Ambiente

Buon vento: in Europa la produzione di elettricità da eolico supera quella da carbone

Dati incoraggianti nell’ultimo trimestre del 2023 e un primato per l’energia generata dalle turbine. Ma l’addio al carbone tra Germania, Polonia e Turchia, è ancora lontano
Credit: EPA/ADAM VAUGHAN 
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11 gennaio 2024 Aggiornato alle 17:00

Come diceva Gene Wilder in Frankenstein Junior urlando a squarcia gola, “si può fare!”.

Si può infatti ottenere - ed è una gran buona notizia in termini di riduzione delle emissioni - più elettricità da energia eolica che dal carbone.

In Europa è accaduto per la prima volta nell’ultimo trimestre del 2023: secondo i dati del think tank Ember infatti i produttori europei di energia hanno generato più elettricità grazie a vento e turbine che bruciando carbone, una sorta di pietra miliare negli sforzi per la transizione.

Il periodo di riferimento è ottobre-dicembre 2023 in cui è stata ottenuta la cifra di 193 terawattora (TWh) di elettricità dagli impianti eolici rispetto ai 184 TWh provenienti dalle centrali elettriche a carbone.

Nonostante un anno complesso a livello di installazioni, manodopera, materiali (anche a causa dei vari conflitti globali) e finanziamenti, la fine del 2023 ha portato a una produzione di quasi il 20% in più dell’eolico rispetto al 2022.

Un bel segnale per una Europa che a eccezione di alcuni Paesi (come la Polonia e per certe questioni anche la Germania) sta provando a smarcarsi rapidamente dal carbone.

Il tema dell’addio al carbone, oltretutto, nonostante le posizioni avverse di colossi come l’India, è stato centrale anche alla Cop28 di Dubai.

Molti Paesi concordano sul necessario addio a questo combustibile fossile ma con Germania, Polonia e Turchia che rappresentano circa la metà della produzione totale di carbone in Europa sono necessari grossi sforzi per dimostrare il fatto che l’alternativa rinnovabile può essere più conveniente, anche economicamente, rispetto alle fonti inquinanti.

A fine 2023 infatti molti Paesi hanno fatto ancora affidamento sul carbone per soddisfare la domanda di riscaldamento e nonostante la generale produzione sia in calo, l’economia basata sul carbone è ancora ben radicata per ottenere elettricità, soprattutto se ci sarà una ripresa economica che porterà a un aumento della domanda, per esempio nel settore manifatturiero, degli impianti chimici, siderurgici e dei fertilizzanti.

Parallelamente però come detto sta crescendo la produzione eolica con sempre più Paesi che intendono installare turbine e puntare sul vento: nel 2024 in Europa si prevede una maggiore capacità di generazione, soprattutto in mercati come Germania, Regno Unito, Spagna, Francia e Danimarca oppure Italia, sia per impianti onshore che offshore.

La Germania per esempio punta a gare d’appalto che riguardano 8 gigawatt per l’offshore, la Danimarca 9 GW e anche la Francia aumenterà la propria impronta eolica con la costruzione di due parchi eolici galleggianti.

Tra questi e altri progetti in corso si prevede un aumento della produzione eolica totale dell’Europa che andrà oltre i 604 TWh prodotti in tutto il 2023, un “buon vento” per la spinta rinnovabili di cui ha bisogno il Pianeta.

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