is identity”, è in mostra dal 23 luglio al 18 settembre 2022 nel centro storico di Matino, in provincia di Lecce
Credit: Francesco Rucci Francesco Marinelli_Future Food
Tempo di lettura 3 min lettura
31 luglio 2022 Aggiornato alle 17:00

“Un sorso di caffè amaro e caldo sottolinea l’inizio della giornata. Mordere un frutto dolce rivela qualcosa del periodo dell’anno. Il tintinnio dei piatti promette un buon pasto”. La curatrice della prima edizione del nuovo Yeast Photo Festival, Edda Fahrenhorst, vuole trasportare lo spettatore all’interno della mostra di fotografia internazionale dal sottotitolo “Food is identity”, il cibo è identità.

Il nuovo festival internazionale, nato per ripensare il rapporto tra uomo e ambiente, sarà in mostra dal 23 luglio al 18 settembre 2022 in 5 location esclusive sparse nel centro storico di Matino, in provincia di Lecce. Yeast Photo Festival porta nel borgo salentino più di 180 opere di 16 artisti internazionali distribuite in 12 mostre.

“Yeast, dall’inglese lievito, fermento, si fa portavoce di quel contemporaneo fervore culturale che spinge dal basso per dare spazio alla visione di un futuro alternativo, in cui si possa abbracciare il concetto di diversità nella sua interezza”: ecco spiegato il titolo della rassegna, che nasce dal progetto “Yeast Stories”, che nel 2021 ha raccontato la Puglia e le realtà locali enogastronomiche e dell’hospitality. Il festival, infatti, auspica un futuro in cui l’uomo ritrova la sua dimensione nel profondo rispetto dell’ambiente in cui vive e opera.

Nei giorni scorsi numerose mostre, dibattiti e tavole rotonde legate alla rassegna si sono concentrate sui temi del food e dell’identità, dei cambiamenti climatici e della tradizione. Le visite guidate con autrici e autori delle fotografie hanno accompagnato i visitatori nella mostra visiva che fa appello ai sensi, come il cibo, racconta storie e rivela corrispondenze.

Il piccolo borgo salentino che si sviluppa sulla collina di Sant’Euleterio, a due passi dal mare, è una cornice unica che contribuisce a dare ricchezza ed espressività alle opere fotografiche.

Tra i progetti in mostra su sfondo pugliese, “Future Food” del fotoreporter membro dell’agenzia Contrasto Francesco Rucci: “Un viaggio tra la documentazione e l’evoluzione del cibo. Un viaggio che mira a rispondere, attraverso le tecnologie alimentari emergenti, a un problema sempre più reale e imminente”.

Poi c’è il progetto di Jean-Marc Caimi e di Valentina Piccinni, “Fastidiosa”, su un’epidemia che ha causato la diffusione di una rapida sindrome da disseccamento degli ulivi, un’emergenza fitosanitaria che uccide gli alberi in poco tempo: la Xylella Fastidiosa.

E c’è la serie “I am fat” della fotografa danese Marie Hald, vincitrice del Wordpress Photo Award, che ritrae giovani donne scandinave che insistono nel voler essere sé stesse, nel mostrare il proprio corpo senza vergogna. Gli altri 13 artisti ti aspettano nel candore delle vie e dalle abitazioni scavate nella roccia calcarea pugliese.

Gabriele Galimberti, In her Kitchen
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Aleksey Kondratyev, Ice Fishers
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Walter Schels, Plates
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