Diritti

Suicidi: nel 2023 le richieste di aiuto sono aumentate del 37%

Nel primo semestre dell’anno, l’associazione Telefono Amico ne ha ricevute 3.700 (nel 2022 erano 2.700). Il 29% è under 26
Credit: Dekler Ph
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
10 settembre 2023 Aggiornato alle 08:00

3.700 richieste d’aiuto da parte di chi, almeno una volta, ha pensato al suicidio. In soli 6 mesi.

Sono i dati diffusi dall’associazione Telefono Amico, che fornisce servizi di emergenza e di aiuto telefonico, via chat e via email, relativi al primo semestre del 2023. Lo scorso anno, nello stesso periodo i contatti ricevuti erano stati 2.700: è un aumento del 37%.

A preoccupare, però, non è solo la crescita del numero assoluto, ma il fatto che la maggior parte delle segnalazioni sono arrivate da giovani tra i 19 e i 35 anni: il 18% tra i 26 e i 35 e il 17% tra i 19 e i 25) e che, spiega l’associazione, “negli ultimi anni è stato registrato un aumento di contatti anche da parte dei giovanissimi (under 19) che chiedono aiuto soprattutto via Whatsapp e mail”.

Complessivamente, il 29% delle richieste d’aiuto relative al suicidio arrivano da under 26.

«È un dato che preoccupa – ha commentato la presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra – e che testimonia il grande disagio vissuto dai giovani in questo periodo; disagio che non si manifesta solo nelle segnalazioni legate in maniera specifica al suicidio, ma si traduce in un aumento generale delle richieste di aiuto relative a difficoltà esistenziali e relazionali e che trova purtroppo eco anche negli ultimi gravi fatti di cronaca. Diventa quindi sempre più urgente affrontare il problema e trovare il modo di stare accanto ai più giovani».

A confermare l’aumento del numero dei pensieri suicidiari tra i giovanissimi è anche l’Ospedale Bambin Gesù, che ha registrato 387 accessi al Ps per tentativi e pensieri di suicidio tra gli under 18 nell’ultimi anno.

L’età media è di 15 anni e per in 9 casi su 10 si tratta di ragazze.

Depressione e disturbi d’ansia ma anche bullismo, mobbing e in alcuni casi sfide social che spingono a conseguenze estreme. Almeno 4 tra bambini e ragazzi hanno effettuato un accesso in emergenza per problematiche mentali. Ogni giorno, tutti i giorni, per un anno. I casi più complessi gestiti nel reparto di neuropsichiatria sono cresciuti del 10% in più rispetto all’anno scorso, «anche a causa delle nuove forme di dipendenza, inclusa quella da strumenti elettronici». Quasi 1 su 7 di queste ospedalizzazioni ha riguardato casi di «ideazione suicidaria o di tentato suicidio».

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il suicidio è la quarta causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Ogni anno, a togliersi la vita sono quasi 4.000 persone in Italia (1 ogni 16 ore nel 2022) e oltre 700.000 nel mondo.

Senza dimenticare l’altissimo tasso di suicidi nelle carceri, in particolare quelle italiane. Il 2022 è stato l’anno con il numero più alto di sempre: 85 persone si sono tolte la vita all’interno di un istituto penitenziario, una ogni quattro giorni. E i numeri del 2023 non sono migliori, con 47 decessi accertati a fine agosto. In carcere, il tasso di suicidi è 15,4 casi su 10.000 persone, nella popolazione generale italiana, secondo i dati Oms, 0,67.

Il 10 settembre è la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Quest’anno, Telefono Amico sarà in 20 piazze italiane con l’evento Non parlarne è 1 suicidio: i cittadini saranno invitati a lasciare un pensiero per chi sta vivendo un momento di difficoltà e rispondere insieme alla domanda “In un momento difficile come ti prendi cura di te?”, mentre in alcune città un monumento-simbolo si illuminerà di blu, il colore dell’associazione.

«Quest’anno abbiamo scelto di organizzare un evento di sensibilizzazione che sottolinei come ognuno di noi abbia la capacità di trovare in se stesso il proprio benessere emozionale – ha spiegato Petra – La relazione di aiuto che instauriamo con chi ci chiama si basa, infatti, proprio su questo principio: ogni individuo ha in sé le risorse per stare meglio e noi volontari ci impegniamo per aiutarlo a scoprirle. In questo senso l’atto di scrivere un pensiero di “cura”, oltre a essere un momento di autoconsapevolezza, può avere la funzione di sostegno reciproco tra gli individui: possiamo tutti prenderci cura degli altri offrendo degli spunti su come ritrovare benessere e speranza».

Se ti serve aiuto o se qualcuno che conosci è in pericolo, puoi chiamare uno dei numeri di emergenza che trovi qui sotto per ottenere l’aiuto più appropriato:

Numero di emergenza (in Italia ed Europa) 112

Emergenza medica o psichiatrica 118

Telefono azzurro (per adolescenti) 196 96

Telefono amico 02 2327 2327, oppure l‘indirizzo www.telefonoamico.net. per una webcall

Samaritans (prevenzione del suicidio) 06 7720 8977

Lucy (consulenze psicologiche urgenti per minori) 06 6859 2265

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