Economia

Quest’anno Nutella spegne 60 candeline: quanto vale il prodotto di punta del Gruppo Ferrero?

È iniziato tutto con un barattolo di crema spalmabile nel 1964; poi si è arrivati ai biscotti, alla versione plant based e ai muffin. Nel 2023 sono state vendute 500.000 tonnellate di vasetti in 170 Paesi, con un fatturato record da 17 miliardi di euro per l’azienda
Credit: Imad 786 
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22 aprile 2024 Aggiornato alle 13:00

Era il 20 aprile 1964 quando dagli stabilimenti di Alba, in provincia di Cuneo, fece il suo ingresso nel mercato il primo vasetto di Nutella, crema spalmabile a base di nocciole che di lì a poco avrebbe conquistato il mondo intero. 60 anni dopo, il suo dominio nel settore dolciario non solo rimane incontrastato, ma si è addirittura esteso inondando gli scaffali dei supermercati di nuovi prodotti.

Le celebrazioni erano già state aperte il 5 febbraio 2024 con il World Nutella Day, a pochi mesi dalla chiusura dell’ennesimo bilancio record da 17 miliardi di fatturato per la Ferrero, con un incremento del 20,7%. Un fiume dolce di liquidità reinvestita (per oltre 800 milioni) in forza lavoro globale, cresciuta di oltre 5.000 unità, superando i 47.000 dipendenti totali, dislocati in oltre 37 stabilimenti produttivi (5 in più del 2023) in Italia, Usa, Germania e Spagna.

Un rapporto disteso e stimolante quello tra azienda e personale, tanto da consentire ogni anno generosi premi di produzione nella busta paga dei propri dipendenti. L’ultimo dei quali ha sfiorato i 2.500 euro tra gli oltre 7.000 lavoratori del gruppo nei 4 stabilimenti produttivi in Italia, anche se nell’accordo integrativo firmato con i sindacati è previsto che, entro il 2026, l’importo del premio toccherà i 7.600 euro.

Il tutto si traduce in un notevole aumento della produzione mondiale, che nel 2023 solo per i vasetti Nutella ha raggiunto le 500.000 tonnellate commercializzate in ben 170 Paesi, incrementando di ben 20 punti percentuali le 400.000 esportate dieci anni fa; a espandersi è anche lo stesso Gruppo Ferrero, che nello scorso anno ha ultimato le acquisizioni di numerosi marchi dolciari in Nord America, racchiusi nella Wells Enterprises consolidando la propria presenza sui mercati internazionali, oltre ad acquisire nel marzo 2023 la Fresystem, azienda attiva nella produzione di prodotti da forno grazie al quale ha potuto mettere sul mercato i suoi nuovi Muffin a base di Nutella, mettendo in piedi, dunque, quella che solitamente viene chiamata integrazione verticale. Un’operazione strategica in cui l’azienda acquirente controlla anche le attività di produzione precedentemente svolte dall’azienda acquisita, incorporandole nella propria catena di fornitura e riducendo i costi di produzione.

In questo modo, l’universo Nutella ha mantenuto una solida quota all’interno di numerosi segmenti del mercato. Basti pensare ai Nutella biscuits, che a pochi istanti dal lancio ufficiale (avvenuto nell’ottobre 2019) già non si trovavano più sugli scaffali. Un successo che li ha incoronati fra le vendite migliori del settore con oltre 47 milioni di confezioni in un anno. Poi, successivamente, l’azienda ha tentato la conquista dei consumatori vegani e intolleranti al lattosio con la Nutella plant based completamente priva di ingredienti di origine animale, ma ancora non disponibile in commercio.

La sua solidità finanziaria ha permesso alla famiglia Ferrero di continuare negli anni a controllare interamente la società, che non ha mai avuto il bisogno di quotarsi in borsa a caccia di finanziamenti, tanto da spingere la società di consulenze Brand Finance a inserire Nutella nel suo database specializzato in valutazione societaria Brandirectory nella 59° posizione fra i brand del settore cibo e bevande più influenti del mondo nel 2023, con un valore intorno a 1,7 miliardi di dollari.

Un prodotto iconico che continua a far sognare generazioni e generazioni di consumatori, la cui forza si estende fino al packaging, colorato e collezionato in tutte le sue versioni da milioni di clienti affezionati in tutto il mondo.

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