Diritti

L’iraniana Narges Mohammadi vince il premio Nobel per la pace

Il riconoscimento è stato assegnato all’attivista, detenuta nel carcere di Evin, per “la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran”
 Narges Mohammadi
 Narges Mohammadi Credit: Center for Human Rights in Iran
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6 ottobre 2023 Aggiornato alle 11:45

Il Nobel per la pace 2023 è stato assegnato all’iraniana Narges Mohammadi per “la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran”. Lo ha annunciato la presidente della commissione del Nobel di Oslo, sottolineando che la lotta dell’attivista e giornalista 51enne è portata avanti “a fronte di un’enorme sofferenza”.

Mohammadi, infatti, è detenuta nel carcere di massima sicurezza di Evin: arrestata 13 volte, è stata condannata 5 e deve scontare 31 anni di carcere; è stata inoltre sottoposta a 154 frustate.

Il Comitato Nobel ha sottolineato “il tremendo costo personale” che sta pagando l’attivista per la sua “coraggiosa lotta” per i diritti delle donne e contro la pena di morte: “Se le autorità iraniane prenderanno la giusta decisione la rilasceranno così che potrà essere qui per ritirare il premio a dicembre”. È quanto ha detto la presidente del comitato Berit Reiss-Andersen.

Il Premio Nobel per la pace di quest’anno “è anche un riconoscimento alle centinaia di migliaia di persone che hanno protestato contro le politiche di discriminazione e oppressione contro le donne del regime teocratico”, ha aggiunto la presidente.

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