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Roma: la vernice mangia smog mette d’accordo tutti

L’assemblea capitolina ha dato all’unanimità l’ok all’uso nei cantieri dell’innovativa pittura ecologica già sperimentata sui murales
Credit: Cris DiNoto  

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11 gennaio 2024 Aggiornato alle 07:00

Le questioni ambientali a volte sanno sembrare complicate e opporre interessi contrastanti, mentre in altri casi - forse più rari, ahimè - riescono a mettere miracolosamente tutti d’accordo. L’impresa potrebbe risultare ancora più difficile in un’area grande come Roma. E invece questa volta gli astri si sono allineati.

Il Campidoglio ha appena registrato la magica convergenza tra la maggioranza e l’opposizione sulla questione dell’utilizzo della vernice mangia smog. Ora è deciso: verrà adoperata in tutti i cantieri delle future opere pubbliche di manutenzione sia straordinaria sia ordinaria nella Città Eterna, semplicemente perché… funziona.

Questo prodotto di ultima generazione, versatile ed eco-sostenibile, ha visto così approvata all’unanimità - ieri, 9 gennaio 2024, in Aula Giulio Cesare - da parte di tutti e 32 i consiglieri dell’assemblea capitolina la relativa mozione presentata da Rachele Mussolini di Fratelli d’Italia e co-firmata da Riccardo Corbucci del Partito Democratico.

La delibera sull’inquinamento atmosferico è passata anche nella Commissione Lavori Pubblici presieduta dal consigliere Antonio Stampete. Adesso l’amministrazione potrà applicare questa pittura ecologica agli interventi sul territorio, ma l’obiettivo che resta sullo sfondo è quello di estenderne il più possibile l’utilizzo anche tra i privati, oltre che nel settore pubblico.

Innanzitutto la vernice attiva le sue proprietà “mangia-smog” con la collaborazione sia della luce del sole sia di quella artificiale, rilasciando agenti anti-inquinamento e anti-batterici. Inoltre assolve alla funzione di isolante termico, contribuendo alla riduzione dei costi energetici.

La Capitale ha già avuto modo di fare la conoscenza di questo prodotto, visto che la speciale pittura è stata sperimentata addirittura nel 2007, all’interno del tunnel Umberto I, uno dei più inquinati della città e poi più recentemente con i murales nel quartiere Ostiense.

Rachele Mussolini ha parlato quindi di «un successo condiviso», dicendosi sicura del fatto che “le buone pratiche ambientali, nel tempo, rendono un ente virtuoso”.

L’iniziativa «si inserisce all’interno dei progetti per far diventare Roma una moderna smart city», ha dichiarato Corbucci, presidente della commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione tecnologica, «e mira a promuovere la sostenibilità ambientale, utilizzando le nuove tecnologie come strumenti a basso impatto sociale in grado di tutelare l’ambiente e ridurre l’inquinamento e i consumi energetici».

Intanto la Città Eterna ha affrontato qualche nuovo problema legato allo smog proprio nelle prime ore dell’anno nuovo, il primo gennaio 2024, quando le centraline di Arpa Lazio hanno rilevato livelli di Pm10 più elevati del previsto nell’aria. I picchi sono stati ricondotti alle conseguenze dei numerosi petardi e fuochi d’artificio accesi durante la notte di San Silvestro nonostante l’ordinanza di divieto del sindaco Roberto Gualtieri.

Ad ogni modo l’International Society of Doctors for the Environment ha colto l’occasione per ricordare ancora una volta che le soglie delle sostanze inquinanti nel monitoraggio dell’aria sono sempre critiche: il problema è che se ne parla solo quando vengono oltrepassati i limiti massimi.

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