Ambiente

Biocarburante sostenibile e… piccole grandi idee per il Pianeta

Non solo raccolta differenziata e prodotti biodegradabili. Se vuoi prenderti cura della Terra in modo geniale e green, ecco la rubrica che fa per te
Credit: Jagoda Kondratiuk 
Tempo di lettura 5 min lettura
20 novembre 2023 Aggiornato alle 17:00

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per il cambiamento climatico e contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un Pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno.

Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali e invenzioni eccezionali ed ecosostenibili.

Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo, o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario.

Se ti sei chiestə almeno una volta cosa puoi fare per salvare il Pianeta, ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita, allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto le migliori invenzioni che possono aiutare la Terra che abitiamo. Tu sei dei nostri?

Il biocarburante Hvo

L’Hvo (Hydrotreated vegetable oil) è un carburante biogenico di elevata qualità e di origine rinnovabile, compatibile con tutti i moderni motori Diesel e utilizzabile per veicoli leggeri, camion, navi e aerei.

Si tratta di un nuovo e rivoluzionario biocarburante sostenibile, prodotto da Eni nelle sue bioraffinerie e estratto al 100% da materie prime rinnovabili della filiera vegetale non alimentare e da oli esausti di origine naturale, grassi animali, residui dell’industria agroalimentare e da una parte residuale di olii vegetali.

Per assicurare l’approvvigionamento sempre più sostenibile delle sue bioraffinerie, la società ha lanciato il progetto degli agri-hub in alcuni Paesi dell’Africa: impianti in grado di estrarre olio vegetale da materie prime agricole prodotte su terreni degradati, semi-aridi o abbandonati e, quindi, non in competizione con la filiera alimentare. L’olio vegetale prodotto dagli agri-hub è destinato a essere utilizzato nelle bioraffinerie della società per contribuire a produrre Hvo.

Il biocarburante sostenibile è inodore e incolore, non unge e ha un impatto ambientale dell’80% in meno di particolato e del 90% di CO2.

Come ha spiegato Giovanni Caroli – proprietario di uno dei massimi rivenditori all’ingrosso di prodotti petroliferi e gassosi - «L’Hvo è pronto subito e può essere impiegato su qualsiasi mezzo a gasolio già esistente, anche mischiato al carburante standard. Non occorre cambiare il parco mezzi e i costi sono solo al momento leggermente superiori, ma esistono già i presupposti per renderlo addirittura meno costoso. Esistono 500 distributori attrezzati in Italia e sono in aumento».

A Faenza, dove hanno sede la Caroli Giovanni Sb e 3 tra le maggiori società della zona che si occupano di trasporti e spedizioni (la Coop Facchini, Liverani Group e la Donati Spedition) l’alimentazione con Hvo di 350 mezzi ha consentito un risparmio in termini di CO2 emessa in atmosfera in un anno stimato di 18.500.000 kg.

Healthy Seas

Circa 640.000 tonnellate di reti da pesca vengono abbandonate ogni anno nelle acque dei nostri mari e dei nostri oceani, rappresentando l’89% dei rifiuti nel Mediterraneo e distruggendo la fauna e l’ecosistema.

Healthy Seas, un ente di beneficenza fondato nel 2013 per contrastare il fenomeno della pesca fantasma, che è responsabile della morte di animali marini, ha lanciato un progetto per recuperare questi rifiuti gettati o persi in mare e trasformarli in una nuova e preziosa risorsa.

Grazie all’azione di Healthy Seas, infatti, dei subacquei volontari lavorano per estrarre e raccogliere le reti di nylon sparse sui fondali marini, per riportarle in superficie e affidarle, poi, a Aquafil, un’azienda che si occupa, invece, di rigenerarle insieme ad altri scarti di plastica di rifiuti raccolti, trasformandole in Econyl, un innovativo filato per l’industria della moda e degli interni utilizzato per creare capi d’abbigliamento, costumi da bagno, calze, biancheria intima e tappezzeria di qualità e 100% riciclati e sostenibili.

FabBRICK

FabBRICK è il nome di speciali mattoni sostenibili, capaci di garantire isolamento termico e acustico, che nascono dalla trasformazione di vecchi vestiti usati.

L’invenzione si deve a Clarisse Merlet, una studentessa francese di architettura e moda che, durante i suoi studi, notò che il settore delle costruzioni era molto inquinante ed eccessivamente energivoro.

Per arginare il problema, Clarisse iniziò a cercare un’alternativa che permettesse di sviluppare un’edilizia in modo diverso e più sostenibile, utilizzando rifiuti come bottiglie, plastica, scatole di cartone o bicchieri.

Nel frattempo, Clarisse si rese conto che i tessuti, anch’essi molto inquinanti, venivano riciclati molto poco, nonostante possedessero proprietà interessanti per la costruzione: basti pensare che il cotone è considerato un ottimo isolante!

Unendo le sue due passioni per l’edilizia e la moda e le sue riflessioni sulla ricerca di un’alternativa ecologica nel mondo delle costruzioni e sul mancato riciclo di enormi quantità di capi d’abbigliamento, ha avuto l’intuizione che le ha permesso di rendere la sua FabBRICK un’agenzia di design di riferimento nel riciclo tessile: trasformare gli abiti usati e scartati in un mattone robusto, una materia prima innovativa, un materiale di design ecologico, sia isolante termico che acustico.

Dopo aver raccolto gli abiti usati e gettati via, FabBRICK si occupa di triturarli in minuscoli frammenti. Questi vengono, poi, mescolati con un collante ecologico fatto con materiali vegetali e trasformati, così, in un impasto che viene versato e pressato in uno stampo, prima di essere lasciato per circa 2 settimane ad asciugare.

Il prodotto finito è il mattone FabBRICK, che, formato per l’80% da tessuti riciclati e per il 20% da materiali a basso impatto ambientale, ovviamente non potrà essere utilizzato realmente per lavori di edilizia, ma che risulterà perfetto per la decorazione di interni, avendo l’enorme vantaggio di essere resistente all’acqua e al fuoco e con un grande potere isolante.

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