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Smart mobility: quali sono le città più sostenibili?

Risponde la nuova ricerca Better connected, realizzata dalla società del settore ferroviario Hitachi Rail, che ha esaminato le abitudini di trasporto dei cittadini nelle grandi aree urbane, in particolare in dodici città (Milano compresa)
Credit: Viktor Forgaks  

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7 marzo 2024 Aggiornato alle 08:00

A livello globale il 64% delle persone si è detto favorevole all’abolizione dei voli di breve durata, purché vi sia un’alternativa valida, come, per esempio, il treno ad alta velocità.

A riportarlo è l’edizione 2024 della ricerca Better connected realizzata da Hitachi Rail, società del settore ferroviario e attiva nella smart mobility.

Lo studio ha esaminato le abitudini di trasporto dei cittadini nelle grandi aree urbane, in particolare in dodici città (tra cui Milano) sia per quanto riguarda il trasporto locale sia per i viaggi a medio e lungo raggio.

Un dato significativo riguardante il trasporto urbano è che ancora il 60% delle persone preferisce utilizzare l’automobile per raggiungere il luogo di lavoro, sebbene meno di un terzo la consideri il mezzo più pratico.

La propensione all’utilizzo dell’auto varia considerevolmente a livello globale: è particolarmente alta in città come Dubai, Washington, Varsavia e Sydney, dove almeno il 70% degli abitanti opta per l’automobile.

Al contrario, a Copenaghen, Parigi, Milano e Singapore, è più comune l’utilizzo “occasionale” dell’auto. In particolare, Singapore spicca per il più alto tasso di persone che non utilizzano l’auto (più di un terzo della popolazione), seguita da Londra e Berlino.

Da quello che emerge dall’analisi, l’utilizzo del trasporto pubblico tende a diminuire con l’aumentare dell’età.

In generale, i giovani mostrano una maggiore propensione all’utilizzo dei trasporti pubblici per gli spostamenti, mentre i lavoratori più anziani preferiscono lavorare da casa (riducendo la mobilità).

In tutti i Paesi esaminati nello studio, almeno una persona su quattro si sposta a piedi per recarsi al lavoro, con percentuali che superano il 50% in città come Singapore e Londra (in queste metropoli c’è anche un forte utilizzo dei mezzi pubblici).

Copenaghen si distingue per avere la percentuale più elevata di ciclisti, seguita da Berlino: ecco perché in queste due città l’utilizzo del trasporto pubblico risulta inferiore alla media globale.

In Italia, soprattutto a Milano, la percentuale di coloro favorevoli all’eliminazione dei voli a corto raggio raggiunge il 69%, un dato ancora più elevato rispetto alla media globale.

Il 42% dei partecipanti mostra una preferenza per i treni ad alta velocità rispetto all’aereo (15%) o all’automobile (38%). Stando ai dati proposti nella ricerca, questa scelta potrebbe essere influenzata dal successo dei treni ad alta velocità in Italia: la tratta Roma-Milano, per esempio, ha notevolmente cambiato le abitudini di trasporto degli italiani, sia per motivi lavorativi che ricreativi.

Effettivamente, il 34% delle persone che hanno preso parte al sondaggio prevede di aumentare i propri viaggi in treno nei prossimi cinque anni, una percentuale notevolmente superiore rispetto a coloro che pianificano di utilizzare maggiormente l’automobile (13%) o di volare di più (6%).

Riguardo al trasporto urbano, a Milano il 63% degli intervistati continua a utilizzare l’automobile per recarsi dal lavoro a casa – una cifra di poco superiore rispetto alla media globale (60%) – mentre solo il 15% utilizza esclusivamente i mezzi pubblici, nonostante la considerino come l’opzione di trasporto più vantaggiosa (71%).

Anche nel sondaggio di Ipsos-Legambiente sugli stili di mobilità degli italiani c’era stato un lieve miglioramento nella mobilità sostenibile, pur persistendo la dipendenza dall’auto fossile.

A dicembre 2020 la Commissione europea aveva adottato la Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile, stilando un piano per favorire la trasformazione verde e digitale e la resilienza del sistema dei trasporti dell’Ue, tra cui figurava, oltre a iniziative per la riduzione del carbonio, l’aumento della sicurezza dei trasporti e trasformare la mobilità urbana e interurbana sana e sostenibile.

L’obiettivo, come sancito nel Green Deal europeo, è la riduzione del 90% delle emissioni entro il 2050, ottenuta (anche) grazie a un sistema di trasporti intelligente, competitivo, sicuro, accessibile.

Per spostarsi all’interno delle città, l’aumento delle piste ciclabili, delle zone urbane con corsie preferenziali e la presenza diffusa dei servizi di bike sharing sono fattori che favoriscono il passaggio a una modalità di trasporto più ecologica.

Queste soluzioni innovative, contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale causato dai nostri spostamenti. Sono ormai molti anche i servizi di car sharing e car pooling: la condivisione riduce la circolazione dei veicoli e aiuta così l’ambiente.

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