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Spesa militare da record: nel 2023 più di 2.000 miliardi di dollari

Secondo i nuovi dati pubblicati dallo Stockholm International Peace Research Institute, gli Usa rimangono in cima alla classifica dei Paesi che hanno investito di più nel settore, seguiti da Cina e Russia. L’Ucraina ha registrato un aumento del 51%
Credit: Ivan Samkov
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
23 aprile 2024 Aggiornato alle 11:25

La spesa militare globale totale nel 2023 ha raggiunto una cifra da record: 2.443 miliardi di dollari. Si tratta di un aumento del 6,8% in termini reali rispetto al 2022 ed è l’aumento su base annua più marcato dal 2009. Lo rivelano i nuovi dati sulla spesa militare globale pubblicati dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), un istituto indipendente impegnato in ricerche su conflitto, armi, controllo delle armi e disarmo, che nei suoi 60 anni di storia non aveva mai registrato un valore simile.

La spesa militare calcolata dal Sipri si riferisce a “tutta la spesa pubblica per le attuali forze e attività militari, compresi stipendi e benefici, spese operative, acquisto di armi e attrezzature, costruzione militare, ricerca e sviluppo, amministrazione centrale, comando e supporto”. Per la prima volta dal 2009 è aumentata in tutte e 5 le regioni geografiche definite dall’istituto (Africa, Americhe, Europa, Medio Oriente, Asia e Oceania) con sviluppi particolarmente elevati registrati in Europa, Asia, Oceania e Medio Oriente. Questa crescita della spesa militare globale nel 2023 può essere attribuita in particolare, secondo gli autori della ricerca Nan Tian, Diego Lopes da Silva, Xiao Liang e Lorenzo Scarazzato, alla guerra in corso in Ucraina e all’escalation delle tensioni geopolitiche in Asia, Oceania e Medio Oriente.

«L’aumento senza precedenti della spesa militare è una risposta diretta al deterioramento globale della pace e della sicurezza - spiega il ricercatore senior del Sipri Nan Tian - Gli Stati stanno dando priorità alla forza militare, ma rischiano una spirale di azione-reazione nel panorama geopolitico e di sicurezza sempre più instabile». In cima alla lista dei 10 Paesi che hanno speso di più nel 2023 ci sono Stati Uniti, Cina e Russia.

Gli Usa hanno aumentato la spesa militare del 2,3% rispetto al 2022, toccando quota 916 miliardi di dollari l’anno scorso, una cifra pari al 68% della spesa militare totale della Nato. Anche la maggior parte dei membri europei dell’alleanza militare ha aumentato le proprie raggiungendo il 28%, la più alta in un decennio (il restante 4% proviene dal Canada e dalla Turchia). I due anni di conflitto in Ucraina «hanno cambiato radicalmente le prospettive di sicurezza» degli Stati europei della Nato, ha spiegato il ricercatore del Sipri Lorenzo Scarazzato. «Questo cambiamento nella percezione della minaccia si riflette in quote crescenti del Pil destinate alla spesa militare, con l’obiettivo Nato del 2% sempre più visto come una linea di base piuttosto che una soglia da raggiungere».

Scarazzato fa riferimento alla linea guida di spesa fissata nel 2014, quando la Russia ha invaso per la prima volta la Crimea e la regione orientale del Donbas, in Ucraina: ogni Paese membro dovrebbe investire almeno il 2% del proprio Pil in spese militari. Di recente il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato che 18 Stati membri dell’Alleanza atlantica spenderanno per la difesa il 2% del loro Pil nel 2024. L’anno scorso 11 membri su 31 hanno raggiunto o superato questo livello: il numero più alto da quando è stato assunto l’impegno.

Il secondo Paese al mondo per la spesa miliare dopo gli Stati Uniti, la Cina, ha aumentato la sua spesa del 6% rispetto all’anno precedente, stanziando circa 296 miliardi di dollari nel 2023. Per il 29° anno di fila, il Paese che rappresenta la metà della spesa militare totale nella regione dell’Asia e dell’Oceania ha registrato una crescita. Il terzo in classifica, la Russia, ha aumentato la propria spesa militare del 24%, raggiungendo una stima di 109 miliardi di dollari nel 2023 (+57% rispetto al 2014, che coincide con l’annessione della Crimea). L’anno scorso la sua spesa militare rappresentava il 16% della spesa pubblica totale del Paese, i livelli più alti registrati dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Al tempo stesso, l’Ucraina ha ridotto il divario con la Russia: l’anno scorso è stata l’8° investitrice in questo settore, con 64,8 miliardi di dollari (+51%), il 59% di quella russa. La spesa militare ha rappresentato il 58% della spesa pubblica totale di Kyiv.

Un altro dato interessante che emerge dal rapporto è: in Medio Oriente la spesa militare è aumentata del 9%, raggiungendo i 200 miliardi di dollari nel 2023. Si tratta del tasso di crescita annuale più alto registrato nella regione negli ultimi 10 anni. E infine: la spesa militare di Israele la 2° più grande nella regione dopo l’Arabia Saudita, ha registrato un + 24%, arrivando a quota 27,5 miliardi di dollari.

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