Culture

Oltre la Biennale: la retrospettiva di Anish Kapoor a Venezia

In concomitanza con la Biennale d’arte contemporanea, le Gallerie dell’Accademia ospitano una mostra di 60 opere dell’artista britannico. Una produzione che racchiude pittura, scultura e istallazioni frutto di arte e tecnologie all’avanguardia
"White Sand Red Millet Many Flowers" (1982), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell'Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).
"White Sand Red Millet Many Flowers" (1982), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell'Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).
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24 aprile 2022 Aggiornato alle 13:00

Parallelamente alla Biennale d’Arte, le Gallerie dell’Accademia di Venezia ospitano fino al 9 ottobre 2022 un’imponente retrospettiva dell’artista britannico Anish Kapoor, curata da Taco Dibbits, Direttore del Rijksmuseum di Amsterdam. Un’esposizione completa, che raccoglie alcune delle opere che hanno consacrato l’artista alla fama internazionale.

Oltre agli spazi delle Gallerie dell’Accademia, anche lo storico Palazzo Manfrin nel sestiere di Cannaregio sarà dedicato alla mostra, con un’ulteriore sezione di opere di grandi dimensioni.

Nelle opere di Kapoor, si alternano in un sapiente equilibro vuoti e pieni, esplosioni e implosioni, violenza e bellezza, in un percorso che turba, ipnotizza o proietta in un mondo immaginifico. Proprio la violenza e la bellezza sono due forze contrarie e complementari per l’artista.

“Sono interessato alla relazione tra bellezza e violenza: tutti noi possediamo la capacità di riconoscere la bellezza, ma sembra che continuiamo a non vederla, a perderla” ha detto Anish Kapoor in un’intervista rilasciata a Artribune. “E la violenza è sempre presente, in ogni individuo ma anche a livello sociale, soprattutto oggi”.

L’esposizione comprende 60 opere, anche quelle più recenti, che presentano elementi profondamente innovatici e visionari. Alcune di queste sono state realizzate grazie alla nanotecnologia del carbonio.

Le installazioni, i dipinti e le sculture talvolta sembrano assorbire, talvolta dilatare lo spazio circostante, proponendo una ridefinizione dei confini tra corpo umano, oggetto inanimato e realtà esterna.

“Mount Moriah at the Gate of the Ghetto” (2022), Anish Kapoor, opera site specific, Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).
“Mount Moriah at the Gate of the Ghetto” (2022), Anish Kapoor, opera site specific, Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).
“Sky Mirror” (2016), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza)
“Sky Mirror” (2016), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza)

“Mother as a Mountain (Black)” (1985), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).
“Mother as a Mountain (Black)” (1985), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).

“Internal Objects in Three Parts” (2013-2015), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).
“Internal Objects in Three Parts” (2013-2015), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza).
“Destriero” (2017),  Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza)
“Destriero” (2017), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza)
“Black Absence” (2021), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza)
“Black Absence” (2021), Anish Kapoor. Venezia, Gallerie dell’Accademia - Palazzo Manfrin (Irene Fanizza)

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