Futuro

Giovani startup green crescono

Il Demo Day di Zero, acceleratore di tecnologie pulite, ha selezionate 9 progetti tra 130 candidature. Avremo pannelli fotovoltaici ripiegabili, piste ciclabili in plastica riciclata, biofiltri per l’aria sulle pareti di casa…
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
29 marzo 2022 Aggiornato alle 11:20

Di cosa parliamo quando ci riferiamo alla clean technology? Di tutte quelle tecnologie “pulite”, ovvero le pratiche che riducono gli impatti ambientali attraverso un minor consumo di energia, un miglioramento significativo dell’efficienza energetica, l’uso sostenibile delle risorse naturali. È proprio alle cleantech che è stata dedicata la prima edizione di Demo Day di Zero, l’acceleratore di startup nato dall’iniziativa di CDP Venture Capital Sgr, con Eni come main partner e Acea, Marie Tecnimont e Microsoft Italia in qualità di corporate partners. In campo: 80.000 euro di investimento per ogni startup, 5 mesi di programma di accelerazione.

Zero, gestito da LVenture Group - la holding di partecipazioni che investe in startup digitali a elevato potenziale di crescita - e dal centro di formazione Elis, ha sede a Roma, negli spazi di coworking della Scuola d’Impresa Joule di Eni. Alla prima edizione del Demo Day, il programma che vuole sviluppare le migliori startup che offrano soluzioni che riducano l’impatto ambientale dei processi produttivi, hanno partecipato in 9: hanno passato il processo di valutazione tra oltre 130 candidature e concluso con successo l’accelerazione. Le startup si sono focalizzate sui propri modelli di business per la strategia da proporre ai clienti e sul raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale in linea con la mission dell’acceleratore. Si va da mangimi sostenibili a pannelli fotovoltaici intelligenti, da robot in plastica riciclata a sistemi di controllo della generazione di energia.

Tra le 9 startup presentate c’è Aura. Il suo motto è “It’s time to breathe better”, è ora di respirare meglio: questa startup è legata alla purificazione dell’aria dall’inquinamento. Ha realizzato una parete verde modulare per purificare e sanificare gli ambienti interni grazie a un sistema di ventilazione ingegnerizzato che forza l’aria attraverso un biofiltro in grado di rimuovere le particelle inquinanti dall’aria.

Levante è invece ispirata spirata agli origami. I pannelli solari ideati sono intelligenti, modulari, dispiegabili e rigenerabili nel tempo. Si aprono proprio come i fogli di carta che, piegati, simulano forme animali e floreali. Possono essere attaccati ai veicoli, alle navi, alle unità fornite con la batteria inclusa. “Perché è diverso?”, si chiedono i suoi creatori: perché è un pannello composto da diversi moduli intelligenti che funzionano in modo indipendente, con carica solare individuale, e, forniscono comunque energia anche se una parte della struttura è ombreggiata.

Revo si occupa di piste ciclabili modulari prefabbricate. La startup le realizza in plastica riciclata e assicura che sono posizionabili, senza scavi, su qualsiasi tipo di superficie, e dotate di sensori integrati, illuminazione, elettronica e connettività. “Your bike. Our Tech” è il loro motto, trasformare gli spazi urbani in modo semplice, veloce e verde, il loro obiettivo. Si tratta di ripensare alle piste ciclabili, rendendole non invasive, semplici e veloci da installare e gestire. Ottima soluzione per le Smart Cities del futuro.

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