Diritti

Francia: 1 donna su 7 ha subito abusi sessuali

Lo denuncia il rapporto del Haut Conseil à l’Égalité. Secondo la presidente Sylvie Pierre-Brossolette: «Sradicare il sessismo nel nostro Paese è molto difficile». Sono le giovani le più colpite
Credit: Lucxama Sylvai/pexels
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31 gennaio 2023 Aggiornato alle 14:00

Erano 10 i punti del piano di azione proposto dall’Alto Consiglio per l’uguaglianza tra uomini e donne in Francia (Haut Conseil à l’Égalité entre les femmes et les hommes - Hce).Tra questi un appello per una regolamentazione più severa dei contenuti online, l’obbligo di formazione contro il sessismo nei luoghi di lavoro e il divieto delle pubblicità che suggeriscano come alcuni giocattoli siano solo per bambini e altri per bambine.

E anche se negli ultimi anni non tutte le proposte sono state realizzate, il Paese di Oltralpe ha comunque messo in atto significativi progressi in molti settori: per esempio, il Governo Macron ha aumentato le risorse della polizia contro la violenza domestica e offerto il controllo delle nascite gratuito a tutte le donne fino a 25 anni. Certo, è da segnalare che la Prima Ministra Elisabeth Borne è solo la seconda donna a ricoprire questo incarico e che Yaël Braun-Pivet è la prima donna presidente della camera bassa del Parlamento, eletta solo a giugno scorso. Ma l’impegno dell’Alto Consiglio per debellare la discriminazione di genere è un lavoro continuo e incessante, anche perché lo stesso organo ha descritto la situazione generale delle donne in Francia “allarmante”.

A essere finiti sotto processo per essere stati la causa principale dell’escalation della violenza francese contro le donne sono i social media, tanto che Sylvie Pierre-Brossolette, Presidente dell’Alto Consiglio, ha dichiarato all’emittente France Inter: «Il sessismo deve essere combattuto fin dalla più giovane età perché sono proprio i giovani a essere immersi nei social media, nella tecnologia digitale, nella pornografia. I giovani, in particolare, sono cresciuti digitalmente su queste scene di violenza mondana, di rapporti tra uomini e donne che sono completamente dominati e dominanti e che hanno impregnato la società».

Secondo il sondaggio commissionato dall’Alto Consiglio per l’uguaglianza, un terzo delle donne francesi ha dichiarato di essere stata costretta dal proprio partner a rapporti sessuali che non desiderava; circa 1 su 7 di avere subito pressioni sessuali e soprusi fisici, sempre dagli stessi partener con cui avevano una relazione.

Le conclusioni del rapporto dell’Alto Consiglio sono, pertanto, assolutamente preoccupanti perché a 5 anni dalla nascita e dalla diffusione in molti Paesi del mondo del #MeeTo, in Francia il sessismo non sembra voler farsi da parte anzi, come recita lo stesso rapporto, “alcune delle sue manifestazioni più violente stanno peggiorando e le giovani generazioni sono le più colpite”.

In realtà, questa situazione non è limitata solo al contesto francese: anche in Europa le condizioni non sono per nulla cambiate, ma addirittura peggiorate, riporta lo studio del 2018 Backlash in Gender Equality and Women’s and Girls’ Rights, commissionato dalla Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo. Il report ha evidenziato un arretramento dei diritti delle donne in ben 6 Paesi: Austria, Italia, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria; i peggioramenti hanno riguardato ambiti fondamentali della vita di ogni donna, come la salute sessuale e riproduttiva.

Intanto in Francia, i legislatori stanno lavorando per garantire costituzionalmente il diritto all’aborto con un disegno di legge inteso a impedire qualsiasi limitazione dei diritti riproduttivi, come è accaduto negli Stati Uniti. Ma la Presidente dell’Alto Consiglio per l’uguaglianza tra uomini e donne rimane preoccupata: «Sradicare il sessismo nel nostro Paese è molto difficile».

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