Ambiente

Dalla logistica all’energia verde: Amazon è sempre più sostenibile

Il colosso dell’e-commerce investe sempre di più in sostenibilità: nel 2023, 2 nuovi hub di micromobilità per ridurre le emissioni di CO2 in Italia e 39 nuovi progetti legati alle energie rinnovabili in Europa
Credit: Amazon  

Tempo di lettura 6 min lettura
3 novembre 2023 Aggiornato alle 15:00

Amazon è sempre più attento al tema della tutela ambientale e della sostenibilità e lo dimostra con grandi investimenti a supporto di centinaia di iniziative green, alcune già attive da tempo e tante altre in cantiere, pronte per essere realizzate entro i prossimi 2 anni.

Già nel novembre del 2022, Amazon Italia aveva annunciato un’iniziativa volta a supportare la mobilità sostenibile e a ridurre l’impatto sull’ambiente della logistica e dei trasporti per la consegna dei pacchi degli acquisti effettuati sulla piattaforma: si trattava del lancio di 4 hub di micro-mobilità in Italia - situati nelle città di Milano, Napoli, Genova e Bologna - che avevano il compito di garantire consegne dell’ultimo miglio più sostenibili, in grado di migliorare la qualità dell’aria, alleviare la congestione del traffico e ridurre l’inquinamento acustico nei centri urbani.

A distanza di un anno esatto, il colosso mondiale dell’e-commerce ha annunciato l’arrivo di 2 nuovi hub italiani, nelle città di Roma e Trento, che vanno ad affiancare il lavoro dei 4 già operativi, per una logistica più green e attenta alla salute del Pianeta.

I nuovi hub di micro-mobilità, cioè dei depositi di dimensioni contenute e ubicati in posizioni centrali delle città, consentiranno di togliere dalla strada i tradizionali van per le consegne - alleviando la congestione del traffico nei centri urbani e migliorando la qualità dell’aria - e permetteranno di sfruttare al meglio sia nuovi metodi di consegna più ecologici, basati sull’impiego di cargo scooter elettrici a zero emissioni allo scarico o cargo bike, che la più tradizionale (e 100% sostenibile) consegna a piedi.

«I trasporti sono una componente fondamentale della strategia di Amazon per raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, impegno che abbiamo assunto con il Climate Pledge», ha commentato Gabriele Sigismondi, Country Director, Amazon Logistics Italia. 4

«Questi hub di micro-mobilità consentono di aumentare l’efficienza delle nostre strutture esistenti e della flotta di veicoli elettrici dei nostri fornitori, e stanno già trasformando il modo in cui vengono effettuate le consegne ai clienti nelle aree a elevata densità. Amazon sta continuando a investire per sperimentare metodi di consegna alternativi. Soprattutto in Italia, dove le zone a traffico limitato non preservano soltanto la qualità dell’aria ma anche il patrimonio storico e culturale dei centri urbani, la micromobilità ci permette di offrire ai clienti i nostri servizi senza impatti ambientali negativi nelle comunità in cui operiamo».

Dal 2021, Amazon ha attivato hub di micromobilità in più di 20 città in tutta Europa e prevede di raddoppiare i numeri entro la fine del 2025: a oggi, più di 3.000 van elettrici in Europa sono già impiegati per le consegne Amazon, ma, come parte di un investimento di 1 miliardo di euro per supportare l’elettrificazione della rete dei propri fornitori, l’azienda prevede di impiegarne oltre 10.000 entro i prossimi 2 anni.

Inoltre, se nell’intero territorio europeo, nel 2021, Amazon ha consegnato ai propri clienti più di 100 milioni di pacchi impiegando veicoli elettrici a zero emissioni allo scarico, solo in Italia le “consegne green” sono state più di 7 milioni: a Milano, grazie all’hub operativo a Rogoredo, oltre il 25% dei pacchi in Area C (zona a traffico limitato) viene consegnato dai fornitori di servizi consegna di Amazon Logistics con cargo scooter elettrici a zero emissioni allo scarico; a Napoli, il 60% dei pacchi nella zona a traffico limitato viene consegnato attraverso cargo scooter elettrici; l’hub di micromobilità di Genova, invece, permette di consegnare il 100% dei pacchi con cargo scooter elettrici nella zona a traffico limitato.

Ora è il turno di Roma e Trento: anche qui i nuovi hub contribuiranno a un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 nelle grandi città del Bel Paese e consentiranno ai partner di Amazon Logistics di consegnare la maggior parte dei pacchi nelle zone a traffico limitato dei centri storici in modo più sostenibile.

Ma l’impegno di Amazon per il Pianeta per raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040 va oltre trasporti, logistica e consegna dei pacchi ai clienti, e arriva a coinvolgere anche progetti legati alle energie rinnovabili: oggi, infatti, Amazon ha all’attivo più di 160 progetti eolici e solari in 13 Paesi europei (20 sono attivi in Italia e includono 17 siti alimentati da impianti fotovoltaici su tetto e 3 parchi solari off-site per una capacità produttiva complessiva di 106MW), di cui 39 lanciati solo nel 2023 (3 in Italia, per un totale di 25 progetti legati alle energie rinnovabili realizzati da Amazon nel Paese).

Di questi, 15 sono impianti fotovoltaici su tetti nelle strutture di Amazon (in Italia: nel centro di smistamento di Spilamberto, nel centro di distribuzione di Novara e nel deposito di smistamento di Pioltello) e 24 sono progetti eolici e solari su larga scala, tra cui il primo parco fotovoltaico di Amazon in Grecia, un progetto che arriva dopo che lo scorso anno è stato realizzato in Polonia il primo parco fotovoltaico su larga scala.

In entrambi i Paesi, gli investimenti di Amazon contribuiranno a accelerare la decarbonizzazione delle reti energetiche in questa fase di transizione dai combustibili fossili.

Una volta che tutti i progetti saranno operativi si prevede che forniranno energia pulita per una capacità di 5,8 gigawatt, equivalente alla quantità di energia elettrica necessaria per alimentare oltre 6,6 milioni di famiglie italiane ogni anno.

«Grazie agli oltre 160 progetti eolici e solari in Europa, Amazon sta contribuendo a immettere energia pulita nelle reti nazionali, creando posti di lavoro e sostenendo le imprese locali, mentre procede verso l’obiettivo di alimentare le proprie attività - compresi i data center Amazon Web Services (Aws), i centri di distribuzione Amazon e i negozi fisici - con il 100% di fonti rinnovabili entro il 2025 con cinque anni di anticipo rispetto all’obiettivo iniziale del 2030»., ha dichiarato Lindsay McQuade, Director of Energy, Emea di Amazon.

«Gli investimenti aziendali sono un catalizzatore importante per favorire la transizione verso un futuro energetico pulito e noi intendiamo continuare a collaborare con governi, comunità locali e operatori energetici in tutta Europa per fornire sempre più energia rinnovabile alle reti nazionali», ha concluso.

Leggi anche
tecnologia
di Chiara Manetti 3 min lettura