Ambiente

Venti, mareggiate e piogge intense: il colpo di coda di agosto

Una forte perturbazione, che non è né un uragano né un medicane, sta mettendo in seria difficoltà il Nord del Paese. Condizioni instabili fino a giovedì
Credit: ANSA/DAVIDE CANELLA
Tempo di lettura 4 min lettura
28 agosto 2023 Aggiornato alle 18:00

Un finale di agosto con fenomeni meteo intensi decisamente impattanti per i territori italiani.

A causa di una perturbazione di origine atlantica un fronte di aria fredda in arrivo da ovest si è scontrato con l’aria calda e le temperature bollenti italiane del suolo e soprattutto del mare (anche più tre gradi sopra le medie del periodo), generando sia un brusco calo termico sia forti piogge e raffiche di vento soprattutto sul versante tirrenico.

Non si tratta di un uragano, come riportato in alcuni casi dai media, ma da una depressione con forti minimi in termini di pressione, e non si tratta nemmeno di una intensificazione definita come “medicane”, termine che unendo “mediterranean” e “hurricane” tende a indicare la formazione di un ciclone tropicale mediterraneo, sistema che solitamente ha un nucleo caldo quando in questo caso siamo invece in presenza di un fronte di aria fredda.

Nome a parte, il fenomeno di depressione che sta attraversando l’Italia oltre ad aver portato a un calo termico di dieci gradi in alcuni territori del Nord, è destinato a impattare violentemente su Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e regioni tirreniche.

Tra i danni si contano già l’esondazione del torrente Frodolfo in Valtellina dove sono state evacuate alcune famiglie per precauzione e una frana a Cortina che ha costretto l’evacuazione di una settantina di ospiti di un albergo.

Per ora i danni maggiori si registrano in Lombardia e Liguria, dove si sono registrati diversi allagamenti sia a Genova che nello spezzino e a Carro, nell’entroterra di La Spezia, sono caduti 45mm in un’ora, mentre nel capoluogo sono decine gli interventi dei soccorsi tra alberi caduti e sottopassi allagati. Problemi anche per le strutture dell’ospedale Gaslini.

Secondo Arpal, “la struttura temporalesca che ha riversato ingenti quantità d’acqua sopra Genova ha lasciato la città. In crescita i livelli idrometrici non solo dei piccoli bacini ma anche dei torrenti strumentati, come il Bisagno, che a passerella Firpo ha superato la prima soglia di attenzione. In diversi quartieri l’acqua caduta ha superato i 150 millimetri da inizio evento. Permane attiva una intensa linea temporalesca sull’estremo ponente, in gran parte sul mare. Alle due si è verificata una raffica di vento a quasi 180 km/h a Fontana Fresca, sopra Sori”.

Fra le situazioni più critiche per i territori di confine c’è invece il problema della frana avvenuta in territorio francese della Maurienne, in Savoia: di conseguenza resterà chiuso per un periodo indefinito il traffico ferroviario tra Italia e Francia attraverso il tunnel del Frejus. Lo stop potrebbe durare anche una settimana con pesanti ripercussioni per i treni sull’asse ferroviario Torino-Lione.

Nel frattempo, mentre nevica al Sestriere e in alcune zone del Piemonte intorno ai 2.000 metri, gli occhi restano puntati sui mari: dalla Sardegna al Tirreno si prevedono fortissime mareggiate e raffiche di vento, soprattutto nelle zone centrali della Penisola, intorno ai cento chilometri orari.

Allerta per diverse regioni fra cui il Veneto dove a Venezia è tornato il fenomeno dell’acqua alta (a Piazza San Marco alle 21.50 si toccheranno i 105 centimetri).

In Lombardia, oltre ai danni già registrati nella zona di Milano, preoccupano i fiumi Seveso e Lambro, ora sotto stretta osservazione.

Tra le altre e tante criticità in corso per una perturbazione che si farà sentire almeno sino a mercoledì sera e soprattutto nel nord e nel centro, va segnalata anche una bomba d’acqua che ha colpito Trieste allagando diverse strade del capoluogo friulano.

Gli esperti, come sempre, suggeriscono in queste ore di rimanere aggiornati tramite i bollettini della Protezione Civile. Fra gli ultimi diffusi c’è in particolare una “elevata criticità per rischio idrogeologico” (allerta rossa) in Valchiavenna, mentre è allerta arancione in Liguria, Lombardia e Veneto.

Leggi anche
Meteo
di Massimiliano Cassano 3 min lettura
Il fumo causato dagli incendi visibile dalla piaggia di Tugboat, a Kelowna, il 18 agosto 2023
Estate bollente
di Giacomo Talignani 3 min lettura