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Carlo III, il re d’Inghilterra che ama la natura

Oggi, nell’Abbazia di Westminster, il primogenito di Elisabetta II verrà incoronato. Chi è questo nuovo sovrano che abbraccia gli alberi e parla alle piante?
Credit: Rocco Di Liso
Tempo di lettura 4 min lettura
6 maggio 2023 Aggiornato alle 09:00

Alle storie di cavalieri e principesse ho sempre preferito le avventure coi pirati e le sirene, ma è di un principe che voglio parlarti oggi. Anzi, di un principe che diventa ufficialmente re. Oggi, Carlo III d’Inghilterra verrà incoronato nell’Abbazia di Westminster.

L’incoronazione di un re o di una regina, nel Regno Unito, è un rituale lunghissimo, fastosissimo e complicatissimo. L’ultima incoronazione c’è stata nel 1953. Carlo aveva 5 anni e vedeva la sua mamma, Elisabetta II, che di anni ne aveva appena 25, diventare regina. Non era il solo a essere presente: per la prima volta nella storia, l’incoronazione era trasmessa in diretta ed è stata vista da milioni di persone in tutto il mondo. Anche tu, oggi, a partire da mezzogiorno potrai accendere la tv e vedere il re di un altro Paese ricevere la sua corona.

Anche in Italia c’erano i re e le regine, ma poi abbiamo deciso di farne a meno nel 1946, con un referendum. Gli italiani e le italiane, cioè, hanno detto che preferivano la democrazia. Bisogna dire che la famiglia reale aveva permesso al nazifascismo di fare i suoi comodi e di mettere a soqquadro il Paese per tanti, bruttissimi anni. Non c’è da stupirsi che gli italiani e le italiane se ne siano sbarazzati appena hanno potuto, dopo la Liberazione. Nel Regno Unito, invece, la monarchia è ancora bella salda, anche se non si è sempre comportata in modo esemplare.

Oggi, il re Carlo riceverà la sua corona. Il rituale dell’incoronazione è rimasto praticamente lo stesso da più di 1.000 anni. Il re o la regina devono prestare giuramento, poi vengono benedetti e ricevono i regalia, cioè i simboli della loro regalità: il globo, gli scettri (lo scettro del potere e quello della clemenza) e le corone.

È un rituale lunghissimo e molto solenne, dove tutti devono rimanere serissimi. Quando fu incoronata la regina Elisabetta II, pare che gli invitati avessero ficcato dei panini sotto le loro coroncine per non svenire di fame durante le lunghe ore di cerimoniale. Che ti devo dire, non avevano le tasche.

Io non lo so se Carlo sarà un buon re per il Regno Unito. Sarebbe molto importante che lo fosse, anche per gli altri Paesi del mondo, perché il capo o la capa di una Nazione, quando sa il fatto suo, dà l’esempio anche agli altri. Ci sono delle cose che me lo fanno stare simpatico.

Di Carlo III mi piace che sia stato il primo monarca d’Inghilterra ad andare all’università. Prima di lui, i re e le regine non studiavano insieme agli altri e come gli altri. Ha studiato la storia e l’archeologia. Una cosa che mi piace di Carlo III è il suo amore per le cose belle, anzi, per l’importanza che le cose belle hanno sull’anima umana.

Poi di Carlo III mi piace l’amore devoto per la natura. Conosce i nomi di piante e piantine, a cui parla con molta serietà. È convinto che parlare alle piante e abbracciare gli alberi sia importantissimo, sia per noi che per loro. Può sembrare ridicolo e, in effetti, Carlo è stato spesso preso in giro per questa sua passione.

Negli anni ‘70 fu uno dei primi leader mondiali a parlare di riscaldamento climatico e dell’importanza di occuparsi del Pianeta, di tenere bassi i riscaldamenti, di consumare meno carne, uova e pesce. Lo presero tutti in giro. Adesso, 50 anni dopo, hanno tutti la lingua annodata in bocca: Carlo aveva ragione.

Al nuovo re la gente ha sempre fatto una colpa di essere un maschio deboluccio e sciapo, schiacciato tra 2 grandi femmine: la sua mamma, la regina Elisabetta II, e la sua prima moglie, la principessa Diana. Per motivi diversissimi, queste 2 donne erano amatissime e lui non lo era abbastanza. Come se fosse un torto, per un maschio, non occupare tutto lo spazio che che c’è. Peggio, farselo prendere da una femmina. Peggio ancora, farselo prendere da 2 femmine.

Insomma, oggi Carlo diventa re e Camilla, la sua seconda moglie ma unico vero amore, diventerà regina. È una storia un po’ strana che non è una fiaba. Per tanti aspetti è meno magica di una fiaba. Sono senz’altro un po’ vecchiotti per essere i protagonisti di una fiaba. Non sono buoni buonissimi come i principi e le principesse delle fiabe e ci sono un sacco di persone nel mondo che si aspettano da loro delle scuse dovute, dopo i torti ricevuti dai re e dalle regine che li hanno preceduti. È però una storia piuttosto monumentale e piena di contraddizioni.

Oggi comincia un nuovo capitolo. Secondo te, che succederà?

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Illustrazione di Rocco di Liso
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