Diritti

La violenza contro le donne è un problema di tutti

The Circle Italia Onlus e Polizia di Stato hanno lanciato una campagna contro la violenza di genere, che prevede anche incontri di formazione e sensibilizzazione per operatori e studenti
Credit: atiyeh fathi 
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
25 novembre 2023 Aggiornato alle 11:00

La violenza fisica è violenza. La violenza psicologica è violenza. La violenza economica è violenza.

Queste le frasi, perentorie, scelte per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne Cerchi di violenza, realizzata dall’associazione The Circle Italia Onlus e dalla Polizia di Stato.

Frasi che ne spiegano altre, come “A casa la picchia”, “la controlla ogni ora”, “gestisce lui i soldi”, presenti in immagini parte di un progetto più ampio che comprende anche appuntamenti per operatori del settore impegnati sul campo, momenti di sensibilizzazione per studenti delle scuole superiori e punti informativi destinati ai cittadini.

Nato in Inghilterra nel 2008, grazie ad Annie Lennox, The Circle è un network di donne attivo in Italia dal 2010, che crede nei diritti e nell’emancipazione femminile, e opera seguendo l’insegnamento della fondatrice: «indignatevi commuovetevi e siate parte del cambiamento».

Consapevole che aiutare una donna significhi fare del bene all’intera collettività, l’associazione si è sempre impegnata verso questa direzione.

«La violenza sulle donne è un problema di tutti, tutti i giorni: di una bambina, di una ragazza, di tante donne, un problema per un neonato, figlio di una vittima e di un uomo violento, per i genitori di figlie che subiscono, per un fratello che ha una sorella che vive nella paura, per gli amici, per i vicini di casa, per i medici che quella donna curano, per chi lo sa, per chi la violenza la combatte per mestiere. È un problema di tante madri e padri che hanno figli violenti e dei familiari e degli amici di quegli uomini che usano la violenza» afferma Adelaide Corbetta, presidente di The Circle Italia Onlus.

Cerchi di violenza è stato possibile grazie alle donazioni economiche ricevute da Elodie e Myss Keta, vincitrici del programma tv Celebrity Hunted, e punta a formare, sensibilizzare, prevenire e condividere una cultura contro la violenza e a favore delle donne, in modo che ciascuno possa fare la propria parte.

Gli scatti della campagna sono del fotografo e regista Leandro Emede, che rivolgendosi a tutti ha voluto parlare di tre tipi di violenza: fisica, psicologica ed economica, e di come questi si celino spesso dietro a volti sorridenti. Il giorno dopo un femminicidio, l’abitudine dei media è di estrapolare dai social network immagini delle vittime che appaiono felici, una condizione che stride innegabilmente con la violenza della quale si sta parlando, e che molto probabilmente era già presente al momento degli scatti.

Per denunciare questo cortocircuito tra immagini e parole, anche le donne ritratte nella campagna sorridono. Un sorriso irreale, che nasconde ben altro e che porta a riflettere sul fatto che per combattere la violenza di genere sia necessario andare oltre la superficie, e operare a trecentosessanta gradi, partendo da una comunicazione corretta.

Strumenti altrettanto utili sono l’Ammonimento del Questore e il Protocollo Zeus, due mezzi che, operando sinergicamente si sono rivelati estremamente efficaci nell’interrompere il ciclo della violenza, prevenendo le recidive e salvando vite umane.

L’ammonimento del questore nasce con lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, violenza domestica e cyberbullismo, una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale. La pratica consiste nell’avvertimento, rivolto dal Questore alla persona, di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza.

Secondo il Protocollo Zeus, invece, quando il questore emette un ammonimento, sia nel caso di atti persecutori sia di violenza domestica, informa la persona ammonita della possibilità di sottoporsi a un programma di prevenzione organizzato dai servizi del territorio. Anche la vittima viene informata della disponibilità di centri e servizi che possano fornirle supporto.

La prima tappa di Cerchi di Violenza sarà a Napoli il 27, 28 e 29 novembre 2023, quando si svolgeranno workshop per gli operatori al Museo Madre e appuntamenti con gli studenti in alcune scuole superiori.

Grazie alla Polizia di Stato, inoltre, in ogni città coinvolta nel progetto sono previsti punti di informazione e divulgazione di materiale ai cittadini.

La seconda tappa sarà a Bologna nei primi mesi del 2024.

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