Bambini

Uk: la letteratura per l’infanzia è sempre più etnicamente inclusiva

Secondo il Center for Literacy in Primary Education, i libri inglesi per bambini hanno molti più personaggi neri rispetto al passato (30% nel 2022 contro il 4% del 2017). La strada, però, è ancora lunga
Credit: Julia M Cameron.   
Tempo di lettura 3 min lettura
27 dicembre 2023 Aggiornato alle 08:00

La letteratura per l’infanzia britannica, nel 2022, è diventata più inclusiva: secondo il Reflectin Realities, il rapporto sulla rappresentazione razziale condotto dal Center for Literacy in Primary Education, lo scorso anno si è registrato un notevole aumento della presenza di personaggi appartenenti a minoranze razziali nei libri per bambini.

In particolare, il dato più sorprendete è il salto del 26% nella percentuale di opere dedicate ai più piccoli con personaggi di minoranze razziali rispetto al 2021, portando la cifra al 30%, segnando un progresso notevole rispetto al 4% registrato nel 2017, quando il sondaggio era stato condotto per la prima volta.

Farrah Serroukh, direttrice esecutiva del Clpe, ha sottolineato il suo apprezzamento per l’aumento complessivo nella produzione e ha incoraggiato editori e creativi a continuare a impegnarsi per migliorare sia il volume che la qualità dei titoli: «Incoraggiamo gli editori e i creativi a sfruttare la spinta degli ultimi anni e a continuare a impegnarsi per migliorare il volume e la qualità dei titoli che riflettono in modo significativo la realtà a disposizione dei giovani lettori».

Il rapporto, basato sull’analisi di 3.195 libri illustrati, titoli di narrativa e saggistica per bambini dai 3 agli 11 anni, mette in luce come il 14% dei libri abbia come tema principale un personaggio di contesto razziale minoritario, rispetto al 9% registrato nel 2021. Complessivamente, la rappresentazione di questi personaggi che influenzano la trama attraverso il pensiero, la voce o l’azione è aumentata significativamente, passando dall’87% nel 2017 al 38%.

Ma c’è anche ampio margine per un miglioramento: alcuni segnali testuali sono infatti risultati superficiali e vaghi, rendendo difficile la decodifica della presenza di rappresentazioni autentiche. Nello specifico. Alcune narrazioni sembravano simboliche o stereotipate, evidenziando la necessità di una rappresentazione più approfondita e accurata.

Tra le etnie rappresentate, i personaggi neri costituiscono il 6,8%, seguiti da quelli di origini miste al 4,6%. Tuttavia, i personaggi provenienti dall’Asia meridionale sono sottorappresentati rispetto alla realtà demografica, con solo l’1,8% rispetto al 9,3% registrato nel censimento del Regno Unito.

Ancora, il rapporto fornisce esempi positivi di libri che affrontano in modo efficace la rappresentazione razziale, come Jojo & Gran Gran go to the Hairdresser di Laura Henry-Allain: un’opera letteraria che è stata elogiata per normalizzare, celebrare, elevare la bellezza dei capelli afro, un tema tradizionalmente trascurato nella letteratura per l’infanzia britannica: “Argomenti che servono a riflettere le realtà di molti giovani lettori neri e che dovrebbero essere normalità, ma in questo caso rimangono ancora innovativi nel contesto del Regno Unito”, si legge nel rapporto.

Dunque, mentre il rapporto rileva i progressi significativi nella rappresentazione razziale nella letteratura per l’infanzia, suggerisce che c’è ancora lavoro da fare per garantire una rappresentazione autentica e approfondita delle minoranze razziali, incoraggiando una maggiore diversità e inclusione nel mondo affascinante della letteratura per bambini.

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