Diritti

Sul denaro sono raffigurati soprattutto uomini. O forse no?

Dal 2022 la Zecca degli Usa ha lanciato ogni anno 5 monete con il ritratto di una donna che si è distinta per il suo impegno politico, nell’ambito dei diritti civili, della scienza, delle arti. Oggi in circolazione ci sono solo 80 banconote con un volto femminile stampato
Credit: ThisisEngineering RAEng 
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
27 marzo 2024 Aggiornato alle 15:00

Monumenti, toponomastica, la maggior parte del denaro che circola nel mondo: cosa hanno in comune? Nella stragrande maggioranza dei casi, portano nomi e volti di uomini.

Questo è vero nel nostro Paese, dove le statue femminili sono solo 171 su decine di migliaia, le strade e le piazze intitolate a donne sono solo il 6,6% e, prima dell’ingresso dell’euro, solo l’educatrice Maria Montessori spiccava tra i volti maschili che adornavano le lire cartacee.

Ma anche fuori dai confini la situazione non è migliore. Tra tutte le banconote del mondo in circolazione, solo 80 presentano raffigurazioni di donne e, secondo il Wef, tra il 2016 e il 2023 il numero di Paesi indipendenti che avevano figure femminili sulle loro banconote è aumentato solo di una manciata, arrivando a 46. Persino il notissimo volto della Regina Elisabetta, presente sul denaro più di qualsiasi altra donna al mondo, ha dovuto lasciare il posto a quello di Re Carlo sulle sterline del Regno Unito.

Qualcuno, invece, è andato in controtendenza: è il caso dell’Australia, dove la Reserve Bank ha annunciato che sulla banconota da 5 dollari non sarebbe comparso il sovrano del Regno Unito ma un design che “onora la cultura e la storia dei primi australiani”. Questo non dovrebbe sorprendere: l’inclusività è uno dei tratti caratterizzanti delle monete dell’Australia, l’unica Nazione che ha donne su ognuna delle banconote emesse. Seguono la Svezia, con il 60% e la Danimarca, con il 50%.

Sul versante opposto ci sono gli Stati Uniti, dove tutte le figure rappresentate sulle monete sono uomini politici bianchi. Certo, negli anni ci sono state delle emissioni dedicate a donne, come la moglie del primo Presidente, Martha Washington, la cui immagine è stata ben visibile sulla valuta cartacea degli Stati Uniti, ma i dollari sono e sono sempre stati un dominio maschile.

Per questo la zecca degli Stati Uniti (Mint) dal 2022 ha lanciato 5 nuove monete, ogni anno, per un totale di 20 design che riporteranno sul retro di ogni moneta una donna selezionata per “contributi agli Stati Uniti in un ampio spettro di risultati e campi, inclusi ma non limitati a suffragio, diritti civili, abolizione, governo, discipline umanistiche, scienza, spazio e arti”. Le donne premiate, inoltre, provengono da contesti etnici, razziali e geografici diversi.

La Zecca ha collaborato con il National Women’s History Museum e lo Smithsonian American Women’s History Museum per scegliere le 20 donne da includere nell’American Women Quarters™ Program, che si concluderà nel 2025, chiedendo anche al pubblico di nominare le donne e ricevendo oltre 11.000 candidature.

2022

Maya Angelou - scrittrice, artista e attivista sociale

Sally Ride - fisica, astronauta, educatrice e prima donna americana e Lgbtq+ nello spazio

Wilma Mankiller - prima donna eletta capo principale della Nazione Cherokee

Nina Otero-Warren - leader del suffragio e prima donna sovrintendente delle scuole pubbliche di Santa Fe

Anna May Wong - prima star del cinema cino-americana a Hollywood

2023

Bessie Coleman - prima pilota con licenza afroamericana e prima donna nativa americana

Edith Kanakaʻole - compositrice indigena hawaiana, custode della cultura e delle tradizioni native

Eleanor Roosevelt - leader, riformatrice, first lady e autrice

Jovita Idar - giornalista, attivista, insegnante e suffragista messicano-americana

Maria Tallchief – prima prima ballerina americana

2024

Pauli Murray - poeta, scrittrice, attivista, avvocata e sacerdote episcopale

Patsy Takemoto Mink - prima donna Bipoc a servire al Congresso

Mary Edwards Walker - chirurga dell’era della guerra civile, sostenitrice dei diritti delle donne e della riforma dell’abbigliamento

Celia Cruz - cantante cubano-americana, icona culturale e una delle artiste latine più popolari del ventesimo secolo

Zitkala-Ša - scrittrice, compositrice, educatrice e attivista politica

2025

Ida B. Wells - giornalista investigativa, suffragista e attivista per i diritti civili

Juliette Gordon Low - fondatrice delle Girl Scouts degli Stati Uniti d’America

Vera Rubin - astronoma che ha aperto la strada al lavoro sulla rotazione delle galassie

Stacey Park Milbern - attivista per le persone con disabilità

Althea Gibson - atleta multisport e prima sportiva nera a rompere la color barrier ai massimi livelli nel tennis

«Un obiettivo centrale del programma American Women’s Quarters era includere donne le cui storie potevano essere considerate “non raccontate” al grande pubblico - ha detto Melanie A. Adams, direttrice a interim dello Smithsonian American Women’s History Museum a The 19th News - Potremmo facilmente portare avanti questo programma per i prossimi 20 anni e non scalfire nemmeno la superficie per onorare ogni donna che ha avuto un impatto significativo sulla storia della nostra Nazione», le ha fatto eco Brent Thacker, portavoce della Zecca degli Stati Uniti.

Portare i ritratti delle donne sulle monete, ha spiegato Chabeli Carrazana su The 19th News, ha significato correggere una storia di esclusione e assicurarsi che i loro volti fossero accanto a quelli dei padri fondatori. «Queste donne semplicemente non sono state viste e i loro momenti storici non sono stati insegnati - ha detto la deputata Barbara Lee, la democratica della California che ha introdotto la legislazione che ha creato il programma - Soprattutto i nostri giovani trarranno potere dalle loro storie».

Per gli educatori questa è un’opportunità per espandere il modo in cui viene insegnata la storia degli Stati Uniti includendo quella delle donne e delle minoranze finora cancellate e mostrando a una generazione di giovani non solo che le donne possono essere pioniere e rivoluzionarie nel loro campo ma che questo è già realtà. Che lo hanno già fatto. E che le bambine e le ragazze a prescindere dalla loro etnia, dal colore della loro pelle o dal loro orientamento sessuale possono immaginarsi sulle monete del loro Paese al pari dei loro coetanei maschi.

Leggi anche
Disparità di genere
di Ilaria Marciano 2 min lettura
Polarizzazione
di Azzurra Rinaldi 3 min lettura