Diritti

Italia: verso una legge per il riconoscimento dei caregiver

Le ministre per le Disabilità e del Lavoro, Locatelli e Calderone, hanno inaugurato un Tavolo di lavoro per garantire il sostegno necessario a chi svolge un lavoro di cura e assistenza
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23 gennaio 2024 Aggiornato alle 09:00

Il 17 gennaio 2024 segna un importante passo avanti per i caregiver familiari in Italia: la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e la ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, hanno inaugurato il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”.

Questa iniziativa mira a formulare una legge che riconosca ufficialmente il ruolo cruciale di queste figure, offrendo loro il sostegno necessario, anche attraverso agevolazioni fiscali.

Il Tavolo avrà un periodo di attività di 6 mesi, durante i quali lavorerà per definire con precisione la popolazione beneficiaria di questa legge e per integrare il ruolo del caregiver all’interno di un sistema più ampio di assistenza.

Questo movimento verso il riconoscimento legale dei caregiver familiari rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui l’Italia si approccia alla cura delle persone con disabilità. Con questa iniziativa, infatti, il governo si impegna a “aiutare chi aiuta”, riconoscendo l’importanza dei sostegni informali accanto a quelli formali e professionali. La nuova legge, una volta formulata e implementata, avrà un impatto positivo sulla vita di milioni di famiglie italiane che si dedicano alla cura dei propri cari.

L’attuale situazione dei caregiver in Italia evidenzia sfide e dinamiche complesse, specialmente con riguardo al genere. I dati disponibili mostrano che quasi sette milioni di persone in Italia svolgono il ruolo di caregiver, la maggior parte delle quali sono donne, spesso madri. Questa condizione comporta per loro una rinuncia significativa in termini di prospettive di vita, autonomia, salute, riposo, vita sociale e crescita professionale.

In molti casi, le donne che sono caregiver hanno dovuto interrompere l’attività lavorativa, portandole a dipendere economicamente da altre persone.

I caregiver familiari, sottoposti a un elevato carico assistenziale, affrontano spesso gravi ripercussioni sulla loro salute fisica e mentale. Questo impegno costante e stressante può portare allo sviluppo di vari disturbi. Tra questi, sono comuni la depressione e l’ansia, oltre a disturbi del sonno e fisici, come il dolore muscolo-scheletrico. È anche frequente che i caregiver manifestino un peggioramento dei sintomi di malattie preesistenti o sviluppino nuove condizioni di salute, come patologie metaboliche e cardiovascolari.

Questa situazione mette in luce la necessità di un supporto più ampio e mirato per i caregiver, non solo per aiutarli nella loro attività di assistenza, ma anche per tutelare il loro benessere fisico e psicologico, probabilmente ricollegabile anche alla mancanza di un adeguato supporto sociale e istituzionale​. I caregiver, in generale, tendono a non cercare aiuto esterno per la cura, preferendo appoggiarsi ai parenti piuttosto che ai servizi pubblici o privati, percepiti come troppo costosi o non sufficientemente accessibili. Bisogna tenere anche conto del fatto che la pandemia di Covid-19 ha ulteriormente esacerbato le loro difficoltà.

A livello regionale, Friuli-Venezia Giulia e Umbria mostrano le percentuali più elevate di caregiver, mentre la città di Bolzano registra una percentuale di caregiver tra le più basse. Inoltre, i dati indicano che chi ha un livello di istruzione medio tende a impegnarsi di più nell’assistenza, ma le persone che dedicano più ore settimanali (oltre 20) all’attività di cura sono generalmente quelle con il livello di istruzione più basso​.

Questo contesto enfatizza l’importanza di sviluppare politiche e iniziative di supporto che tengano conto delle specificità di genere e delle diverse esigenze dei caregiver in Italia.

L’istituzione del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari” rappresenta un passo significativo per il riconoscimento e il supporto dei caregiver familiari in Italia. Data la situazione attuale, questa iniziativa del governo mostra un impegno concreto verso la creazione di un quadro normativo adeguato che riconosca e sostenga il loro ruolo cruciale nella società.

Attraverso la formulazione di una legge statale, il Tavolo punta a individuare i bisogni specifici dei caregiver e a proporre soluzioni efficaci, come agevolazioni fiscali e supporti economici e sociali.

In questo modo, mira a ridurre lo stress e la pressione a cui sono sottoposte quotidianamente queste persone con l’obiettivo di migliorare la loro qualità della vita e quella delle persone di cui si prendono cura.

L’iniziativa riconosce anche l’importanza di affrontare il problema delle disparità di genere all’interno del ruolo di caregiver, considerando che le donne costituiscono la maggioranza in questo campo e affrontano sfide uniche legate a questo ruolo.

Dunque, la prospettiva di una legge dedicata non solo fornirebbe un riconoscimento tangibile del valore sociale ed economico del lavoro di cura non professionale, ma anche strumenti efficaci per contrastare le specifiche sfide affrontate dai caregiver, contribuendo così a creare una società più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti i suoi membri​.

In conclusione, l’istituzione di questo Tavolo rappresenta un passo fondamentale verso l’empowerment dei caregiver, la valorizzazione del loro ruolo essenziale e la creazione di una rete di supporto più forte e coesa per le famiglie italiane.

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