Economia

Bonus: cosa ci aspetta nel 2024?

Con la fine dell’anno, arrivano a conclusione alcune delle agevolazioni economiche previste dall’ultima Legge di Bilancio. Ecco quali misure termineranno il 31 dicembre e quali, invece, dovrebbero essere confermate
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Nel testo della Legge di Bilancio 2024, sul quale si attende il via libera definitivo da parte della Camera entro la fine dellanno, vengono eliminati 2 importanti incentivi previsti negli ultimi anni, ossia la decontribuzione per assunzioni dei giovani under 36 e quella per le donne. L’anno scorso, questi bonus avevano generato circa 160.000 nuovi contratti anche se, in molti casi, a termine.

Invece, dal 2024 non ci sarà più l’esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui, per i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, determinato o che stabilizzano donne lavoratrici svantaggiate. Allo stesso modo, diremo addio anche allesonero contributivo del 100%, sempre nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui, destinato a chi assume per la prima volta a tempo indeterminato i giovani under 36.

Quali sono le novità per il 2024?

Nel pacchetto Lavoro all’interno della Legge di Bilancio troviamo invece il rinnovo del taglio del cuneo fiscale, la super-deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, l’innalzamento della soglia dei fringe benefit, il rinnovo dei contratti pubblici, la proroga del sussidio Iscro per gli autonomi, il potenziamento del congedo parentale e la decontribuzione in busta paga per alcune lavoratrici madri. Ma vediamo più nel dettaglio alcune di queste misure.

Taglio del cuneo fiscale 2024

Ai lavoratori dipendenti con redditi fino alla soglia di 35.000 euro sarà riconosciuto anche per il 2024 il taglio del cuneo fiscale, ossia la differenza tra l’onere del costo del lavoro sostenuto dall’impresa e la retribuzione netta percepita dal lavoratore. I beneficiari del bonus saranno tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati, compresi quelli con contratto di apprendistato.

Il taglio del cuneo fiscale per la quota contributiva si applicherà nel rispetto del tetto di 35.000 euro annui, ossia 2.692 su base mensile. Lo sconto contributivo applicato in busta paga sarà pari al 6% per le retribuzioni imponibili, parametrate su base mensile per tredici mensilità, fino a 2.692 euro e pari al 7% a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda limporto mensile di 1.923 euro.

Super-deduzione per assunzioni a tempo indeterminato

Sarà applicabile un aumento fino al 20% del costo ammesso in deduzione per nuove assunzioni che aumentino gli addetti in azienda, calcolati su base annua. La deduzione è pari al 120% per tutte le nuove assunzioni stabili e al 130% per le categorie di lavoratori “molto svantaggiati”. I soggetti ammessi a super-deduzione devono aver esercitato l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni e le assunzioni devono comportare un aumento della base occupazionale rispetto allanno precedente.

Congedo parentale e “bonus mamma”

Viene confermata l’indennità all’80% di uno dei mesi di congedo, già prevista lo scorso anno, e si aggiunge un altro mese con indennità maggiorata, questa volta al 60%. Verrà inoltre incrementato il valore massimo dellimporto del bonus asilo nido per le famiglie con Isee fino a 40.000 euro e con almeno un altro figlio di età inferiore ai 10 anni.

Per quanto riguarda il “bonus mamme”, si tratta di un incentivo per favorire le lavoratrici madri che saranno esonerate dal pagamento della contribuzione previdenziale a loro carico e che verrà versata dallo Stato. Il bonus mamme 2024 spetterà alle lavoratrici madri con contratto di lavoro a tempo indeterminato, nel pubblico e nel privato (ad esclusione del lavoro domestico), per i periodi di paga dal 2024 al 2026 e nel limite massimo di 3.000 euro annui.

La legge di bilancio è in esame alla Camera e il voto definitivo è calendarizzato al 29 dicembre.

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