Futuro

Arriva Threads in Europa: continua il duello tra Musk e Zuckerberg

La piattaforma, di casa Meta, è finalmente sbarcata in Europa. E mentre la sfida tra Musk e Zuckerberg si intensifica, hanno fatto il loro esordio artisti, influencer e politici
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15 dicembre 2023 Aggiornato alle 12:00

Dovevano sfidarsi sul ring, a un incontro di MMA, e i più fantasiosi già li avevano immaginati come gladiatori nel Colosseo, a suonarsele di santa ragione fino a che la fine del match avrebbe decretato una volta per tutte il vincitore. Il duello, però, almeno quello fisico, è stato rimandato a tempo indeterminato. Ma la lotta tra Musk e Zuckerberg continua a colpi di tecnologia e di social network.

Ed ecco che finalmente il 14 dicembre, alle ore, 12 è arrivato in Europa Threads, il “nuovo” gioiellino di casa Meta: già disponibile dall’estate scorsa negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri Paesi, il “baby brother” di X (ex Twitter) aveva avuto problemi con il lancio in Europa a causa delle normative sulla privacy.

Cos’è Threads e come funziona

Threads è stata presentata come l’app di discussione di Instagram, estendendo la funzione di microblogging già presente sul panorama dei social network. Ed è proprio attraverso Instagram che gli utenti europei potranno utilizzare la nuova piattaforma, o, in alternativa, come succedeva per il TikTok dei primi tempi, è possibile fare soltanto il “visitatore”, ossia vedere i contenuti senza un proprio account ma rinunciando all’interazione con post e profili.

Tuttavia, non è ancora chiaro se siano state applicate limitazioni specifiche per gli utenti europei.

I post su Threads, ricalcando il vecchio stile Twitter, possono contenere fino a un massimo di 500 caratteri, mentre i video hanno un limite di durata di 5 minuti. Ma Meta sta già lavorando per introdurre dei miglioramenti.

Il debutto di artisti, influencer e politici

Non è passato molto tempo dall’arrivo di Threads prima che politici, artisti e vip iniziassero a invadere la piattaforma, dando il via a una competizione per il messaggio inaugurale più ironico o pungente. E molte di queste prime interazioni sono caratterizzate da auto-citazioni, un modo per iniziare questo nuovo “viaggio” con un tocco personale e familiare.

Per esempio, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha scelto di esordire con l’autocitazione, dichiarando di essere “pronto a fare nomi e cognomi anche qui su #threads”. Analogamente, anche Laura Pausini ha annunciato con ironia “Lo tengo come todas!”, parafrasando un urlo che ha lanciato durante un concerto a Lima nel 2014.

Francesco Facchinetti ha invece preferito dedicare i suoi primi caratteri alla hit che lo ha reso celebre, scrivendo “porta in alto la mano”, mentre la stilista Donatella Versace ha ironizzato su un suo commento, diventato un meme, scrivendo “Donatella VERSACE”, seguito da un cuore viola.

Anche i Maneskin e Chiara Ferragni hanno giocato con ironia e creatività. La rock band romana ha annunciato, non senza una dose di malizia, “Honey, we came”, mentre Ferragni ha mescolato italiano e inglese con il suo iconico saluto “Ciao guys, welcome to Threads!”.

Non tutti, però, si sono lasciati trascinare dall’ironia. Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha introdotto un tocco di serietà con il commento “vediamo se almeno qui le parole patrimoniale ed ecologia non suonano come bestemmie”.

Ancora, Matteo Renzi ha dedicato il suo primo thread alla battaglia per il garantismo, mentre il deputato Alessandro Zan ha promesso di continuare la sua lotta per i diritti civili anche sulla nuova piattaforma.

Anche Giorgia Meloni e Luca Zaia hanno fatto il loro ingresso con saluti ufficiali: la Presidente del Consiglio ha annunciato “Da oggi potete seguire i miei aggiornamenti anche su Threads”, mentre Zaia ha dato un caloroso “Benvegnui” in dialetto veneto.

Vincenzo De Luca, governatore campano, è stato più stringato con un semplice “Un saluto a tutti gli amici di threads”, e la senatrice Beatrice Lorenzin ha postato un semplice “Anche su Threads… Un saluto”.

La sfida con Musk

A fine ottobre, Mark Zuckerberg aveva dichiarato che Threads contava quasi 100 milioni di utenti attivi mensili, con la previsione che possa raggiungere il miliardo di utenti nei prossimi due anni. E, nonostante un interesse altalenante nella fase immediatamente successiva al boom iniziale, l’app ha recentemente mostrato un incremento nella sua popolarità.

Ma la sfida principale per Threads sembra essere la competizione con Twitter, X da quando è stato acquistato da Elon Musk. E Zuckerberg ha voluto sottolineare che alcuni “power users” stanno migrando da X alla sua piattaforma, ribadendo la continua sfida tra le 2 piattaforme e i 2 proprietari.

Dunque, il futuro di Threads in Italia e in Europa non dipenderà solo dalla sua capacità di attirare e trattenere utenti, ma anche dalla capacità di superare le side normative e la concorrenza di altre piattaforme emergenti nel mercato dei social media. E chissà se questa sfida incoronerà finalmente un vincitore o creerà terreno fertile per nuovi duelli. Sempre a colpi di tecnologia, s’intende.

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