Diritti

Dietro le compensazioni di CO2 di Netflix e Shell potrebbero nascondersi abusi sessuali

L’ente di certificazione ambientale Verra gestisce un progetto di risanamento delle emissioni in Kenya, accusato di aver compiuto violenze di genere nei confronti di dipendenti e comunità locali
Credit: Viktor Forgacs 
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9 novembre 2023 Aggiornato alle 19:00

L’ong Kenya Human Rights Commission e il Centro di ricerca sulle multinazionali (Somo) hanno denunciato abusi sessuali sistematici, molestie e sfruttamenti avvenuti tra 2011 e 2023 da parte di dipendenti maschi di Wildlife Works, la società impegnata nel progetto di conservazione del Corridoio Kasigau nel Kenya meridionale con l’obiettivo di compensare le emissioni di carbonio di Netflix, Shell e altre grandi aziende. Le vittime che hanno testimoniato sono 31, tra lavoratrici, ex dipendenti e persone della comunità locale.

Il progetto di conservazione ambientale è gestito dalla società statunitense Verra, il principale ente nel mondo che si occupa di certificare le aziende impegnate a compensare la propria impronta di carbonio. A Verra è stato riconosciuto di aver prodotto dei benefici nei confronti della popolazione kenyota del territorio dove il progetto è in corso, ma in questi anni l’attività di protezione degli habitat che rischiano di essere distrutti dalla siccità ha probabilmente celato gravi violenze di genere.

Dopo essere venuto a conoscenza delle denunce nel mese di agosto, il 5 novembre Verra ha dichiarato di aver avviato un’indagine interna. Secondo il dossier pubblicato dalle organizzazioni per i diritti umani, nell’azienda alcune figure senior hanno sfruttato la loro posizione per chiedere sesso in cambio di promozioni e trattamenti migliori delle dipendenti. Anche le mogli dei ranger assunti da Wildlife Works sarebbero state perseguitate da un membro anziano del personale, che le avrebbe aggredite minacciandole di licenziare i loro mariti se le donne non avessero avuto rapporti sessuali con lui.

La direttrice di Somo, Audrey Gaughran, ha dichiarato: «la nostra indagine ha trovato prove convincenti che il progetto Kasigau di Wildlife Works ha permesso all’abuso sessuale di diventare una pratica comune. Più e più volte abbiamo ascoltato resoconti strazianti di aggressioni, abusi, intimidazioni e degrado delle donne da parte di uomini in posizioni di potere nel progetto».

La povertà nella regione e le alternative occupazionali limitate, secondo l’ong fanno sì che le persone cerchino di ottenere e mantenere posti di lavoro presso Wildlife Works, accettando spesso ogni tipo di trattamento degradante.

La cultura della prevaricazione e della violenza di genere, come documentato dal dossier, sembra essere radicata nell’azienda. Un dipendente ha per esempio testimoniato che «le donne vengono trattate come oggetti sessuali, ma non succede nulla perché [gli autori del reato] intimidiscono tutti».

Nel 2021 la piattaforma di streaming Netflix ha prodotto circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2, mentre nel 2022 la multinazionale britannica del petrolio Shell ne ha emesse 1,232 miliardi. Quest’anno, un’indagine svolta da Guardian, Die Zeit e Source Material, un’organizzazione no-profit di giornalismo investigativo, ha scoperto che molte certificazioni aziendali riconosciute da Verra erano “in gran parte privo di valore”.

Gucci, Salesforce, Shell, EasyJet e la band Pearl Jam sono tra le dozzine di aziende e società che hanno acquistato da Verra crediti di compensazione del carbonio emesso per proteggere la foresta pluviale, ma oltre il 90% di questi crediti non avrebbero favorito realmente la riduzione dell’inquinamento, come ha confermato Audrey Gaughran. «La compensazione del carbonio è un business ingannevole che trae profitto dalla mercificazione della natura e delle comunità. Permette alle aziende di fare greenwashing ed evitare reali riduzioni delle emissioni».

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