Economia

CdM: i decreti per caro energia, codice della strada, alluvione

Sul tavolo dell’ultimo Consiglio dei Ministri ci sono stati i rincari delle bollette, il codice stradale e la ricostruzione delle zone colpite dalle inondazioni. Ecco cosa prevedono le nuove misure
Credit: Diego Faivre, via instagram @pekin_roasted_duck
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30 giugno 2023 Aggiornato alle 11:00

Il 27 giugno si è riunito, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri per discutere di alcune questioni importanti. Sul tavolo: ulteriori misure contro il caro bollette, ricostruzione dei Paesi colpiti dall’alluvione, modifica del codice stradale.

Andiamo nel dettaglio: per quanto riguarda il caro bollette, secondo la bozza del nuovo decreto, troviamo la proroga di 3 mesi, fino a settembre 2023, di alcune misure molto discusse. Tra queste, il bonus sociale elettrico e gas per i clienti con Isee fino a 15.000 euro o fino a 30.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli; la riduzione dell’Iva al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali; l’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale.

Per queste misure sono stati stanziati circa 800 milioni di euro. Ma non è tutto: secondo le stime del Presidente di Nomisma energia, Davide Tabarelli, la bolletta della luce nel mercato tutelato non subirà grandi variazioni (più o meno dal -0,5% al +1%). Per il gas, invece, si prevede un calo del 2% circa, a partire da luglio.

Il secondo punto riguarda la ricostruzione a seguito di una calamità naturale verificatasi dopo il 1° maggio 2023, come a esempio l’alluvione che ha colpito diverse zone dell’Emilia-Romagna, delle Marche e della Toscana. Su proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, è stato approvato un nuovo decreto che coordina le procedure e le attività di ricostruzione.

Cosa prevede, nel dettaglio, il decreto? Verrà istituito un Fondo per la ricostruzione, mentre il Commissario straordinario lavorerà a stretto contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione civile per definire la programmazione delle risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi di ricostruzione pubblica e privata; coordinare gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli immobili privati, anche a uso economico-produttivo, inclusi gli immobili destinati a finalità turistico-ricettiva e le infrastrutture sportive, ma anche degli edifici pubblici, dei beni monumentali, delle infrastrutture e delle opere pubbliche danneggiate.

Ma non solo, avrà l’obbligo di informare periodicamente, ogni 6 mesi circa, la Cabina di coordinamento per la ricostruzione riguardo lo stato di avanzamento dei lavori, le principali criticità emerse e le soluzioni prospettate; dovrà, inoltre, gestire la contabilità speciale appositamente aperta e trasmettere una volta all’anno alla Presidente del Consiglio, oppure all’autorità politica delegata per la ricostruzione, una relazione relativa allo stato dei lavori. Il Governo ha, inoltre, annunciato che la persona designata a ricoprire il ruolo di Commissario straordinario alla ricostruzione generale sarà, una volta entrato in vigore il decreto-legge, il generale Francesco Paolo Figliuolo.

Si passa poi alla riforma del codice della strada, con un decreto legge proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Le modifiche riguardano essenzialmente coloro che assumono alcool, droghe, ma anche monopattini elettrici e i neopatentati.

Andiamo con ordine: è prevista una sospensione breve della patente di 7 giorni per chi ha meno di 20 punti e di 15 per chi ne ha meno di 10 per coloro che commettono trasgressioni come la mancanza della cintura di sicurezza, dei seggiolini per i bambini, per chi guida contromano o per chi utilizza telefoni senza auricolari.

Obbligo di targa e assicurazione per i monopattini elettrici e obbligo di casco anche per i maggiorenni. Divieto di guida di determinati veicoli per coloro che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni (ora la limitazione riguarda solo coloro che hanno conseguito la patente da meno di 1). In particolare, sono vietati gli autoveicoli con potenza superiore a 55 kW/t, per i veicoli m1 la potenza massima sarà di 70 kW/t, mentre per le auto elettriche la potenza massima sarà di 65 kW/t. Il divieto riguarderà soltanto le patenti conseguite dal momento in cui il decreto entrerà in vigore.

Per quanto riguarda l’alcol, si prevede l’obbligo di mantenere il tasso alcolemico pari a 0 per chi è già stato condannato per aver guidato con un valore di 0,8 e scatta, inoltre, l’obbligo di installare per almeno 2 anni il cosiddetto “alcolok” in auto, un dispositivo che non permette la messa in moto se il tasso alcolemico è superiore allo 0.

Per chi assume droghe, invece, è prevista la condanna anche per chi si mette alla guida a distanza di giorni: basta la positività a un test, anche se l’effetto è sparito. In questo caso, si procederà con la sospensione e la revoca della patente e il divieto di conseguirla per i successivi 3 anni. Inasprimento anche per i minorenni che si mettono alla guida sotto effetto di droghe o di alcool, per i quali scatterà il divieto di conseguire la patente fino ai 24 anni.

Novità anche per le imprese, con un decreto proposto dal ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, dal ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Il decreto riguarda, in particolare, la semplificazione dei controlli sulle attività economiche. Alla base, devono esserci coordinamento, trasparenza, valutazione del rischio e fiducia. L’obiettivo è quello di favorire e incrementare la competitività del tessuto produttivo italiano, cercando anche di migliorare il rapporto con la Pubblica amministrazione.

Una volta effettuati i controlli, i funzionari dovranno mantenere un approccio collaborativo: nel caso in cui ci fossero delle inadempienze, si dovrà indicare il modo corretto di rispettare gli obblighi. Gli esiti dei controlli saranno, poi, inseriti nel fascicolo informatico di impresa.

Il decreto introduce, inoltre, un sistema di premialità: coloro che avranno superato i controlli con esiti positivi, saranno esentati dai controlli per i successivi 6 mesi. Come ha spiegato il Ministro Zangrillo, «si tratta di un meccanismo premiale che incentiva i comportamenti virtuosi delle imprese e che non manca l’obiettivo di tutelare l’interesse pubblico».

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