Diritti

Chi è Susan Hall, candidata sindaca di Londra

Correrà per i conservatori contro il primo cittadino uscente Sadiq Khan. Promette una Capitale safer with Susan grazie all’aumento dei fondi alle forze di polizia, stop a Ztl e strade 30 km/h
La candidata conservatrice a sindaca di Londra Susan Hall fuori dalla Royal Courts of Justice mentre il giudice dell'alta corte decide a favore del sindaco Sadiq Khan nella causa contro l'espansione della zona a emissioni ultra basse (Ulez)
La candidata conservatrice a sindaca di Londra Susan Hall fuori dalla Royal Courts of Justice mentre il giudice dell'alta corte decide a favore del sindaco Sadiq Khan nella causa contro l'espansione della zona a emissioni ultra basse (Ulez) Credit: Tayfun Salci/ZUMA Press Wire
Tempo di lettura 4 min lettura
24 gennaio 2024 Aggiornato alle 10:00

È candidata per i conservatori britannici a Londra. Susan Hall (Hall è in realtà il cognome acquisito dall’ex marito, l’originale è Cole) potrebbe diventare sindaca di Londra alle elezioni previste per il 2 maggio.

Il suo personaggio sta facendo molto discutere, tanto da avere attirato anche le attenzioni della stampa estera per le sue battaglie politiche dalla lotta alle zone a traffico a limitato alla promessa di rendere la città più sicura attraverso l’aumento dei fondi e dei poteri delle forze dell’ordine.

Classe 1955, Hall è nata a Willesden, un’area oggi parte dell’area metropolitana di Londra. La sua prima passione in realtà è stata per i motori: durante la giovinezza aiutava il padre meccanico nella sua officina. In quanto donna, però, non riuscita a entrare negli istituti che formano per questo lavoro. Nel 1977 ha sposato Gerard Peter Hall che all’epoca lavorava come parrucchiere. Hall si è quindi avvicinata a sua volta alla professione aiutando il marito.

L’esordio in politica è avvenuto nel 2006 quando è stata eletta nell’assemblea legislativa della sua borgata londinese, Harrow. Da lì ha iniziato lentamente a scalare la politica londinese. Fino ad arrivare a essere eletta nel 2017 nell’Assemblea di Londra, l’organo che controlla l’operato del sindaco della capitale britannica. In questo ruolo ha iniziato a farsi notare per le sue critiche feroci nei confronti dell’attuale primo cittadino londinese, il laburista Sadiq Khan.

Nel corso degli ultimi anni Hall l’ha accusato di essere un sindaco “assente” che sfugge dal confronto, e di aver fatto aumentare la criminalità nella capitale londinese. A questo proposito, uno dei suoi slogan trainanti in vista del voto è “più sicuri con Susan” (“Safer with Susan”). Le sue proposte in materia di sicurezza prevedono in particolare lo stanziamento di 200 milioni di sterline alle forze dell’ordine londinesi con l’obiettivo di contrastare la criminalità anche con l’utilizzo del riconoscimento facciale. La sua fede nelle forze dell’ordine era già chiara nel 2020, quando, durante la pandemia da Covid-19, aveva chiesto l’utilizzo degli agenti per identificare e punire i trasgressori del lockdown, così da proteggere il personale ospedaliero.

Ma il punto forse più in comune con la destra italiana, soprattutto viste le polemiche in questi giorni sul caso di Bologna, è la lotta contro l’abbassamento dei limiti di velocità. Khan ha infatti portato a 30 km/h il limite massimo di velocità su oltre metà delle strade londinesi. Una decisione che la candidata conservatrice ha promesso di annullare «il giorno dopo» la sua eventuale elezione.

Hall punta anche sulla lotta all’aumento vertiginoso degli affitti e ha promesso di costruire «le case giuste nei posti giusti», abbandonando la strada dei condomini per quella delle villette familiari.

I suoi avversari politici e diverse organizzazioni per i diritti umani l’hanno però accusata di razzismo. Uno studio commissionato dall’associazione Hope Not Hate ha rilevato che 6 elettori londinesi su 10 ritengono che il Partito conservatore debba sospendere Hall. A essere sotto la lente di ingrandimento sono soprattutto i suoi social: ha definito Khan «il sindaco del Londonistan», un termine utilizzato dall’estrema destra per denunciare la presunta conquista della capitale britannica da parte degli islamici.

Il suo entusiasmo per la campagna elettorale resta molto alto. «Sono la candidata di cui Khan ha più paura», ha detto. La sicurezza, almeno in se stessa, c’è già. Quella degli elettori seguirà?

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