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Bonus condizionatori: 3 sconti fiscali

Nuove regole per le agevolazioni dedicate all’installazione di dispositivi con pompe di calore. Ecco quali sono e i requisiti per accedervi
Credit: Vadim Babenko 
Tempo di lettura 4 min lettura
22 giugno 2023 Aggiornato alle 09:00

L’Europa punta a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e lo fa con una strategia ampia, che coinvolge diversi settori. Arrivano le nuove regole per l’installazione di pompe di calore, ma cambiano i requisiti.

Sono 3 le strade previste per l’installazione di questi dispositivi: la prima, la più semplice, è il Bonus per le ristrutturazioni ordinario, al 50%; il più complesso, invece, è il Superbonus al 90%. Nel mezzo, l’Ecobonus al 65%. Vediamoli uno per uno.

Bonus ristrutturazioni ordinario

Partiamo dal più semplice, ovvero dal Bonus ristrutturazione, con cui è possibile ottenere la detrazione del 50% per l’installazione di condizionatori d’aria estivi che funzionano a pompa di calore. In questo caso il limite di spesa consentito è pari a 96.000 euro (e dunque lo sconto massimo previsto è di 48.000 euro) e l’intervento va effettuato su unità immobiliari residenziali.

Inoltre, in questo caso, non è previsto l’obbligo di sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione invernale.

Ecobonus al 65%

Ecobonus al 65%. Sì, ma cosa vuol dire?

Si tratta di un’agevolazione disponibile per qualunque tipologia di immobile che ha un limite di detrazione previsto di 30.000 euro.

A differenza del Bonus ristrutturazione ordinario, in questo caso, i nuovi impianti, affinché siano incentivati, devono rispettare dei limiti di efficienza energetica minima dettati dal decreto varato dal Ministero delle Imprese e dello Sviluppo Economico nell’agosto 2020. Questo requisito minimo viene verificato confrontando 2 parametri termotecnici, il COP (per gli impianti di climatizzazione invernale) e l’EER (per gli impianti di climatizzazione estiva).

Superbonus al 90%

Ancora per pochi mesi, fino a fine anno, è disponibile il Superbonus al 90%. Qui va fatta una suddivisione per tipologia di immobile

Nello specifico, per i condomini questa possibilità è disponibile fino al 31 dicembre, senza il vincolo di particolari condizioni. Per le unifamiliari e le unità indipendenti, invece, ci sono diversi paletti che vanno rispettati. Per esempio, è fondamentale che il richiedente abbia un reddito massimo di 15.000 euro, calcolato secondo il quoziente familiare.

Ancora, a questo requisito vanno aggiunte tutte le condizioni legate al Superbonus, come il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio e la conformità dei requisiti tecnici e di congruità. Da ricordare, però, che per le villette che hanno agganciato il 110% fino al prossimo 30 settembre, c’è la possibilità di avere la maxi agevolazione anche su questa tipologia di interventi.

I requisiti

Ma quali sono, in generale, i requisiti per avere accesso alle agevolazioni?

Per il Bonus ristrutturazioni al 50% è sufficiente il bonifico parlante (un metodo di pagamento che fornisce informazioni utili che attestano il pagamento per determinati lavori di riqualificazione energetica o ristrutturazione) e l’invio della comunicazione semplificata a Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, entro i 90 giorni dalla fine dei lavori.

Per l’Ecobonus, invece, oltre al bonifico parlante e l’invio a Enea della scheda descrittiva dell’intervento redatta da un tecnico abilitato, sempre entro i 90 giorni dalla fine dei lavori, è necessaria l’osservazione di requisiti tecnici e della congruità delle spese sostenute, oltre che la conservazione delle schede tecniche delle pompe di calore installate.

Tutte le informazioni sono disponibili e consultabili sul sito Enea.

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