Adolescenti e sigarette elettroniche: un amore pericoloso
Massachusetts,Nuova Zelanda, Singapore, Malesia, alcune zone dell’Unione europea. Cosa hanno in comune?Un obiettivo:una generazionesmoke freein pochissimi anni. Eppure, tutti gli sforzi per tenere lontani i giovani da sigarette e prodotti del tabaccopotrebbero essere vanificatidalla sempre più ampia diffusione delle e-cig e delvapingtra gli adolescenti, dice un nuovostudioappena pubblicato suThe Lancet: “la crescente popolarità delle sigarette elettronichemina seriamente gli sforzi di controllo del tabaccoe mette in evidenza come le aziende di tabacco e sigarette elettroniche abbiano trasformato gli adolescenti in un dolce bersaglio per il profitto”. Un trend che èparticolarmente preoccupante nei Paesi dove c’è un’alta prevalenza di fumatori– come ilVietnam, dove 1 adulto su 2 fuma – ma che è diffuso a livello globale. Nel 2022, l’11,3% degli studenti delle scuole medie e superiori negli Stati Uniti,oltre 3 milioni di bambini e ragazzi,ha riferitodi aver fatto uso di prodotti del tabacconegli ultimi 30 giorni, con la stragrande maggioranza che utilizzava sigarette elettroniche. Tra i giovani consumatori di sigarette elettroniche,il 28% le usava quotidianamente, quasi l’85% usava quelle aromatizzate (es. frutta o caramelle) e più della metà quelle usa e getta. I giovani hanno maggiori probabilità di sperimentare le sigarette elettroniche rispetto alle sigarette, ma questo non significa che le due cose siano alternative, spiega unostudiocondotto nel Regno Unito: il 14,3% degli utenti di sigarette elettroniche, infatti,è passato al fumo di sigaretta un anno dopo. Ma anche per chi non passa alle tradizionali “bionde” i rischi ci sono: “nonostante siano commercializzate come un’alternativa più sicura alle sigarette”, spiega lo studio, “le sigarette elettroniche creano dipendenza e sono dannose. L’alto contenuto di nicotina (anche in alcuni prodotti etichettati come “senza nicotina”) può portare alla dipendenza nel tempo, rappresentando un rischio unico per il cervello in via di sviluppo”. Tra le possibili conseguenze delle sigarette elettroniche gli studi indicanoeffetti avversi sullo sviluppo a lungo termine della struttura e della funzione del cervello, oltre a potenziali cambiamenti nella neurocognizione e nel comportamento. I rischi sono anche per i polmoni, soprattutto se molto giovani, a causa delle sostanze chimiche presenti (particelle ultrafini, composti organici volatili, metalli pesanti), che possono dareproblemi cardiovascolari, bronchite cronica, esacerbazioni dell’asma e danni ai tessuti polmonari. Quello che rende particolarmente pericolosa questa tipologia di sigarette, però, è anchela difficoltà nel rilevarne l’utilizzo: secondo ilMott Poll Reportdel marzo 2023, oltre l’80% dei genitori ha affermato che avrebbe “sicuramente” o “probabilmente” saputo se il proprio figlio stava svapando. Contrariamente ai dati dei sondaggi sui giovani, però, erano pochissimi i genitori che credevano che i figli fumassero. A rendere così difficile individuare questi prodotti, spiega lo studio, non c’è solo la mancanza di segnali “tradizionali”, come l’odore di fumo, ma anche “pratiche commerciali predatorie.I produttori hanno reso le sigarette elettroniche facili da nascondere, con design che ricordano oggetti di uso quotidiano come penne e unità Usb, e c’è anche un mercato in crescita di articoli di moda mimetici che consentono un uso discreto”. Progettati per attrarre i giovani e gli utenti alle prime armi,i vaporizzatori aromatizzati e usa e getta– che acquistano popolarità anche grazie alla loro presenza costante sui social network –dovrebbero “essere un obiettivo prioritario per le autorità sanitarie”. Vale forse la pena ricordare che, al pari delle sigarette tradizionali,è illegale vendere e-cig ai minori di 18 anni.La realtà, però, è che i minori possono accedervi con facilità. Aumentare restrizioni e controlli relativi è quindi necessario. Limitarsi ai minori di 18 anni, però,non sarà sufficiente, conclude lo studio: “poiché lo sviluppo del cervello continua fino all’età di 25 anni, anche gli adolescenti più grandi devono essere protetti dagli effetti nocivi delle sigarette elettroniche”.