Bambini

Il mistero delle mamme sparite dalle foto

Se i marziani entrassero in salotto e spulciassero gli album di fotografie, capirebbero che sulla Terra ci sono anche le madri? Cari bambini, oggi parliamo di un posto speciale dove tutti dovremmo avere uno spazio in famiglia: i nostri ricordi
Illustrazione di Vittoria Cipriani
Illustrazione di Vittoria Cipriani
Tempo di lettura 4 min lettura
12 marzo 2022 Aggiornato alle 09:00

Facciamo un gioco. Anzi, un esperimento. Facciamo finta che i marziani arrivino sulla Terra. Noi ci siamo nascosti e li guardiamo da lontano. Entrano in casa e trovano le nostre foto, gli album e gli scatti sui cellulari di mamma e papà. Secondo te, che idea si fanno i marziani?

Ora tu sei piccolə e hai tutti i ricordi belli freschi. Col tempo, a mano a mano che vivrai giornate bellissime e sfide incredibili, per far spazio ai nuovi ricordi la tua testolina ne butterà via altri. A un certo punto, ti ricorderai di alcuni momenti solo perché li vedrai in foto. Quando eri piccinə e non sapevi tenere in mano il cucchiaino. Quella volta che hai fatto le bolle di sapone nel bagnetto. Il giorno in cui ti sei avvicinatə alla gabbia del leone e non hai avuto paura. Cose così. I ricordi, ce li abbiamo in testa ma li costruiamo pure, con le foto, le lettere, le cose che restano e si possono toccare. Sembra una cosa da poco, ma invece è importante.

Torniamo ai marziani nel salotto. Chiedi a mamma e papà di prendere le foto e guardale insieme a loro, come se gli alieni foste voi. Chiedi a mamma e papà (soprattutto a papà) di contare le foto in cui ci sei solo tu, poi le foto in cui ci siete tu e il tuo papà, e poi quelle in cui sei con la mamma. Scommettiamo una cosa? La mamma vince il premio a chi fa più foto di te e di te col papà. Probabilmente ha qualche selfie insieme a te. Scommetto che se ha qualche foto bella di voi due, la foto gliel’ha fatta una femmina: la nonna, una zia, un’amica. Papà, invece, è squalificato: ha qualche foto tua ma probabilmente nessuna di te e della mamma insieme. Se ce l’ha, è stata probabilmente la mamma a chiedergliela. Non è impossibile che le foto di papà siano pure un po’ bruttine e che sia stata la mamma a stampare le foto e a fare gli album. Se a guardare le foto non ci fossi tu ma un marziano, penserebbe che nel mondo le mamme non esistono! Che i bagnetti e le pappe e le ninne nanne sono sempre fatte dai papà - e io e te sappiamo che non è vero. Papà è bravissimo, ma la mamma c’è sempre, anche quando non si vede.

Non è solo il tuo papà: quasi tutti i papà del mondo se la cavano malissimo in questo sport. Questo sport è la creazione e la trasmissione dei ricordi e fa parte di quello che si chiama carico mentale. Il carico mentale è una cosa a cui devi pensare tu altrimenti non ci pensa nessuno, e se non ci pensi, succede un guaio. Comprare dei vestiti nuovi quando cresci sennò rimani in mutande. Ricordarsi quando hai fatto l’ultimo vaccino. Pensare a comprare i regali di Natale ai nonni. E fare delle foto in modo da ricordarsi per sempre di un giorno speciale.

In America e in Francia, le mamme si sono rese conto che qualcosa non tornava. A furia di fare sempre le foto, nelle foto non c’erano mai! Ci sono rimaste malissimo perché quando i bimbi crescevano si sentivano dire: “Ma tu dov’eri? A me ci pensava solo papà, basta guardare le foto!”. Come se non bastasse, i papà hanno risposto: “Non sono un tipo da foto, io mi godo il presente!”. Ma le femmine non nascono mica con la macchina fotografica in mano, anche loro vorrebbero godersi il presente, paparino. Solo che sanno - e non perché sono più intelligenti, ma perché sono state educate - che i ricordi sono importanti ma non durano per sempre. Bisogna farli e prendersene cura.

Questa settimana c’è stato l’8 marzo, che è la Giornata Internazionale della Donna. Non serve a dire alle femmine che sono brave ma a ricordare a tutti che essere femmine è ancora oggi molto più faticoso che essere maschi, e questo è ingiusto. L’8 marzo è il contrario di un compleanno: è una festa che vorremmo smettere di festeggiare perché non ci serve più. Tu sei ancora piccolə, però puoi già cambiare le cose.

Quando guardi una foto, chiediti sempre: cosa c’è ma non si vede? Chi sta facendo la foto? Chi mi sta regalando questo ricordo? Ricorda sempre alla mamma di farsi inquadrare, ricorda al papà di fare a cambio ogni tanto. Ci vuole un attimo e solo un pizzico d’impegno a scattare una foto, ma una foto fa una gran cosa: salva gli istanti, i posti e le persone dal pozzo dell’invisibilità. E, credimi anche se sembra che te lo dica solo per andarci piano con la letterina a Babbo Natale: i ricordi sono il regalo più bello.

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