Ambiente

Serve un nuovo colore per le strisce del clima

Con le anomalie del 2023 e le previsioni “nere” del 2024, i colori delle warming stripes vanno rivisti: il rosso scuro non basta più a descrivere cosa sta accadendo al Pianeta. Lo dice lo stesso ideatore delle strisce
Credit: Ed Hawkins, Università di Reading
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5 gennaio 2024 Aggiornato alle 14:00

Causa importante aumento delle temperature cercasi nuovo tipo di rosso.

Potrebbe essere questo il possibile annuncio, in vista del futuro, da parte dell’University of Reading.

Il professore dell’ateneo Ed Hawkings, che è anche fra gli autori del famoso report Ipcc (Gruppo intergovernativo cambiamenti climatici), è colui che dopo una prima intuizione nel 2016 intorno al 2018 pubblicò le famose warming stripes, le strisce colorate per mostrare l’andamento della crisi climatica.

Le strisce climatiche nel frattempo, negli ultimi cinque anni, sono state indossate da squadre di calcio, mostrate da scienziati e personaggi dello spettacolo, proiettate su muri e monumenti del mondo e persino vestite, grazie a una sciarpa che gli è stata regalata, da Papa Francesco.

Come noto, grazie all’elaborazione di milioni di dati, le strisce indicano utilizzando 8 sfumature di blu e 8 sfumature di rosso, il cambiamento delle temperature medie globali a partire dal 1850.

Con l’arrivo del 2024 le strisce sono state aggiornate dallo stesso Ed Hawkings, che però fa notare un problema: di questo passo, servirà un nuovo colore per descrivere visivamente l’aumento delle temperature e ciò che sta accadendo al Pianeta.

L’ultima decina di anni è stata infatti connotata da rossi sempre più scuri, dato che si tratta degli anni più caldi registrati sulla Terra, ma con un 2023 ulteriormente bollente tra crisi del clima e El Niño - anno che è stato definito dagli scienziati come il più caldo di sempre - anche il rosso tendente al bordeaux scuro sembra ormai insufficiente per descrivere le trasformazioni in corso. Oltretutto in questo inizio 2024 che presenta già diverse anomalie, dai -42 °C toccati in Scandinavia ai +26 °C registrati in Spagna passando per eventi estremi e alluvioni in Belgio, Inghilterra e in Asia, le previsioni degli esperti indicano che tra riscaldamento globale e gli effetti del fenomeno naturale di El Niño che saranno sempre più evidenti, ci sarà la probabilità di superare la famosa soglia di +1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.

Una soglia “nera” a tal punto che sarà perfino complesso trovare una sfumatura di rosso scuro in grado di descriverla visivamente.

Lo stesso Ed Hawkins, pubblicando l’ultima immagine aggiornata delle stripes, ha spiegato che il 2023 “era fuori scala” tanto che anche il rosso più scuro attualmente usato non racconta la storia completa di quanto sta accadendo. Secondo il professore la necessità di un nuovo colore “si sarebbe presentata, prima o poi, ma il record raggiunto nel 2023 è stato comunque una sorpresa”.

Eppure, parallelamente all’aumento delle temperature medie globali, cresce nel mondo anche la consapevolezza di dover implementare le politiche di adattamento e mitigazione al nuovo clima, così come le soluzioni che possono aiutarci ad arginare, nel tempo, la costante crescita dei gradi.

«Abbiamo già molte delle soluzioni di cui abbiamo bisogno per affrontare il cambiamento climatico - ha detto Hawkins alla Bbc - Ora abbiamo bisogno di un cambiamento coraggioso e trasformativo in tutte le parti della società per rendere il clima del nostro Pianeta più sicuro per le generazioni attuali e future. Le strisce sul clima - chiosa - riguardano l’avvio di conversazioni sul cambiamento climatico, e il 2024 deve essere l’anno in cui trasformeremo le conversazioni in azioni più rapide».

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