Futuro

Mobilità elettrica: la cinese Byd minaccia il dominio di Tesla

Nata nel 1995 per produrre batterie, oggi l’azienda del Dragone è specializzata in automobili a emissioni zero: è una delle principali minacce per la società di Musk
Credit: Liu Xiao/Xinhua via ZUMA Wire
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14 febbraio 2024 Aggiornato alle 16:00

Nel panorama automobilistico globale, una società cinese, in passato considerata “lo zimbello” del settore, ha saputo reinventarsi, emergendo come una forza trainante nel campo: Byd, fondata per produrre batterie nel 1995, ha conquistato un ruolo primario nella produzione di auto elettriche e ibride plug-in, dimostrando come innovazione e determinazione possano ribaltare lo status quo.

Partendo inizialmente come produttore di batterie per Motorola e altre aziende di elettronica, Byd ha ampliato rapidamente la sua portata, passando alla produzione di automobili già nel 2003: in questa prima fase, però, l’ambiziosa visione del suo fondatore, Wang Chuanfu, è stata ridimensionata a causa della scarsa qualità dei suoi prodotti.

Ma la decisione di entrare nel mercato delle auto elettriche e ibride è stata una mossa strategica, che ha rimescolato le carte in tavola, segnando una crescita per l’azienda. E il successo di Byd non è certo passato inosservato.

Nel corso degli anni, la società ha infatti catturato l’attenzione di investitori internazionali, inclusi grandi nomi come Warren E. Buffett, che ha acquistato una quota nel 2008, riconoscendo il potenziale di crescita dell’azienda. E, frattempo, Byd ha investito grandi somme in ricerca e sviluppo, collaborando con designer automobilistici di spicco e sviluppando tecnologie innovative.

Oggi Byd rappresenta una forza dominante nel settore delle auto elettriche, superando colossi come Tesla nelle vendite globali: l’azienda è arrivata a registrare in media oltre 1 milione di veicoli venduti nel corso degli ultimi 2 anni, lavorando parallelamente a operazioni di produzione e distribuzione in tutto il mondo, con la sperimentazione di nuove linee di assemblaggio in Brasile, Ungheria, Thailandia e Uzbekistan, preparandosi ad arrivare in Indonesia e in Messico.

A livello europeo, la casa automobilistica cinese sta superando il Gruppo Volkswagen, che include anche Audi. Si deve questo successo anche alla capacità avuta dall’azienda nello sfruttare il dominio della Cina nei settore dell’elettrico; lo stesso Elon Musk, patron di Tesla, ha dichiarato: «Francamente, penso che se non ci saranno barriere commerciali stabilite, demoliranno praticamente tutte le altre aziende del mondo».

Una crescita che però non è priva di sfide: l’azienda, infatti, si sta trovando ad affrontare una crescente pressione da parte della comunità internazionale, con l’Unione europea che sta avviando indagini sui presunti sussidi del Governo cinese e minacciando l’imposizione di tasse.

Infatti, la rapida espansione di Byd e di altri costruttori di auto cinesi su territorio europeo ha spinto l’Ue a effettuare un’indagine sui sussidi di Pechino: secondo i rapporti annuali di Byd, l’assistenza governativa fornita all’azienda tra il 2008 e il 2022 ammonta a 2,6 miliardi di dollari. Inoltre, i bassi costi di produzione, le hanno fatto guadagnare un posizionamento migliore rispetto alla maggior parte dei competitor, permettendole di sopravvivere a qualsiasi rallentamento prolungato delle vendite

Nonostante ciò, Byd è ottimista riguardo il suo futuro: con un impegno continuo per l’innovazione e la qualità, l’azienda si posiziona bene e ha ottime possibilità di mantenere la leadership nel settore delle auto elettriche e ibride plug-in, e può continuare a ridefinire il futuro della mobilità sostenibile.

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