Futuro

L’intelligence inglese archivierà i dati top-secret su Amazon

La società di Jeff Bezos ha stretto un accordo con le agenzie di spionaggio UK per ospitare il loro materiale sul cloud
Gli esperti hanno stimato che l’accordo vale tra 500 milioni e 1 miliardo di sterline per i prossimi dieci anni
Gli esperti hanno stimato che l’accordo vale tra 500 milioni e 1 miliardo di sterline per i prossimi dieci anni
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28 ottobre 2021 Aggiornato alle 17:53

Alcuni fra i segreti più importanti per la sicurezza nazionale inglese sono destinati a essere ospitati da Amazon.

Tre agenzie di spionaggio del Regno Unito hanno incaricato AWS, il braccio di cloud computing della società di Jeff Bezos, di immagazzinare materiale riservato nei loro sistemi. Lo scopo è quello di potenziare l’uso dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale per lo spionaggio.

L’utilizzo di un sistema cloud ad alta sicurezza è stato sostenuto da GCHQ, l’agenzia britannica che fornisce segnali di intelligence al governo britannico e alle forze armate, e sarà utilizzato da alcuni dipartimenti governativi come il Ministero della Difesa e dalle sezioni 5 e 6 della Military Intelligence, l’ente per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito.

Una grande quantità dei dati più segreti del Regno Unito, dunque, sarà ospitata da una singola azienda tecnologica statunitense. Nonostante questo, secondo il Financial Times i dati delle agenzie saranno conservati in Gran Bretagna e Amazon non avrà alcun accesso alle informazioni tenute sulla piattaforma cloud. Gli esperti hanno stimato che l’accordo vale tra 500 milioni e 1 miliardo di sterline per i prossimi dieci anni.

Con questo nuovo metodo, per le spie britanniche sarà più facile e rapido condurre ricerche e condividere i dati da postazioni sul campo, e utilizzare il riconoscimento vocale capace di individuare e tradurre determinate voci da ore e ore di intercettazioni.

In precedenza Jeremy Fleming, direttore di GCHQ dall’aprile del 2017, aveva dichiarato che l’uso dell’intelligenza artificiale sarebbe stato al centro della trasformazione dell’agenzia: un modo per mantenere il paese al sicuro dallo spionaggio che migra nell’era digitale. L’ex direttore del National Cyber Security Centre, una filiale di GCHQ, ha dichiarato che l’accordo sul cloud consentirà ai servizi di sicurezza di ottenere informazioni enormi quantità di dati in pochi minuti, “anziché in settimane o mesi”.

Non si tratta del primo accordo sull’uso di servizi cloud da parte di un servizio di intelligence: la CIA ha firmato il suo primo accordo con AWS nel 2013, per conto di tutte le agenzie di spionaggio statunitensi e tale fornitura è stata aggiornata nel 2020 con un consorzio composto da AWS, Microsoft, Google, Oracle e IBM. Ma la mossa del Regno Unito di ingaggiare una società statunitense ha sorpreso alcuni esperti: “C’è un motivo per cui, storicamente, la tecnologia di sicurezza è sempre stata costruita e gestita internamente”, ha dichiarato a FT un veterano dei servizi di security. Si tratta della sovranità britannica su questo tipo di informazioni, che con questo servizio rischia di indebolirsi. Ma le aziende nazionali non sono in grado di offrire le capacità necessarie al Regno Unito e non sono riuscite a competere con i colossi americani.