Culture

Ecco cosa vedrai a miart 2024

In programma dal 12 al 14 aprile, la fiera di arte moderna e contemporanea a Milano presenterà oltre 1000 opere di artisti affermati ed emergenti, due nuove sezioni, tanti talks, premi e collaborazioni artistiche
Credit: COURTESY MIART 2024
Tempo di lettura 4 min lettura
7 aprile 2024 Aggiornato alle 17:00

È in arrivo la 28° edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea con sede a Milano che ogni anno offre una panoramica del mondo del collezionismo e delle gallerie. No time no space è il titolo scelto per l’appuntamento del 2024, preso in prestito dalla discografia di Franco Battiato, che cantava “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”.

Tante le novità: aumentano le gallerie partecipanti (178 da 28 paesi, 9 in più rispetto al 2023), inaugurano due sezioni inedite, raddoppiano i talks, crescono premi, committenze e acquisizioni, con dieci direttori di museo provenienti da tutto il mondo tra i giurati. Nuove collaborazioni e progetti artistici diffusi in città stimoleranno inoltre la partecipazione del pubblico.

In programma dal 12 al 14 aprile, miart 2024 presenterà a collezionisti e appassionati oltre 1000 opere di artisti moderni e contemporanei affermati ed emergenti.

La sezione principale della fiera, Established, ospiterà gallerie che presentano i linguaggi della contemporaneità e altre con opere realizzate nel corso del XX secolo, proponendo una selezione che spazia dai maestri dell’arte moderna alle produzioni più recenti. In questa sezione miart ha accettato anche application da parte di gallerie attive nel settore del design da collezione e d’autore, con una particolare attenzione alle relazioni tra arte visiva e arti applicate e alla natura progettuale della proposta espositiva.

La nuova sezione, Portal, a cura di Abaseh Mirvali, racchiude 8 piccole mostre e inviterà i visitatori a guardare sotto una luce inedita il lavoro di alcuni artisti italiani o a scoprire maestri poco conosciuti provenienti da paesi lontani.

Il progetto Timescape, inoltre, nell’arco dei prossimi tre anni esplorerà la produzione artistica di epoche sempre più distanti nel tempo, superando il tradizionale campo di studio di miart. Quest’anno sarà incentrato sul primo Novecento, con micro-esposizioni caratterizzate da un approccio trans-storico e trasversale: una mostra sul ritratto in scultura da Medardo Rosso a Giacomo Manzù (Galleria Gomiero), per esempio, o un focus su Futurismo e Aeropittura, in cui spiccano le opere di maestri come Balla e Boccioni (Bottegantica).

La sezione Emergent diretta da Attilia Fattori Franchini riunirà invece le proposte di 23 gallerie provenienti da tutto mondo, accomunate dall’interesse per i giovani artisti.

Leggi anche