Ambiente

Aviazione europea, per decarbonizzarla servono 800 miliardi di euro

Per raggiungere le emissioni zero nette entro il 2050 il settore dovrà investire in combustibili alternativi, compensazioni di carbonio e veivoli più efficienti
Credit: Hilmi Işılak
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14 aprile 2023 Aggiornato alle 10:00

L’obiettivo al 2050, per molte compagnie aeree e per molti Paesi europei, è quello dello status di zero-net emissions, una sfida non da poco, considerando il traffico aereo crescente di circa il 3% all’anno.

Qualche mese fa una ricerca di Bain & Company ha stimato che un investimento di 1.300 miliardi per la produzione di carburanti più sostenibili potrebbe soddisfare però solo il 20%del settore.

Nel luglio 2022 il Parlamento europeo aveva adottato la sua posizione sull’iniziativa Refuel EU aviation per incentivare l’impiego di combustibili alternativi.

La quota minima di carburanti da utilizzare per l’aviazione sostenibile sarebbe il 2% dal 2025, il 37% entro il 2040 e l’85% entro il 2050, con un mix di fonti energetiche di cui fanno parte anche l’idrogeno e il carburante sintetico.

Secondo un nuovo rapporto commissionato dagli enti del settore aereo, 820 miliardi di euro da qui al 2050 sarebbe il prezzo da pagare per poter investire nel mix di tecnologie necessarie a ribaltare la dinamica del settore, con un grande focus sui combustibili, responsabili di 441 miliardi di euro necessari a renderli “più puliti”.

Il rapporto dei gruppi di ricerca SEO Amsterdam Economics e del Royal Netherlands Aerospace Centre è stato commissionato da un gruppo di gruppi di lobby dell’aviazione tra cui Airlines for Europe (A4E) e l’ente commerciale aeroportuale ACI Europe.

I combustibili sostenibili per l’aviazione potrebbero ridurre le emissioni di un volo di circa il 70%, ma sono estremamente costosi e la loro produzione è limitata.

Le compagnie aeree, da sole, non potrebbero riuscire a far fronte a un onere di tale portata e per questo motivo l’industria dell’aviazione ha chiesto un sostegno significativo ai politici europei, al fine di classificare categorie di aeromobili più efficienti come “investimento verde” secondo le norme europeo per il finanziamento sostenibile, in modo da attirare capitali privati.

L’Europa avrebbe bisogno di un investimento stabile, così come di un quadro politico coerente, che possa portare l’aviazione ad accedere ai capitali necessari per spiccare veramente il volo.

“Il rapporto illustra che l’Europa avrà bisogno di un ambiente di investimento stabile e di un quadro politico coerente per garantire che l’aviazione europea possa accedere al capitale necessario”, ha affermato il gruppo di pressione A4E.

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