Economia

Crisi energetica: chi ha paura del buio?

Il sondaggio condotto dall’istituto di ricerca OnePoll ha rilevato che l’86% degli italiani - su un campione di 1.000 persone - prevede possibili blackout invernali
Credit: Linh Ha/unsplash
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17 novembre 2022 Aggiornato alle 13:20

L’inverno avanza e arrivano le insicurezze. La crisi energetica, oramai, non è un’eventualità ma un fatto. Questo ha portato molte famiglie europee a sviluppare una maggiore consapevolezza e un forte senso del risparmio.

L’istituto di ricerca internazionale OnePoll - per Reichelt Elektronik, una delle più grandi società europee di vendita per corrispondenza e distributori online di elettronica e tecnologia - ha condotto un sondaggio su un campione di 4.000 partecipanti in Europa, di cui 1.000 in Italia, durante il mese di ottobre. La ricerca ha messo in evidenza le preoccupazioni legate alla crisi energetica e, di conseguenza, come i cittadini italiani si stanno preparando per far fronte a eventuali interruzioni di corrente.

Tra le principali preoccupazioni c’è la possibile mancanza di acqua calda (34%), mentre il 41% è preoccupato dell’eventuale guasto delle pompe d’acqua degli edifici e il 34% teme che non riuscirà a riscaldare la propria abitazione.

L’86% degli italiani intervistati prevede delle interruzioni di corrente durante l’inverno: il 6% di questi ritiene che l’evento possa avvenire anche una volta a settimana (per il 12% anche più volte nell’arco di 7 giorni).

Nonostante ciò, il 47% sostiene che un potenziale blackout, ovvero la mancanza di corrente elettrica, avrebbe una durata inferiore ai 60 minuti, mentre il 31% teme che la corrente potrebbe essere fuori servizio per 2 o 3 ore e il 10% che prevede interruzioni addirittura superiori alle 3 ore.

L’importante è non farsi cogliere impreparati. Infatti, il 55% dei rispondenti italiani allo studio afferma di aver adottato diverse misure di risparmio energetico, mentre il 33% crede di essere abbastanza preparato nell’eventualità di un blackout e il 10% potrebbe essere in grado di fronteggiare l’interruzione anche per 24 ore.

Nell’ottica di risparmiare energia, vediamo come il 67% degli intervistati utilizza meno apparecchi ad alto dispendio energetico, il 66% sta risparmiando acqua calda il 51% ha ridotto leggermente la temperatura interna della propria abitazione e il 38% cerca di monitorare i propri consumi.

Inoltre, in una situazione di incertezza come quella degli ultimi mesi, è stato evidenziato come diverse persone hanno fatto appello al governo: il 61% chiede un maggiore accesso alle fonti di energia rinnovabile, il 44% domanda di diversificare i fornitori di energia mentre il 34% richiede una migliore espansione della rete elettrica per una maggiore resistenza.

In ogni caso, i cittadini temono di non essere in grado di fronteggiare l’aumento dei prezzi in corso, pertanto il 42% degli intervistati è obbligato a dover ridurre le spese, mentre il 30% di loro dubita di riuscire a riscaldare la propria abitazione.

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