Culture

Festa dei lavoratori: cosa vedere per capirci di più

In vista di questa ricorrenza, ecco tre documentari per ricordarci l’importanza di un lavoro dignitoso, equo e giusto sotto ogni aspetto

In occasione della Festa dei lavoratori che ricorre il 1 maggio, abbiamo scelto tre documentari/reportage sul tema, accomunati dalla volontà di dare voce alle persone che lavorano, i cui diritti vengono spesso non visti o calpestati.

Usa: il ritorno dei sindacati, disponibile su Artetv (2024)

Questo reportage racconta la costituzione e le attività del sindacato di Amazon a New York. Il protagonista è il suo presidente, Chris Smalls, ex dipendente del colosso, licenziato per non aver occultato un caso di Covid all’interno dell’azienda.

Smalls, seppur ultimamente sembra essere un po’ carente come figura all’interno del sindacato, è noto per il carisma e la forza di volontà che gli hanno permesso di costituire il primo sindacato Amazon, la società statunitense che inizialmente si occupava solo della vendita di libri.

Fondata nel 1994 da Jeff Bezos, nel 2021 contava solo negli Stati Uniti 1.622.000 dipendenti, molti dei quali sottopagati, senza assicurazione sanitaria e privi di una serie di diritti.

Il reportage fa luce sulla vita dei lavoratori dell’azienda negli Usa ma non solo. Arriva infatti fino a Cuba, dove Smalls viene considerato un mito. In particolare si concentra sulle battaglie attuate da alcuni dipendenti per ottenere il 30% dei consensi che permetterebbe loro di costituire nuovi sindacati, oltre quello di New York, e sull’avversione del colosso del commercio americano verso la formazione dei sindacati stessi, che scoraggia anche attraverso video di formazione sottoposti ai lavoratori.

Working: lavorare e vivere, disponibile su Netflix (2023)

La docu-serie in quattro puntate analizza la gerarchia lavorativa americana, in particolare nel campo delle grandi aziende.

L’idea parte da Barack Obama, conduttore del documentario, che rifacendosi al libro Working di Studs Terkel letto durante l’Università, decide di intervistare diverse persone che lavorano in tre settori differenti, assistenziale, tecnologico e alberghiero, a diversi livelli, dai più bassi a quelli dirigenziali.

Ogni episodio ha la caratteristica di conciliare l’esperienza dei singoli intervistati nei luoghi di lavoro, la discrepanza di retribuzione e di garanzia dei diritti e di avere sempre una cornice storica che spieghi anche a chi non è del settore da dove partono alcune disuguaglianze - figlie dell’idea che alcuni lavori valgano meno di altri - e come si sia fatta strada sempre con più facilità un tipo di società capitalistica.

Operai, disponibile su Raiplay (2017)

Il reportage di sei puntate vede protagonista Gad Lerner. Il giornalista compie un viaggio nel mondo del lavoro e in particolare di quello dei non ascoltati, focalizzandosi sulla disperazione di alcuni paragonati a degli schiavi, sulle pretese ingiuste del sistema e soprattutto di alcuni datori di lavoro che fanno fatica a tagliare il proprio ingente guadagno, ma non a guardarsi indietro per vedere il divario perpetrato nei confronti dei dipendenti.

Tra i tanti che subiscono ingiustizie o finiscono vittime di mobbing ci sono le persone che si occupano delle pulizie, i precari e i tirocinanti.

Il reportage ha il merito di dare voce a chi a lungo è stato zittito e di far luce sulle richieste disumane che favoriscono chi è sui gradini più alti e stremano chi è alla base della piramide lavorativa.

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