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ESG: i valori sostenibili delle aziende

Salvaguardare l’ambiente, preservare il lavoro etico e puntare al risparmio energetico: tutti questi sono (o dovrebbero essere) obiettivi per le aziende di oggi. E per valutarli, si può ricorrere alla certificazione ESG
Credit: Martin Reisch/unsplash
Tempo di lettura 6 min lettura
30 giugno 2022 Aggiornato alle 15:00

Rendere il mondo più sostenibile è l’obiettivo di tutti, si spera, per guardare al futuro con più ottimismo. Alla base di questo c’è il lavoro dei privati cittadini, delle istituzioni delle organizzazioni e delle imprese, che devono rivedere i loro standard e adottare delle politiche tese alla salvaguardia dell’ambiente, al lavoro etico e al risparmio energetico.

Le aziende dovrebbero capire oggi più che mai quanti e quali sono i valori della sostenibilità e rispettarli. Essi sono interconnessi e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: la dimensione economica, sociale e ambientale. Questi obiettivi per le aziende (ma non solo) apriranno nei prossimi 15 anni interventi in aree di importanza cruciale per l’umanità e il Pianeta.

Ma come si misura la sostenibilità di un’azienda? Attraverso tre fattori: Enviromental, Social, Governance (ESG). Questi sono gli aspetti a cui si fa riferimento quando si valuta la sostenibilità delle organizzazioni, la loro capacità di allinearsi ai requisiti fondamentali per lo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale, sociale e di governance aziendale.

Per capire meglio la certificazione Esg e cosa rappresenta per le aziende, scendiamo nel dettaglio della sua definizione dell’acronimo.

Cos’è la certificazione ESG

Nella sfera Ambientale (Environmental) vi rientrano i servizi di valutazione che esaminano come un’organizzazione contribuisce alla tutela e alla gestione dell’ambiente, tra cui la gestione dei rifiuti, delle emissioni, della tutela del suolo e sottosuolo, della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Nella valutazione rientrano anche le performance ambientali raggiunte dall’organizzazione.

Per Social, e quindi la sfera sociale, ci sono i servizi di valutazione dell’impatto e della relazione di un’organizzazione con il territorio, i dipendenti, i fornitori, i clienti e con le comunità con cui opera, oltre alla valutazione delle performance sociali proprie dell’organizzazione stessa.

Nella Governance rientrano i servizi di valutazione della strategia di un’organizzazione. I temi che a esempio riguardano la remunerazione dei dirigenti, il rispetto dei diritti degli azionisti, la trasparenza delle decisioni e delle scelte aziendali e il rispetto delle minoranze, oltre alle performance sulla tematica raggiunte dall’organizzazione stessa.

A certificare tutto questo esiste un rating ESG che verifica la solidità di un emittente, di un titolo o di un fondo da questi punti di vista ed è complementare al rating tradizionale, che tiene in considerazione le sole variabili economico-finanziarie, con lo scopo di migliorare le valutazioni e le scelte d’investimento.

L’importanza certificazione ESG

Per riuscire in un mercato economico e finanziario difficile come quello attuale, adottare questi criteri di sostenibilità per le imprese risulta fondamentale. Per questo è importante per le aziende italiane ottenere la certificazione ESG, che descrive un’azienda secondo parametri non finanziari, valorizzandone la portata sociale e ambientale.

Un’impresa oggi non deve solo ed esclusivamente guardare al fatturato come un classico lavoro di dipendenti, manager e azionisti, ma deve entrare nell’ottica di far parte di una comunità e di un territorio. Diventare sostenibile è l’investimento che oggi crea un circolo virtuoso tra crescita economica e fare del bene al Pianeta, una componente strategica e una linea guida nelle pratiche aziendali.

Questo modello di crescita economica a lungo termine concilia gli interessi delle generazioni attuali e future, che considera interdipendenti a queste tre importanti dimensioni: economica, ambientale e sociale, tutte alla base della certificazione ESG. Di conseguenza la valutazione di un’azienda deve tenere conto sia delle performance economiche che di quelle sociali e ambientali.

Chi certifica l’ESG?

I rating ESG vengono elaborati da agenzie di rating specializzate nella raccolta e nell’analisi di dati sugli aspetti di sostenibilità dell’attività delle imprese. I processi di elaborazione si basano su alcuni punti come: informazioni pubbliche, documenti aziendali, dati provenienti da fonti esterne quali autorità di vigilanza, associazioni di categoria, sindacati, ONG, sopralluoghi presso l’azienda, incontri con il management.

Nel processo di attribuzione del rating ESG vengono considerati riduzione delle emissioni di CO2, efficienza energetica, efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali (come l’acqua) per la sfera ambientale.

Per quella sociale si tiene in considerazione la qualità dell’ambiente di lavoro, relazioni sindacali, controllo della catena di fornitura, rispetto dei diritti umani.

Infine, per la sfera governance, si valuta la presenza di consiglieri indipendenti, politiche di diversità nella composizione dei CdA, remunerazione del top management collegata a obiettivi di sostenibilità.

Come ottenere l’ESG

Ogni azienda per intraprendere l’iter per ottenere la certificazione ESG deve avere la consapevolezza della responsabilità ambientale, sociale e della gestione delle risorse.

L’iter che porta ottenere la certificazione prevede: la richiesta di offerta, l’accettazione della stessa, la verifica dell’asserzione etica, lo svolgimento di un audit di certificazione, la validazione dell’asserzione etica, la gestione di eventuali carenze riscontrate, la delibera di certificazione e infine le verifiche di mantenimento con frequenza annuale.

Ma, per capire come ottenere la certificazione ESG, bisogna anche specificare quale tipo di azienda può richiederla. Non ci sono molti limiti al primo step di accesso: qualsiasi azienda infatti, appartenente a qualsiasi settore di attività merceologica, può richiedere di essere valutata per certificarsi in conformità agli schemi ESG.

Possono usufruire di questo strumento gestionale tutte le organizzazioni interessate a garantire le attività lavorative socialmente accettabili e a promuovere il miglioramento costante della gestione dei “rischi aziendali” e delle relazioni con le parti interessate, interne ed esterne all’organizzazione.

Recentemente è stato istituito, tra gli altri già esistenti, una sorta di questionario ESG per far scoprire a imprenditori e imprenditrici quanto è sostenibile la propria azienda. La piattaforma è stata messa a punto dalla Sda Bocconi e dallo studio di avvocati e commercialisti Pwc Tls. Un tool accessibile in modo gratuito attraverso i siti dell’ateneo milanese e dello studio legale, che permette alle aziende che ancora non hanno intrapreso questo percorso, di capire quanto lavoro c’è da fare per migliorare l’allineamento con i parametri ESG e salire nel rating ESG delle aziende italiane.

Avere la certificazione ESG consente a un’azienda di ottenere diversi vantaggi. Oltre al miglioramento delle perfomances aziendali di sostenibilità, si hanno più opportunità di investimento e monitoraggio costante di efficienza e produttività. Gli Istituti di Credito, inoltre, riconoscono tassi più favorevoli alle organizzazioni con un certificato ESG e in molti bandi di gara è richiesta la certificazione. Senza dimenticare poi il miglioramento della reputazione aziendale nel mercato di riferimento.

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